GUIDA  Gradisca d'Isonzo

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*Biblioteca Civica e popolare, Via Bergamas, 30
 
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==Dove Mangiare==
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*Azienda Agrituristica SantElena - via Gasparini, 1 - tel 0481/92388
  
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==
 
==Volontariato, Onlus e Associazioni==

Versione delle 20:40, 29 ott 2010

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Foto Gradisca d'Isonzo:
2012, 2009, 2008

Gradisca d'Isonzo è situato nel Friuli-Venezia Giulia nella Provincia di Gorizia. Il 29 giugno si festeggia il Patrono, SS. Pietro e Paolo. Tra gli edifici religiosi: Duomo, in via Bergamas. Da Vedere: Palazzo dei Provveditori Veneti, quattrocentesco, all'angolo fra le vie Battisti e Dante; Palazzo Torriani (Municipio), in via Ciotti.

Confina con i comuni di: Farra d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, Moraro, Romans d'Isonzo, Sagrado, Villesse e Mariano del Friuli.

Indice

Biblioteche

  • Biblioteca Civica e popolare, Via Bergamas, 30

Dove Mangiare

  • Azienda Agrituristica SantElena - via Gasparini, 1 - tel 0481/92388

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Ass.Centro Isont.Ric.Edoc.Stor.E Soc.L.Gasparini, Piazza Unità D'Italia, 14
  • Croce Verde Gradiscana, Via Zorutti, 35

Complessi Bandistici

  • Armonie

Lapidi Commemorative

Bibliografia

  • Gradisca d'Isonzo. Città fortezza, città giardino, Marina Bressan, Edizioni della Laguna (1999)
  • Il Duomo di Gradisca, L. Alberton - V. Tomadin, Ed. Arti Grafiche Friuliane (1981)

Memorie Storiche

In Corografia dell'Italia (1833) così viene descritto il comune:

GRADISCA, picciola, ma forte città dipendente dal governo di Trieste, da cui è distante quasi 20 miglia verso maestro, 5 a libeccio da Gorizia e 15 a levante da Udine, presso la destra riva dell'Isonzo. Fu edificata dai Veneziani nel 1473 contro gli Ottomani, e nel 1511 fu presa dall'imp. Massimiliano I; nel 1616 e 1617 fu invano assediata dai Veneti. È cinta di mura e fosse, ed ha un vecchio castello. I Francesi, avendo sforzato il passaggio dell'Isonzo nel giorno 20 marzo 1797, s'impadronirono tosto di Gradisca. La sua chiesa è concattedrale con Gorizia; conia nulla più di 1,000 abitanti. In tempo del regno d'Italia era capoluogo di una vice prefetura nel dipartimento di Passeriano, ed il suo distretto conteneva 33,750 abitanti. I suoi dintorni producono squisiti vini. Quivi la via che proviene da Vicenza, dividesi in due alla stazione di Romano; una conduce a Trieste, e l'altra in Germania.