GUIDA  Enna/Chiesa di Santa Chiara

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Costruita tra il '''1614''' e il '''1616''' per volontà del nobile '''Francesco Rotundo''', fù sede dei '''gesuiti''' fino al '''1746''' anno in cui furono cacciati dalla [[Sicilia]]. La chiesa e l'annesso colleggio (oggi adibito a scuola) furono allora affidati alle '''clarisse'''. Abbellito su iniziativa delle stesse suore, con inferriate a petto d'oca alle finestre e al coro, vi si accede salendo una monumentale scalinata che conferisce un'aspetto solenne all'edificio, costituita da una navata unica, e da un pregevole pavimento in maiolica risalente al 1850 raffigurante una veduta della città di Santa Sofia e un battello a vapore. Dopo la fine della''' Seconda Guerra Mondiale''' è stata adibita a sacrario dei caduti.
 
Costruita tra il '''1614''' e il '''1616''' per volontà del nobile '''Francesco Rotundo''', fù sede dei '''gesuiti''' fino al '''1746''' anno in cui furono cacciati dalla [[Sicilia]]. La chiesa e l'annesso colleggio (oggi adibito a scuola) furono allora affidati alle '''clarisse'''. Abbellito su iniziativa delle stesse suore, con inferriate a petto d'oca alle finestre e al coro, vi si accede salendo una monumentale scalinata che conferisce un'aspetto solenne all'edificio, costituita da una navata unica, e da un pregevole pavimento in maiolica risalente al 1850 raffigurante una veduta della città di Santa Sofia e un battello a vapore. Dopo la fine della''' Seconda Guerra Mondiale''' è stata adibita a sacrario dei caduti.
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[[Categoria:Chiese]]

Versione delle 23:33, 11 lug 2011

Chiesa di Santa Chiara Facciata

Costruita tra il 1614 e il 1616 per volontà del nobile Francesco Rotundo, fù sede dei gesuiti fino al 1746 anno in cui furono cacciati dalla Sicilia. La chiesa e l'annesso colleggio (oggi adibito a scuola) furono allora affidati alle clarisse. Abbellito su iniziativa delle stesse suore, con inferriate a petto d'oca alle finestre e al coro, vi si accede salendo una monumentale scalinata che conferisce un'aspetto solenne all'edificio, costituita da una navata unica, e da un pregevole pavimento in maiolica risalente al 1850 raffigurante una veduta della città di Santa Sofia e un battello a vapore. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale è stata adibita a sacrario dei caduti.