GUIDA Piano di Sorrento
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| + | I disordini con [[Sorrento]] iniziarono nel '''1648''' quando i soldati di Piano, con a capo il genovese Giovanni Grillo, assediarono la loro vicina che riuscì a salvarsi con l'aiuto degli spagnoli i quali bloccarono con il sangue la rivolta. | ||
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| + | Con il fascismo la città fu nuovamente annessa a [[Sorrento]], insieme a [[Meta]] e a [[Sant'Agnello]]. Questa relativa unione durò fino al '''1946''' quando, dopo la guerra, i comuni riottennero la loro autonomia. | ||
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Versione delle 17:04, 9 gen 2009
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Piano di Sorrento è situato nella Campania nella Provincia di Napoli. Il 29 settembre si festeggia il Patrono, San Michele Arcangelo. Tra gli edifici religiosi: Basilica Pontificia di San Michele Arcangelo; Basilica della SS. Trinità; Chiesa della Madonna di Rosella. Da Vedere: Villa Massa, in stile neoclassico; Villa Ciampa; Villa Sopramare, costruito nel settecento dalla nobile famiglia Maresca di Serracapriola.
Confina con i comuni di: Vico Equense, Meta e Sant'Agnello.
Indice |
Ritratto della Città
La città di Piano di Sorrento fu colonizzata dai Greci, in seguito fu abitata da Oschi e Campani.
Il suo antico nome latino era Planities, da qui la scelta dell'attuale nome. Inizialmente legata al comune della città di Sorrento, riuscì ad ottenere una prima indipendenza nel 1133 con i normanni, ma mantenne sempre i contatti con Sorrento. Dovette attendere il 1491 per avere un sindaco e quattro eletti. Nel 1542 il viceré spagnolo diede la possibilità alla città di riunirsi autonomamente nella chiesa di San Michele.
I disordini con Sorrento iniziarono nel 1648 quando i soldati di Piano, con a capo il genovese Giovanni Grillo, assediarono la loro vicina che riuscì a salvarsi con l'aiuto degli spagnoli i quali bloccarono con il sangue la rivolta.
Solo l'8 gennaio 1808, grazie a Giuseppe Bonaparte, la città ottenne l'autonomia. Il primo sindaco fu Luigi Massa e nel 1863 guadagnò l'attuale nome.
Con il fascismo la città fu nuovamente annessa a Sorrento, insieme a Meta e a Sant'Agnello. Questa relativa unione durò fino al 1946 quando, dopo la guerra, i comuni riottennero la loro autonomia.
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via delle Rose
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Culturale Cypraea, Via Delle Rose, 25
- Circolo Endas Penisola Sorrentina, Corso Italia, 46
- Il Pellicano Televita Cooperativa Sociale A Responsabilità Limitata, Via Carlo Amalfi, 24
Informazioni Utili
Bibliografia
- Piano di Sorrento durante il periodo della grande Sorrento 1927-1946, Franco Gargiulo, Ed. Longobardi (2003)
- Piano di SOrrento, A. Caccaviello (1976)






