GUIDA  Enna/Museo Alessi

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Museo Alessi
Ingresso
Atrio Giardino

Il Museo Alessi, di proprietà della Fabbriceria del Duomo, si trova accanto al Duomo, è sorto nel 1987, per i tanti tesori che contiene , è certamente almeno storicamente è tra i più importanti della Sicilia. Il Museo Alessi espone preminenti collezioni artistiche tra le più importanti post-classiche della Sicilia centrale, ha preso il nome dal canonico Giuseppe Alessi.

Il Museo espone opere provenienti da altre chiese e conventi di Enna e dalle donazioni di alcune famiglie ennesi, ma principalmente il museo è arrichito dal Tesoro del Duomo, una prezziosissima collezione con numerosi pezzi d’oreficeria siciliana dal XIII secolo all’Ottocento, tra cui collane, pendenti, braccialetti, gioielli e altri oggetti preziosi adorni di diamanti, rubini, zaffiri, granati, tra cui il Pellicano un pendente in oro e smalti, ma il Il pezzo più prezioso è rappresentato dalla Corona di Maria SS. della Visitazione, Patrona della Città, che rappresenta il maggiore gioiello siciliano in stile barocco con intarsi d'oro bianco, ornato di gemme e pietre preziose, con sei medaglioni raffiguranti scene sacre.

Il Museo Alessi, inoltre, ospita la collezione del canonico ennese Giuseppe Alessi (1774 – 1837), che ha lasciato come dono pitture, vasi, oggettistica antica e libri collezionati in un periodo posizionabile tra il XVIII e XIX secolo. Nel 1860 le collezioni furono donate alla Chiesa Madre dagli eredi del sacerdote. La sezione di Archeologia possiede una notevole collezione di vasi egizi e siculi, oltre a pezzi raffiguranti la dea Kore o Cerere.

Vastissima è la sezione di Numismatica, grazie a un monetario di 4.000 monete greche, romane e sicule coniate dall’antica città di Henna, la Pinacoteca nelle due sale del piano terra ospita numerose tele di pittori per la maggior parte anonimi, del XVI e XVIII secolo, tra cui il dipinto di una Madonna con Bambino, di particolare interesse invece sono San Michele e i Turchi di Giuseppe Salerno e una deposizione tardo bizantina. Lo spazio ricavato nella piccola saletta di collegamento tra queste due sale permette di esporre opere di artisti ennesi degli ultimi due secoli tra cui Apollonio Di Bilio, Luigi Gallina, Saverio Marchese, Sebastiano Sberna e Paolo Vetri.

Al primo piano del museo troviamo la Saletta del Forziere, cosi chiamata perché ospita il forziere in metallo del 1773 che custodiva gli ori e gli argenti del Duomo, qui troviamo anche la teca blindata al cui interno si può ammirare la Corona di Maria SS. della Visitazione. Sempre al primo piano un'altra sala, mostra, tra l'altro, gruppi di lampade pensili in argento del Settecento, due candelieri di Nibilio Gagini e Pietro Rizzo del 1595, bracci reliquiari, il grandioso ostensorio del 1524 di Paolo Gili e un Busto di Santa Rosalia attribuito a un argentiere palermitano del seicento, il secondo piano, invece, ospita la numismatica, l'archeologia e le stampe.


  • Il museo dal primo gennaio del 2006, per motivi strettamente finanziari è stato chiuso, quindi a tutt'oggi non è visitabile.