GUIDA Brescia
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*''Guida di Brescia'', F. Robecchi (1994) | *''Guida di Brescia'', F. Robecchi (1994) | ||
*''Brescia e provincia nella storia, arte e geografia di tutti i suoi paesi'', Gustavo Strafforello, Ed. Sardini (1981) | *''Brescia e provincia nella storia, arte e geografia di tutti i suoi paesi'', Gustavo Strafforello, Ed. Sardini (1981) | ||
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| + | Nel libro [[Libri/Itinerario d'Italia]] ('''1815''') Giuseppe Vallardi così descrive il comune: | ||
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| + | '''Brescia''', Città considerabile ed antica, situata alle falde di una montagna tra il fiume ''Mella'' e il ''Naviglio'', ha 4 miglia di circuito, e contiene una popolazione di circa 45 mila abitanti. Ella ha un antico Castello piantato sopra un'alta collina. Il ''Palazzo dì Giustizia'' sulla piazza principale è l'edifizio più riguardevole per la sua grandezza e per la sua architettura, che è una mescolanza di gotico e di greco: contiene delle buone pitture a fresco e diversi quadri, alcuni dei quali sono degni di particolar attenzione. La ''Cattedrale'' nuova è fabbricata con magnificenza, ed è assai ricca di statue ed altri preziosi ornamenti, dei quali è debitrice in gran parte alla splendidezza del celebre Cardinal Quirini, ora emulata da alcune famiglie patrizie che hanno assegnati bastanti fondi pel compimento e maggior decoro di questa insigne fabbrica: vi si conserva anche una Croce di materia diafana, per cui il popolo ha una gran venerazione. La Chiesa di ''S. M. de' Miracoli'' è ornata di statue pregiate e di vaghe pitture, tra le quali si distinguono quelle del ''Moretto da Brescia''. In qualla della ''Pace'' si vedono due ancone del ''Batoni''. Nelle altre Chiese, specialmente a ''S. Nazaro'', al ''Carmine'' ed a ''S. Afra'' si osservano delle pregiale tavole di scuola Veneziana: il soppresso Convento annesso a quest'ultima è di architettura assai stimata. Anche la Casa ''Avogadri'' possiede dei pregevoli quadri di ''Paolo Veronese'', di ''Tiziano'' ec. Fra i Palazzi più belli si contano il ''Vescovile'', quelli delle famiglie ''Martinengo delle Fabbriche'', ''Martinengo Cesaresco'', ''Gambara'', ''Fenaroli'', ''Bargnani'', ''Ugeri'', ''Calini'', ''Fè'', ''Barbisoni'', ''Cigola'', ''Suardi'': in queste pure si ammirano dei quadri dei pittori più celebri. Il ''Teatro nuovo'' non manca di grandezza e buon gusto. È celebre la collezione di Medaglie del fu Conte ''Mazzucchelli''; e merita d'esser veduta la pubblica ''Biblioteca'' fondata dal lodato Card. Quirini: in due sale annesse vi sono macchine per la fisica, e disegni e modelli per le Belle Arti, oltre una copiosissima raccolta di Stampe, che altre volte apparteneva alla famiglia ''Martinengo Ferdinando''. È stato recentemente disposto un ameno ''Passeggio'' per le carrozze e per la gente a piedi. Abbonda questa Città di vaghe fontane sì pubbliche che private, ricche di acque assai salubri, che provengono da una vicina collina. | ||
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| + | Il commercio, l'industria e le manifatture di ''Brescia'' sono considerabili, e consistono principalmente in armi da fuoco molto stimate, e massimamente le canne da fucile; in tele di lino; in panni-lani e in merletti comuni. Il popolo in generale è fiero, robusto, industrioso ed amante della fatica, e si rassomiglia molto agli Svizzeri. Le donne pure sono laboriose e di buona condotta, ma di un carattere franco ed allegro. | ||
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Versione delle 11:10, 5 feb 2008
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Brescia è situato in Lombardia ed è capoluogo della omonima provincia. Il 15 febbraio si festeggia il Patrono, Ss. Faustino e Giovita. Tra gli edifici religiosi: Santuario Santa Maria dei Miracoli. Da Vedere: Rocca del Cidneo.
