GUIDA  Chiaramonte Gulfi

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(Memorie Storiche)
(Bibliografia)
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==Bibliografia==
 
==Bibliografia==
 
*''Chiaramonte medievale e la contea di Modica'', Gianni Morando, Ed. Flaccovio (2000)
 
*''Chiaramonte medievale e la contea di Modica'', Gianni Morando, Ed. Flaccovio (2000)
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*''I Chiaramontanissimi'', Gianni Morando, Priulla editore, Palermo 1996
  
 
==Memorie Storiche==
 
==Memorie Storiche==

Versione delle 23:16, 6 feb 2009

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Foto Chiaramonte Gulfi:
2012, 2009, 2008

Chiaramonte Gulfi è situato nella Sicilia nella Provincia di Ragusa. Il 15 giugno si festeggia il Patrono, San Vito. Tra gli edifici religiosi: Santuario Maria Santissima di Gulfi; Chiesa di San Giovanni Battista.

Confina con i comuni di: Mazzarrone, Licodia Eubea, Comiso, Monterosso Almo, Ragusa e Vittoria.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Antica Stazione, Contrada Santissimo
  • Ristorante Majore, Via Martiri Ungheresi, 12

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale Saverio Nicastro, Via Vittorio Emanuele 3

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Dafne Società Cooperativa Sociale Onlus, Corso Umberto, 103

Bibliografia

  • Chiaramonte medievale e la contea di Modica, Gianni Morando, Ed. Flaccovio (2000)
  • I Chiaramontanissimi, Gianni Morando, Priulla editore, Palermo 1996

Memorie Storiche

È stato accertato che nel territorio di Chiaramonte Gulfi sorgesse l'antica città greca di Akrillai (scoperta dall'archeologo Corrado Melfi e identificata dall'archeologo Antonino Di Vita). Forse la città sarebbe stata distrutta dagli Arabi del califfo Ibn Al Furat nell'827, durante la conquista della parte orientale dell'isola, e successivamente sarebbe stato fondato un nuovo abitato di Gulfi.

Ruggero di Lauria durante i Vespri Siciliani assediò e prese Gulfi per conto degli Angioini nel 1299. La città fu distrutta e la popolazione uccisa selvaggiamente. Manfredi Chiaramonte, che era stato nominato conte della contea di Modica da re Federico III nel 1296, fece spostare i superstiti in un luogo più elevato e fortificato, detto Baglio e l'abitato prese il nome di Chiaramonte dal suo casato.

Secondo il ricercatore Gianni Morando, Chiaramonte nel 1366 contava 200 famiglie ed il paese si estendeva entro le mura ed attorno al Baglio. Nell'area del Baglio, era stato costruito il castello e, in basso, la chiesa dell'Annunziata. Di fronte la chiesa dell'Annunziata sorgeva la prima piazza del paese, oggi quasi scomparsa, e di fianco alla chiesa, lungo le mura, la porta detta Porta dilla Chaza (oggi porta dell’Annunziata), ancora oggi esistente. Esisteva anche un’altra porta a sud della muraglia, detta Porta di Ragusa, completamente scomparsa.

Nel 1392 con la decapitazione di Andrea Chiaramonte, ultimo conte di Modica, subentrò la famiglia Cabrera.

Nel 1505, Federico Enriquez, che aveva sposato la contessina Anna Cabrera è il primo conte della famiglia Enriquez. Il paese si è esteso oltre le mura con il quartiere Burgo.

Nel 1548, Chiaramonte conta circa 1.190 famiglie. Si sono espansi, fuori dalle mura altri quartieri, fra cui S. Salvatore, S. Francesco e Chaza.

Nel 1593 (sempre secondo il Morando) il paese contava 5.711 abitanti. Il più grande quartiere, il Burgo, contava 297 case e il quartiere Baglio ne aveva 278.

Nel 1693 un terribile terremoto, esteso da Catania all'isola di Malta, distrusse quasi interamente il paese ed il castello. La ricostruzione avvenne, sempre sullo stesso impianto medioevale.

Nel XVIII secolo i quartieri di Chiaramonte subirono il processo della sacralizzazione. Furono raggruppati in quattro quartieri, cui furono dati nomi di santi. Il nome dell'antico centro di Gulfi verrà aggiunto a quello ufficiale del comune solo nel 1881, come memoria dell'antica origine del paese.

Nei “Chiaramontanissimi” di Gianni Morando, una minuziosa ricerca, evidenzia che, nel 1748, quasi la metà del patrimonio di Chiaramonte si trovava nelle mani di 176 religiosi, contro una popolazione di 5.972 laici!