GUIDA Spoleto/Edifici Religiosi
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: 1. '''Ex Chiesa di San Claudio''' : sita lungo la '''Via Romana''' ad occidente del '''Capoluogo''', edificata anteriormente al XI secolo (come testimoniato da vari reperti recuperati in loco ed altri riutilizzati per la costruzione dell’edificio stesso), ha subito nel corso del tempo vari stravolgimenti architettonici sia all’interno che all’esterno (resta pressoché integro il perimetro e l’abside esterno), tanto che che i volumi della chiesa sono stati inglobati in spazi di una casa colonica addossata ed alcuni annessi ridotti a stalletti e pollaio. Il complesso è rimasto, attualmente, “incastonato” tra il passaggio a livello ferroviario sulla scoscesa strada proveniente dalla '''Frazione Collerisana''' e l’imponente struttura della '''ex Cementir''' (al quarto chilometro del vecchio tratto stradale '''Spoleto''' – '''Frazione San Giovanni di Baiano''' – [[Acquasparta]]) . La porta di ingresso presenta nell’arcata una pietra con incisioni latine mal posizionata rispetto al verso della scrittura il che fa pensare che anche lo stesso arco abbia subito rimaneggiamenti. E’ di proprietà privata ed in fase di recupero per merito dell’attuale proprietario '''Amleto Morosini''' , collezionista di tessuti antichi e restauratore in città. | : 1. '''Ex Chiesa di San Claudio''' : sita lungo la '''Via Romana''' ad occidente del '''Capoluogo''', edificata anteriormente al XI secolo (come testimoniato da vari reperti recuperati in loco ed altri riutilizzati per la costruzione dell’edificio stesso), ha subito nel corso del tempo vari stravolgimenti architettonici sia all’interno che all’esterno (resta pressoché integro il perimetro e l’abside esterno), tanto che che i volumi della chiesa sono stati inglobati in spazi di una casa colonica addossata ed alcuni annessi ridotti a stalletti e pollaio. Il complesso è rimasto, attualmente, “incastonato” tra il passaggio a livello ferroviario sulla scoscesa strada proveniente dalla '''Frazione Collerisana''' e l’imponente struttura della '''ex Cementir''' (al quarto chilometro del vecchio tratto stradale '''Spoleto''' – '''Frazione San Giovanni di Baiano''' – [[Acquasparta]]) . La porta di ingresso presenta nell’arcata una pietra con incisioni latine mal posizionata rispetto al verso della scrittura il che fa pensare che anche lo stesso arco abbia subito rimaneggiamenti. E’ di proprietà privata ed in fase di recupero per merito dell’attuale proprietario '''Amleto Morosini''' , collezionista di tessuti antichi e restauratore in città. | ||
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: 1. '''Chiesa San Giovanni''' ubicata ad est del nucleo abitato e non molto distante dalla '''Frazione''' [[Spoleto/Frazioni/Montemartano]], all’interno del fertile bacino bagnato dal '''Torrente Marroggia''', fu edificata nel XII secolo mentre la facciata è il rifacimento conseguente al successivo ampliamento del fronte dell’edificio. La struttura è a navata unica con abside semicircolare e mantiene i caratteri architettonici originari, tipici del primo romanico spoletino. L’interno completamente spoglio presenta alcuni affreschi che decorano le pareti interne (del XIV/XV secolo), attribuibili a maestranze locali. Ora è chiesa cimiteriale. | : 1. '''Chiesa San Giovanni''' ubicata ad est del nucleo abitato e non molto distante dalla '''Frazione''' [[Spoleto/Frazioni/Montemartano]], all’interno del fertile bacino bagnato dal '''Torrente Marroggia''', fu edificata nel XII secolo mentre la facciata è il rifacimento conseguente al successivo ampliamento del fronte dell’edificio. La struttura è a navata unica con abside semicircolare e mantiene i caratteri architettonici originari, tipici del primo romanico spoletino. L’interno completamente spoglio presenta alcuni affreschi che decorano le pareti interne (del XIV/XV secolo), attribuibili a maestranze locali. Ora è chiesa cimiteriale. | ||
