GUIDA Pontremoli/Castello del Piagnaro
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Dal cortile tramite una gradinata si sale sulla terrazza dominante la valle e tutto l’abitato. | Dal cortile tramite una gradinata si sale sulla terrazza dominante la valle e tutto l’abitato. | ||
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Versione delle 17:14, 14 feb 2012
Il castello del Piagnaro è situato sulla collina che domina la città di Pontremoli ed è stato, fin dalle origini (attorno al X secolo ), punto nodale del sistema difensivo in quanto parte integrante delle mura e delle torri che si ergevano a protezione del borgo medioevale.
La città si snoda, infatti, ai piedi del castello, seguendo il percorso dell’antica via Francigena, percorsa nei secoli da pellegrini, mercanti ed eserciti. La posizione strategica del castello lo rese quindi una fortificazione di fondamentale importanza.
Il suo nome “Piagnaro” pare derivi dalle “piagne” lastre in arenaria utilizzate in Lunigiana per realizzare i tetti delle abitazioni.
Distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli, presenta una struttura molto articolata e si sviluppa a partire dall’imponente mastio, che domina la parte più alta e più antica, per arrivare ai massicci bastioni sei-settecenteschi.
Sopra il portale di ingresso in pietra si trova uno stemma dei Medici e di seguito ci si trova in un vasto cortile ospitante un antico pozzo.
Dal cortile tramite una gradinata si sale sulla terrazza dominante la valle e tutto l’abitato.
Il castello del Piagnaro, in passato sede di governatori militari, caserma ed anche scuola elementare, ospita dal 1975 il Museo delle Stele Lunigianensi, oggi intitolato al suo fondatore Augusto Cesare Ambrosi.
Le stele rappresentano un fenomeno artistico singolare che ha interessato tutta la valle del fiume Magra in tarda preistoria e nella protostoria.
Si tratta di stele antropomorfe, scolpite nella pietra arenaria ed innalzate, a partire dal III millennio a.C., dalle popolazioni che abitavano anticamente la Lunigiana.
Le raffigurazioni del corpo umano si distinguono in femminili (caratterizzate dalla presenza del seno) e maschili (caratterizzate dalla presenza di armi).
La prima stele fu rinvenuta in Val di Vara nel 1827 e da allora i ritrovamenti si sono succeduti fino ai giorni nostri.
Il Museo delle Statue stele preserva e testimonia questo particolare fenomeno attraverso l’esposizione di reperti originali corredati da pannelli esplicativi.






