GUIDA  Giuseppe Zanardelli

Da Wiki.
Riga 7: Riga 7:
  
 
Nel bresciano non c'è paese che non abbia una via, un corso, una piazza o un monumento dedicati a '''Giuseppe Zanardelli''', un grande statista di un passato non lontano ma purtroppo dimenticato.
 
Nel bresciano non c'è paese che non abbia una via, un corso, una piazza o un monumento dedicati a '''Giuseppe Zanardelli''', un grande statista di un passato non lontano ma purtroppo dimenticato.
 +
 +
Un grande bresciano, un grande Italiano. Si arruola volontario nel 1848, partecipando alle rivolte popolari antiaustriache. Dopo l'armistizio di [[Salasco]], con le truppe austriache che rientrano in Lombaridia (6 Agosto 1848), Zanardelli si rifugia in [[Toscana]] Si dedica al giornalismo collaborando con il giornale "Il Crepuscolo", esprimendo significativi contributi della cultura liberale italiana, scrivendo prevalentemente saggi di economia politica.
 +
 +
Nel 1859 combatte nei Cacciatori delle Alpi ed è un degli organizzatori dell'insurrezione bresciana (10 Giornate), contro gli austriaci, suo è il proclama ai concittadini, sarà lui ad andare incontro a Garibaldi quando entra in città.
 +
 +
Con l'annessione della [[Lombardia]] al [[Piemonte]], è eletto deputato al Parlamento ove sarà presente ininterrotamente fino alla morte.
  
 
[[Immagine:Toscolano-Maderno_-_Villa_Zanardelli.jpg|thumb|left|Villa Zanardelli in località Bornico]]
 
[[Immagine:Toscolano-Maderno_-_Villa_Zanardelli.jpg|thumb|left|Villa Zanardelli in località Bornico]]

Versione delle 20:44, 24 apr 2013

Toscolano-Maderno - Giuseppe Zanardelli - "Statista Dimenticato".jpg

Nato a Brescia il 26 Ottobre 1826, morto a Maderno il 26 Dicembre 1903. Patriota, Giurista, Politico, Presidente del Consiglio dal 1901 al 1903. Era dell'800, ma anticipò il 2000. Come giurista scrisse "Il Codice", molti articoli sono tuttora in vigore. Era liberale di sinistra ma nell'articolo nr. 142 si legge:

"Chiunque, per disprezzo di uno dei culti ammessi nello Stato, distrugge, guasta, o in altromodo villipende in luogo pubblico cose destinate al culto, o usa violenza contro il ministro di un culto o lo villipende, è punito con la detenzione da tre a trenta mesi e con la multa da lire cinquanta a millecinquecento

Qualora si tratti di altre violenze commesse contro il ministro di un culto nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, la pena stabilita è aumentata di un sesto".

Nel bresciano non c'è paese che non abbia una via, un corso, una piazza o un monumento dedicati a Giuseppe Zanardelli, un grande statista di un passato non lontano ma purtroppo dimenticato.

Un grande bresciano, un grande Italiano. Si arruola volontario nel 1848, partecipando alle rivolte popolari antiaustriache. Dopo l'armistizio di Salasco, con le truppe austriache che rientrano in Lombaridia (6 Agosto 1848), Zanardelli si rifugia in Toscana Si dedica al giornalismo collaborando con il giornale "Il Crepuscolo", esprimendo significativi contributi della cultura liberale italiana, scrivendo prevalentemente saggi di economia politica.

Nel 1859 combatte nei Cacciatori delle Alpi ed è un degli organizzatori dell'insurrezione bresciana (10 Giornate), contro gli austriaci, suo è il proclama ai concittadini, sarà lui ad andare incontro a Garibaldi quando entra in città.

Con l'annessione della Lombardia al Piemonte, è eletto deputato al Parlamento ove sarà presente ininterrotamente fino alla morte.

Villa Zanardelli in località Bornico

La villa fu costruita tra gli anni 1888 e 1892, per il progetto fu incaricato l'architetto bresciano Antonio Tagliaferri e la costruzione fu affidata all'imprenditore Bagozzi, amico dello Statista Zanardelli.

Nel 1902, Zanardelli scriveva:

"Maderno è il sito dove io sto ora il più che mi è possibile. Maderno è nella più bella postura del Lago di Garda, ed io che son deputato d'Iseo, ho invero fatto torto a' miei elettori, i quali avrebbero voluto che mi facessi sul lago d'Iseo questa casa del mio riposo.

Ma io mi sono pazzamente innamorato della natura prodigiosamente incantevole di questo luogo, che per bellezze naturali è indubbiamente il più bello de' laghi italiani. Dal mio letto vedo nel crepuscolo tali varietà di luci e di colori da farmi venire da piangere quando devo partirmene."

La villa è oggi sede ANFFAS.