GUIDA Asiago/Grande Rogazione
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La Croce cammina sempre davanti e nessuno deve mai superarla o girarle le spalle per tornare indietro; una volta partiti, anche in caso di pioggia, non ci si ferma. | La Croce cammina sempre davanti e nessuno deve mai superarla o girarle le spalle per tornare indietro; una volta partiti, anche in caso di pioggia, non ci si ferma. | ||
| − | + | Durante il tragitto, attraversato un campo da golf, si prosegue per circa 2 Km in località '''Lazzaretto'''. Quando nel '''1631''' la '''peste''' colpì Asiago e perirono circa 2000 persone gli ammalati, vennero portati in questa radura erbosa dalla forma di un anfiteatro naturale lontano dal paese. | |
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Finita la messa, la pausa si prolunga dando il tempo di mangiare qualcosa. A metà mattinata si riparte. | Finita la messa, la pausa si prolunga dando il tempo di mangiare qualcosa. A metà mattinata si riparte. | ||
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Al '''Lazzaretto''', davanti alla '''Chiesetta di San Sisto''', vengono vendute ceste di '''uova in ceramica''', dipinte a mano dai disabili della Cooperativa San Matteo. Le uova vengono vendute a scopo benefico per sovvenzionare la Cooperativa, al prezzo di € 5,00 | Al '''Lazzaretto''', davanti alla '''Chiesetta di San Sisto''', vengono vendute ceste di '''uova in ceramica''', dipinte a mano dai disabili della Cooperativa San Matteo. Le uova vengono vendute a scopo benefico per sovvenzionare la Cooperativa, al prezzo di € 5,00 | ||
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Versione delle 11:41, 29 mag 2009
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Descrizione
La Grande Rogazione è un cammino di fede che da più di tre secoli si ripete il giorno prima dell'Asension (Ascensione).
Quando l' Ascensione si celebrava di giovedì (esattamente 40 giorni dopo la Pasqua), la Rogazione si svolgeva di mercoledì. L'Ascensione verso la fine dei anni '70 fu posticipata alla domenica e così anche la Rogazione si spostò al sabato
Tantissima la gente che partecipa uomini e donne, ragazzi e ragazze, bambini e bambine; le scuole addirittura chiudono.
Asiago è in festa: una mare di gente si raduna nel piazzale fra il Duomo e la Loggia Comunale. Il Matio (la campana più grande) suona, si parte quasi sempre puntualmente alle 6 del mattino, tutti pronti a fare 33 km.
La Croce cammina sempre davanti e nessuno deve mai superarla o girarle le spalle per tornare indietro; una volta partiti, anche in caso di pioggia, non ci si ferma.
Durante il tragitto, attraversato un campo da golf, si prosegue per circa 2 Km in località Lazzaretto. Quando nel 1631 la peste colpì Asiago e perirono circa 2000 persone gli ammalati, vennero portati in questa radura erbosa dalla forma di un anfiteatro naturale lontano dal paese.
La denominazione di "Lazzaretto" deriva dal fatto che gli ammalati si affidavano alla protezione di San Lazzaro per guarire dal loro male.
Proprio in questa località si conclude la prima tappa e viene officiata la Santa Messa da tutti i Parroci dei 7 Comuni. La gente viene accolta dal suono della campanella della chiesetta dedicata a San Sisto costruita dal 1655 al 1665. E' stato nel 1638 che la Grande Rogazione è diventata voto di ringraziamento di quanti scamparono alla pestilenza.
Finita la messa, la pausa si prolunga dando il tempo di mangiare qualcosa. A metà mattinata si riparte.
Il coro Asiago e altre persone, quasi sempre appostati alla fine del corteo, intonano canti in lingua cimbra e le litanie dei Santi che vengono tramandate di generazione in generazione.
La Grande Rogazione è anche chiamata giro del mondo, in quanto i 33 km che si percorrono sono circolari e lambiscono i confini del comune di Asiago.
Storia
Nel 474 Vienna e le città circostanti vennero rase al suolo da terribili terremoti che sembrava non finissero mai. Il Vescovo Mamerto invitò i fedeli e il clero a pregare - esortandoli alla penitenza proponendo la Rogazione. Si pensa che in Italia fu introdotta circa nel 801 da Papa Leone III, causa a un terribile terremoto che colpì Roma.
Fino al 1970, in caso di brutto tempo, la Rogazione poteva essere rinviata al sabato seguente. Qquesta decisione era affidata agli anziani del paese, i capi contrada, perché comunque una volta partita la Croce la processione non si sarebbe più potuta fermare.
Dopo il 1970 Don Antonio Bortoli, parroco di Asiago, decise che essendo la Rogazione una celebrazione penitenziale non doveva essere influenzata dalle condizioni atmosferiche e che si sarebbe dovuta fare in qualsiasi condizione. Questa decisione, che può precludere la presenza di anziani o ammalati, favorisce comunque gli Asiaghesi emigranti che in questo modo riescono a programmare la loro presenza.
Anticamente durante il tragitto si cercava di privilegiare i posti dove esistevano capitelli o croci. In ognuno di questi luoghi la processione si fermava, i cori tacevano e il parroco recitava un brano del Vangelo benedicendo il luogo. Con il passare degli anni questo non viene più fatto; ora è solo il Clero che si ferma per una benedizione, raggiungendo poi la processione che non ha mai fermato il cammino.
Le uova colorate
Al Lazzaretto, davanti alla Chiesetta di San Sisto, vengono vendute ceste di uova in ceramica, dipinte a mano dai disabili della Cooperativa San Matteo. Le uova vengono vendute a scopo benefico per sovvenzionare la Cooperativa, al prezzo di € 5,00 l'una.
Una volta le ragazze e donne dipingevano le uova raccogliendo erbe e fiori dai prati, oggi è tutto più facile si usano delle cartine e polveri che rendono si le uova più variopinte ma meno economiche e salutari.
Questa tradizione delle raccolta delle uova non esisteva alle origini. Non si è a conoscenza di una data di inizio, è stata inserita col tempo con l'intenzione di chiudere il periodo pasquale.
L'usanza ha vari significati: le uova sono simbolo dell'amore e della vita che si rinnova in nuove stagioni, ma è più plausibile che sia quello della fertilità, con la funzione di invocare il risveglio dei campi dopo la pausa invernale.
Giuliano
Una grande personalità legata alla Grande Rogazione è quella di Giuliano.
Giuliano è stato l'uomo che per quasi 35 anni, per voto, ha portato per tutto il percorso dei 33 Km la Croce; è deceduto il 2 maggio 2009. Era il simbolo di questa manifestazione; durante il funerale le campane compreso "El Matio" suonavano a festa come in giorno della Rogazione.






