GUIDA  Aversa/Complesso Conventuale di San Francesco alle Monache

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Fino agli '''anni Trenta''' l’area del convento (e precisamente quella del suo giardino) ha occupato per intero l’attuale piazza Municipio; in seguito è stata ridotta per fare spazio alla realizzazione della odierna Casa comunale.
 
Fino agli '''anni Trenta''' l’area del convento (e precisamente quella del suo giardino) ha occupato per intero l’attuale piazza Municipio; in seguito è stata ridotta per fare spazio alla realizzazione della odierna Casa comunale.
  
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Versione attuale delle 12:56, 23 nov 2011

Storia

Costruito intorno alla prima metà del 1200 per volontà di Altrude e Margherita Rebursa, rispettivamente madre e vedova del nobile aversano Riccardo Rebursa accorso in aiuto del giovane principe ereditario Corradino di Svevia che tentò di riconquistare il regno di Napoli usurpato da Carlo d’Angiò. Sconfitti a Tagliacozzo, Corradino ed i suoi seguaci, tra i quali Rebursa, furono condotti in catene a Napoli e lì decapitati nella piazza del Mercato. Eccetto il terreno del convento, la proprietà dei Rebursa (con ingresso da Via Seggio) passò ad Ugo d’Ablens, amico e vassallo di Carlo d’Angiò.

Descrizione

Il complesso conventuale è stato ingrandito e modificato nel corso dei secoli ma la sua architettura conserva le originarie tracce romaniche, soprattutto nel Campanile ubicato nel chiostro. La chiesa è stata ricostruita ed ampliata nel 1650 in stile barocco e conserva dipinti di grande valore di Giuseppe de Ribera, detto “lo Spagnoletto”, e di Pietro da Cortona, oltre ad un interessante Portale in legno scolpito risalente al XVI secolo e vari marmi policromi di grande bellezza che ornano i pavimenti e le pareti.

Mirabili il Porticato del Chiostro ornato da una serie di affreschi di cui alcuni attribuiti a Guido da Siena o suoi allievi (XIII-XIV secolo) ed alla scuola bizantina (Madonna lactans o Galaktophora), lo “scolatoio” (ipogeo) delle monache defunte, il soffitto a cassettoni del Coro superiore ed il caratteristico Belvedere, risalente agli inizi del 1800, che si affaccia su piazza Municipio e su Via Roma.

Fino agli anni Trenta l’area del convento (e precisamente quella del suo giardino) ha occupato per intero l’attuale piazza Municipio; in seguito è stata ridotta per fare spazio alla realizzazione della odierna Casa comunale.