GUIDA Regalbuto/Chiesa Madre
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[[Immagine:Regalbuto - Chiiesa Madre - facciata.jpg|thumb|left|Regalbuto - Chiesa Madre]] | [[Immagine:Regalbuto - Chiiesa Madre - facciata.jpg|thumb|left|Regalbuto - Chiesa Madre]] | ||
| + | [[Immagine:Regalbuto - Chiesa Madre - Navata Centrale.jpg|thumb|right|Navata Centrale]] | ||
| + | [[Immagine:Regalbuto - Chiesa Madre - Altare Principale e Organo a Canne.jpg|thumb|right|Abside con l'Altare Principale, in alto nella Cantoria l'Organo a Canne di '''Donato del Piano''' edificato tra il '''1775''' e il '''1782''']] | ||
| + | [[Immagine:Regalbuto - Chiesa Madre - Transetto Abside e Cupola.jpg|thumb|left|Transetto Abside e Cupola]] | ||
Sulla piazza principale del paese sorge la Chiesa Madre dedicata a ''San Basilio'', lo schema originario doveva essere di tipo basilicale, | Sulla piazza principale del paese sorge la Chiesa Madre dedicata a ''San Basilio'', lo schema originario doveva essere di tipo basilicale, | ||
| − | risalente al '''XVI''' secolo. La nuova fabbrica, fu eretta a partire dal '''1720''' sul sito di un antico tempio del ‘'''500'''; inizialmente la direzione dei lavori viene affidata a '''Giacomo Biliardi''', ''capo mastro del Regno di Napoli'' e terminata dopo varie vicissitudini nel '''1778''' circa sotto la direzione dell'architetto catanese '''Stefano Ittar'''. La facciata, barocca, di forma semicircolare col suo andamento curvilineo è caratterizzata dalla massiccia cornice che separa l'ordine inferiore da quello superiore; lo stile delle colonne collocate nell'ordine inferiore e delle lesene riprende gli schemi compositivi dell’architettura siciliana tardo-barocca. Sul lato est della facciata insiste il campanile a cuspide edificato dal '''1735''' al '''1744'''. | + | risalente al '''XVI''' secolo. La nuova fabbrica, fu eretta a partire dal '''1720''' sul sito di un antico tempio del ‘'''500'''; inizialmente la direzione dei lavori viene affidata a '''Giacomo Biliardi''', ''capo mastro del Regno di Napoli'' e terminata dopo varie vicissitudini nel '''1778''' circa sotto la direzione dell'architetto catanese '''Stefano Ittar'''. |
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| + | La facciata, barocca, di forma semicircolare col suo andamento curvilineo è caratterizzata dalla massiccia cornice che separa l'ordine inferiore da quello superiore; lo stile delle colonne collocate nell'ordine inferiore e delle lesene riprende gli schemi compositivi dell’architettura siciliana tardo-barocca. Sul lato est della facciata insiste il campanile a cuspide edificato dal '''1735''' al '''1744'''. | ||
L'interno a navata unica è attraversata da due transetti sormontati da due ''cubbule'', il pavimento di marmi policromi a disegni geometrici è del '''1886'''. | L'interno a navata unica è attraversata da due transetti sormontati da due ''cubbule'', il pavimento di marmi policromi a disegni geometrici è del '''1886'''. | ||
Le pareti bianche sono finemente decorate da stucchi dorati in stile rocaille. Sull’abside, collocato in alto domina l'organo rivestito d'oro zecchino opera di '''Donato Del Piano''' risalente al '''1781''', la cantoria e il coro ligneo intagliato. Di notevole interesse al suo interno diverse opere d'arte tra cui un ritratto della ''Santissima Trinità'' risalente al cinquecento, infine è possibile vedere la teca in argento contenente le reliquie di ''San Vito'', patrono della città. | Le pareti bianche sono finemente decorate da stucchi dorati in stile rocaille. Sull’abside, collocato in alto domina l'organo rivestito d'oro zecchino opera di '''Donato Del Piano''' risalente al '''1781''', la cantoria e il coro ligneo intagliato. Di notevole interesse al suo interno diverse opere d'arte tra cui un ritratto della ''Santissima Trinità'' risalente al cinquecento, infine è possibile vedere la teca in argento contenente le reliquie di ''San Vito'', patrono della città. | ||
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Versione attuale delle 21:05, 4 mar 2020
Sulla piazza principale del paese sorge la Chiesa Madre dedicata a San Basilio, lo schema originario doveva essere di tipo basilicale, risalente al XVI secolo. La nuova fabbrica, fu eretta a partire dal 1720 sul sito di un antico tempio del ‘500; inizialmente la direzione dei lavori viene affidata a Giacomo Biliardi, capo mastro del Regno di Napoli e terminata dopo varie vicissitudini nel 1778 circa sotto la direzione dell'architetto catanese Stefano Ittar.
La facciata, barocca, di forma semicircolare col suo andamento curvilineo è caratterizzata dalla massiccia cornice che separa l'ordine inferiore da quello superiore; lo stile delle colonne collocate nell'ordine inferiore e delle lesene riprende gli schemi compositivi dell’architettura siciliana tardo-barocca. Sul lato est della facciata insiste il campanile a cuspide edificato dal 1735 al 1744.
L'interno a navata unica è attraversata da due transetti sormontati da due cubbule, il pavimento di marmi policromi a disegni geometrici è del 1886. Le pareti bianche sono finemente decorate da stucchi dorati in stile rocaille. Sull’abside, collocato in alto domina l'organo rivestito d'oro zecchino opera di Donato Del Piano risalente al 1781, la cantoria e il coro ligneo intagliato. Di notevole interesse al suo interno diverse opere d'arte tra cui un ritratto della Santissima Trinità risalente al cinquecento, infine è possibile vedere la teca in argento contenente le reliquie di San Vito, patrono della città.