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| + | *Le edicole sacre e gli altri segni del '''Cristianesimo''' sono specchio fedele della storia e della religiosità nel loro progredire e nel loro trasformarsi attraverso i secoli. Le immagini dei Santi, urbani e rurali, ed i simboli astratti e figurati costituiscono alcuni dei tramiti con cui i popoli hanno manifestato richieste di aiuto, ringraziamenti ed omaggi. Anche a '''Spoleto''', città posta sotto la speciale protezione della Madre di Dio, qui venerata almeno fin dal VI secolo, quando i monaci siriaci dell'attuale '''Frazione''' [[Spoleto/Frazioni/Monteluco]] ne alimentarono il culto, Maria è protagonista nell’iconografia delle edicole e delle immagini sacre, così come lo è nelle maestà superstiti nelle ville e nei castelli di altura e di pianura. Altre suggestive immagini sono affrescate nelle lunette e sulle facciate di chiese e delle sedi confraternitali. | ||
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Versione delle 12:33, 1 lug 2019
Spoleto/Edifici Religiosi
- Ubicati nelle Località:
- - Acqualacastagna di Spoleto:
- 1. Cappella Madonna del Carmine : risalente al XV secolo è un piccolo edificio, tipologicamente uguale ad altri variamente disposti lungo o nei pressi del tratto della Via Flaminia (a sud del Capoluogo), isolato fra i boschi e con l’apertura di accesso a lunettone e chiuso da un cancello di legno. All'interno, la tela sulla parete di fondo e risalente al XVIII secolo, raffigura il patriarca Elia che riceve lo scapolare alla presenza della Madonna e di una monaca.
- 2. Ex Chiesa San Giovanni Battista
- - Chiodo:
- 1. Ex Chiesa di San Claudio : sita lungo la Via Romana ad occidente del Capoluogo, edificata anteriormente al XI secolo (come testimoniato da vari reperti recuperati in loco ed altri riutilizzati per la costruzione dell’edificio stesso), ha subito nel corso del tempo vari stravolgimenti architettonici sia all’interno che all’esterno (resta pressoché integro il perimetro e l’abside esterno), tanto che che i volumi della chiesa sono stati inglobati in spazi di una casa colonica addossata ed alcuni annessi ridotti a stalletti e pollaio. Il complesso è rimasto, attualmente, “incastonato” tra il passaggio a livello ferroviario sulla scoscesa strada proveniente dalla Frazione Collerisana e l’imponente struttura della ex Cementir (al quarto chilometro del vecchio tratto stradale Spoleto – Frazione San Giovanni di Baiano – Acquasparta) . La porta di ingresso presenta nell’arcata una pietra con incisioni latine mal posizionata rispetto al verso della scrittura il che fa pensare che anche lo stesso arco abbia subito rimaneggiamenti. E’ di proprietà privata ed in fase di recupero per merito dell’attuale proprietario Amleto Morosini , collezionista di tessuti antichi e restauratore in città.
- - Carbognano
- 1. Chiesa San Giovanni ubicata ad est del nucleo abitato e non molto distante dalla Frazione Montemartano, all’interno del fertile bacino bagnato dal Torrente Marroggia, fu edificata nel XII secolo mentre la facciata è il rifacimento conseguente al successivo ampliamento del fronte dell’edificio. La struttura è a navata unica con abside semicircolare e mantiene i caratteri architettonici originari, tipici del primo romanico spoletino. L’interno completamente spoglio presenta alcuni affreschi che decorano le pareti interne (del XIV/XV secolo), attribuibili a maestranze locali. Ora è chiesa cimiteriale.
- - Castellocchio
- 1. Chiesa Madonna di Castellocchio :
Edicole Votive
- Le edicole sacre e gli altri segni del Cristianesimo sono specchio fedele della storia e della religiosità nel loro progredire e nel loro trasformarsi attraverso i secoli. Le immagini dei Santi, urbani e rurali, ed i simboli astratti e figurati costituiscono alcuni dei tramiti con cui i popoli hanno manifestato richieste di aiuto, ringraziamenti ed omaggi. Anche a Spoleto, città posta sotto la speciale protezione della Madre di Dio, qui venerata almeno fin dal VI secolo, quando i monaci siriaci dell'attuale Frazione Monteluco ne alimentarono il culto, Maria è protagonista nell’iconografia delle edicole e delle immagini sacre, così come lo è nelle maestà superstiti nelle ville e nei castelli di altura e di pianura. Altre suggestive immagini sono affrescate nelle lunette e sulle facciate di chiese e delle sedi confraternitali.






