GUIDA  Enna/Chiesa di Santa Chiara

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Chiesa di Santa Chiara Facciata
Fregio con iscrizione
Chiesa di Santa Chiara Interno
Chiesa di Santa Chiara Abside

Costruita tra il 1614 e il 1616 per volontà del nobile Francesco Rotundo e della madre Costanza , dal 1619 fù sede del Collegio della Compagnia del Gesù, i Gesuiti vi rimangono fino al 1767 anno in cui furono cacciati dalla Sicilia. Il collegio, rimane per lunghi anni in stato di abbandono e viene utilizzato soltanto come occasionale dimora per i viaggiatori stranieri di passaggio in città, vi si alloggiava ancora nel giugno 1778. Nel 1779 la chiesa e l'annesso colleggio (oggi adibito a scuola) furono, per intercessione dell’Università e per ordine di monsignor Corrado M.Deodato di Moncada, affidati alle clarisse.

Abbellito su iniziativa delle stesse suore, con inferriate a petto d'oca alle finestre e al coro, si accede alla chiesa salendo una imponente scalinata che conferisce un'aspetto solenne all'edificio, dotata di un' ampia facciata, disposta su due ordini, divisi da una sporgente cornice articolata su uniformi lesene.

La chiesa è costituita da una navata unica, con un soffitto a botte con transetto e abside a pianta poligonale e un pregevole pavimento in maiolica risalente al 1850 con al centro due mosaici, uno, rappresenta la veduta della città di Santa Sofia ed il trionfo sull'Islam e l'altro l'invenzione del battello a vapore, un tempo situato nella sacrestia un dipinto su tela raffigurante la Madonne delle Grazie di Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Gangi attualmente custodito nel Museo Alessi. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la chiesa è stata adibita a Sacrario dei Caduti, adattando le cappelle laterali in modo da poter ospitare i loculi dei soldati caduti in guerra.


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