GUIDA  Galeata

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GALEATA. ''Capoluogo'', con Pret. civ. di 2a Cl e Dogana di Frontiera. Le diverse iscrizioni che qui si trovano, gli avanzi di sontuosi edifizii, il grandioso acquidotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il Re Teodorico, tutto fa supporre che Galeata fosse pei trascorsi tempi un luogo molto ragguardevole. Nel medio evo tennero il dominio di essa e del territorio i ricchi Abati di s. Ellero; passò poi in potere della Repubblica Fiorentina. La via principale di questa terra è cinta ai due lati da case con portici; prima di giungere alla piazzetta dell'Arcipretura, trovasi da una parte la Dogana e dall'altra la casa del Comune. Nella costruzione della chiesa predetta eseguita nel secolo XII furono adoperati molti avanzi di antichi monumenti. Anche il Pretorio è fregiato di monumenti antichi. Qui la via che pianeggiava incomincia a discendere, e ove termina la borgata trovasi la case che onorasi d'aver per due volte dato alloggio al G. D. P. Leopoldo. In faccia ad essa è una vasta e bella piazza per fiere e mercati. Fuori della terra è un oratorio detto dell'''Umiltà'', e al disotto di esso il pubblico Cimitero. ''(V. Atl. Tosc.)''.
 
GALEATA. ''Capoluogo'', con Pret. civ. di 2a Cl e Dogana di Frontiera. Le diverse iscrizioni che qui si trovano, gli avanzi di sontuosi edifizii, il grandioso acquidotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il Re Teodorico, tutto fa supporre che Galeata fosse pei trascorsi tempi un luogo molto ragguardevole. Nel medio evo tennero il dominio di essa e del territorio i ricchi Abati di s. Ellero; passò poi in potere della Repubblica Fiorentina. La via principale di questa terra è cinta ai due lati da case con portici; prima di giungere alla piazzetta dell'Arcipretura, trovasi da una parte la Dogana e dall'altra la casa del Comune. Nella costruzione della chiesa predetta eseguita nel secolo XII furono adoperati molti avanzi di antichi monumenti. Anche il Pretorio è fregiato di monumenti antichi. Qui la via che pianeggiava incomincia a discendere, e ove termina la borgata trovasi la case che onorasi d'aver per due volte dato alloggio al G. D. P. Leopoldo. In faccia ad essa è una vasta e bella piazza per fiere e mercati. Fuori della terra è un oratorio detto dell'''Umiltà'', e al disotto di esso il pubblico Cimitero. ''(V. Atl. Tosc.)''.
 
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===== Etimologia =========
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Il nome potrebbe significare "Abitata dai Galli". L'assoggettamento del territorio galeatese ai Romani avvenne dopo il 266 a.C. quando fu conquistata Sarsina, nell'attigua valle del Savio.
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Questa data, cosi come la conquista di Sarsina, si collocano infatti nel contesto della conquista dell'Acer Gallicus da parte di Roma. L' Ager Gallicus era il territorio sottratto da Roma ai Galli Senoni agli inizi del III secolo a.C. dopo la battaglia di Sentino (295 a.C.) ed entrato a far parte del demanio romano.Questo territorio corrisponde all'attuale parte della regione Marche a nord del fiume Esino.
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I romani per controllare l'ager dedussero sulla costa le colonie romane di Sena Gallica (Senigallia, sorta attorno al 284 a.C. con la formula della colonia civium Romanorum), Ariminum (Rimini), Pisaurum (Pesaro) e Fanum Fortunae (Fano). Nel 232 a.C. la lex Flaminia de agro Gallico et Piceno viritim dividundo ("Legge Flaminia sul territorio gallico e piceno da dividersi individualmente") organizzò l'amministrazione dell'entroterra, creando una rete di praefecturae che dalla metà del I secolo a.C. assunsero la dignità di municipia, tra le quali si ricordano Aesis (Jesi), Suasa, Ostra, Forum Sempronii (Fossombrone).
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La costruzione della via Flaminia nel 220 a.C., che attraversava l'ager lungo la valle del Mataurus (Metauro), influenzò gli equilibri di questo territorio che si trovava così collegato all'urbe da questa importante via consolare.
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Confronta: http://it.wikipedia.org/wiki/Ager_Gallicus
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Versione delle 20:38, 8 mar 2009

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Galeata è situato in Emilia-Romagna in Provincia di Forlì-Cesena. Il 15 maggio si festeggia il Patrono, Sant’'Ellero.