Confina con i comuni di: Nave, Gussago, Flero, San Zeno Naviglio, Rezzato, Roncadelle, Bovezzo, Botticino, Borgosatollo, Concesio, Collebeato, Castel Mella, Castenedolo e Cellatica.
Indice |
Teatri
- Teatro Santa Chiara
- Teatro Grande di Brescia
- Teatro Sociale
Attività
Complessi Bandistici
- Filarmonica I.Capitanio Banda Città Brescia
- Fanfara Bersaglieri Gino Spondi
Informazioni Utili
Bibliografia
- Brescia nella storia, R. Bernabei, Ed. Editalia (1995)
- Brescia nel primo secolo della dominazione veneta, I. Gianfranceschi Vettori, Ed. Grafo (1978)
- Brescia nel Settecento, Rossana Prestini, Ed. Sardini (1981)
- Brescia nell'età delle Signorie, Ed. Grafo (1980)
- Brescia, G. Montinari, Ed. Skira (2002)
- Itinerario di Brescia neoclassica, A Amendolagine (1979)
- Guida di Brescia, F. Robecchi (1994)
- Brescia e provincia nella storia, arte e geografia di tutti i suoi paesi, Gustavo Strafforello, Ed. Sardini (1981)
Memorie Storiche
Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:
Brescia, Città considerabile ed antica, situata alle falde di una montagna tra il fiume Mella e il Naviglio, ha 4 miglia di circuito, e contiene una popolazione di circa 45 mila abitanti. Ella ha un antico Castello piantato sopra un'alta collina. Il Palazzo dì Giustizia sulla piazza principale è l'edifizio più riguardevole per la sua grandezza e per la sua architettura, che è una mescolanza di gotico e di greco: contiene delle buone pitture a fresco e diversi quadri, alcuni dei quali sono degni di particolar attenzione. La Cattedrale nuova è fabbricata con magnificenza, ed è assai ricca di statue ed altri preziosi ornamenti, dei quali è debitrice in gran parte alla splendidezza del celebre Cardinal Quirini, ora emulata da alcune famiglie patrizie che hanno assegnati bastanti fondi pel compimento e maggior decoro di questa insigne fabbrica: vi si conserva anche una Croce di materia diafana, per cui il popolo ha una gran venerazione. La Chiesa di S. M. de' Miracoli è ornata di statue pregiate e di vaghe pitture, tra le quali si distinguono quelle del Moretto da Brescia. In qualla della Pace si vedono due ancone del Batoni. Nelle altre Chiese, specialmente a S. Nazaro, al Carmine ed a S. Afra si osservano delle pregiale tavole di scuola Veneziana: il soppresso Convento annesso a quest'ultima è di architettura assai stimata. Anche la Casa Avogadri possiede dei pregevoli quadri di Paolo Veronese, di Tiziano ec. Fra i Palazzi più belli si contano il Vescovile, quelli delle famiglie Martinengo delle Fabbriche, Martinengo Cesaresco, Gambara, Fenaroli, Bargnani, Ugeri, Calini, Fè, Barbisoni, Cigola, Suardi: in queste pure si ammirano dei quadri dei pittori più celebri. Il Teatro nuovo non manca di grandezza e buon gusto. È celebre la collezione di Medaglie del fu Conte Mazzucchelli; e merita d'esser veduta la pubblica Biblioteca fondata dal lodato Card. Quirini: in due sale annesse vi sono macchine per la fisica, e disegni e modelli per le Belle Arti, oltre una copiosissima raccolta di Stampe, che altre volte apparteneva alla famiglia Martinengo Ferdinando. È stato recentemente disposto un ameno Passeggio per le carrozze e per la gente a piedi. Abbonda questa Città di vaghe fontane sì pubbliche che private, ricche di acque assai salubri, che provengono da una vicina collina.
Il commercio, l'industria e le manifatture di Brescia sono considerabili, e consistono principalmente in armi da fuoco molto stimate, e massimamente le canne da fucile; in tele di lino; in panni-lani e in merletti comuni. Il popolo in generale è fiero, robusto, industrioso ed amante della fatica, e si rassomiglia molto agli Svizzeri. Le donne pure sono laboriose e di buona condotta, ma di un carattere franco ed allegro.