Confina con i comuni di: Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e Civitella di Romagna.

Indice

Dove Mangiare

  • L'Osteria Di Via Zannetti, Via F. Zannetti, 2
  • Ristorante La Rupe, Piazza Gramsci, 1

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Via F. Cenni, 10
  • Biblioteca storica del Civico Museo Monsignor Domenico Mambrini, Via F. Zannetti, 10

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Fare del Bene Cooperativa Sociale A Responsabilità Limitata, Via Villa Torricella, 58
  • Fraternità di Misericordia di Galeata, Via Pantano, sn

Complessi Bandistici

  • Banda Comunale A. Albertini

Memorie Storiche

Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:

GALEATA. Capoluogo, con Pret. civ. di 2a Cl e Dogana di Frontiera. Le diverse iscrizioni che qui si trovano, gli avanzi di sontuosi edifizii, il grandioso acquidotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il Re Teodorico, tutto fa supporre che Galeata fosse pei trascorsi tempi un luogo molto ragguardevole. Nel medio evo tennero il dominio di essa e del territorio i ricchi Abati di s. Ellero; passò poi in potere della Repubblica Fiorentina. La via principale di questa terra è cinta ai due lati da case con portici; prima di giungere alla piazzetta dell'Arcipretura, trovasi da una parte la Dogana e dall'altra la casa del Comune. Nella costruzione della chiesa predetta eseguita nel secolo XII furono adoperati molti avanzi di antichi monumenti. Anche il Pretorio è fregiato di monumenti antichi. Qui la via che pianeggiava incomincia a discendere, e ove termina la borgata trovasi la case che onorasi d'aver per due volte dato alloggio al G. D. P. Leopoldo. In faccia ad essa è una vasta e bella piazza per fiere e mercati. Fuori della terra è un oratorio detto dell'Umiltà, e al disotto di esso il pubblico Cimitero. (V. Atl. Tosc.).

Etimologia ====

Il nome potrebbe significare "Abitata dai Galli". L'assoggettamento del territorio galeatese ai Romani avvenne dopo il 266 a.C. quando fu conquistata Sarsina, nell'attigua valle del Savio. Questa data, cosi come la conquista di Sarsina, si collocano infatti nel contesto della conquista dell'Acer Gallicus da parte di Roma. L' Ager Gallicus era il territorio sottratto da Roma ai Galli Senoni agli inizi del III secolo a.C. dopo la battaglia di Sentino (295 a.C.) ed entrato a far parte del demanio romano.Questo territorio corrisponde all'attuale parte della regione Marche a nord del fiume Esino. I romani per controllare l'ager dedussero sulla costa le colonie romane di Sena Gallica (Senigallia, sorta attorno al 284 a.C. con la formula della colonia civium Romanorum), Ariminum (Rimini), Pisaurum (Pesaro) e Fanum Fortunae (Fano). Nel 232 a.C. la lex Flaminia de agro Gallico et Piceno viritim dividundo ("Legge Flaminia sul territorio gallico e piceno da dividersi individualmente") organizzò l'amministrazione dell'entroterra, creando una rete di praefecturae che dalla metà del I secolo a.C. assunsero la dignità di municipia, tra le quali si ricordano Aesis (Jesi), Suasa, Ostra, Forum Sempronii (Fossombrone). La costruzione della via Flaminia nel 220 a.C., che attraversava l'ager lungo la valle del Mataurus (Metauro), influenzò gli equilibri di questo territorio che si trovava così collegato all'urbe da questa importante via consolare. Confronta: http://it.wikipedia.org/wiki/Ager_Gallicus