GUIDA  Issogne/Castello di Issogne

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==Castelli e Fortificazioni/Castello di Issogne==
 
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Il Castello di Issogne è uno dei monumenti più belli e pittoreschi della zona.
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La fortuna del castello è quella di essere situato in un importantissimo nodo strategico, all’imbocco della '''valle d’Ayas'''.
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*Uno dei monumenti più belli e pittoreschi della zona deve la sua fortuna al fatto di essere situato in un importantissimo nodo strategico, all’imbocco della [[Valle d'Aosta/Val d'Ayas]] protetta nel primo tratto dal [[Bard/Forte di Bard]]; nel secondo tratto dalla '''Rocca''' di [[Montjovet]] e da quella di '''Ussel''' nel Comune di [[Châtillon]] , nella parte della vallata immediatamente precedente al [[Issogne/Castello di Issogne]] .
Il castello di Issogne è quindi un vero sbocco fra le Alpi, giungendo alla fine di una via, lungo la vallata, protetta, nel primo tratto, dal forte di [[Bard]], dalla rocca di [[Montjovet]], nel secondo tratto, e da quella di '''Ussel''' nel Comune di [[Châtillon]] , nella parte della valle immediatamente precedente al castello di [[Issogne]] .
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Viene, in ultimo, acquistato da '''Vittorio Avondo''', nel '''1872''', e ceduto allo Stato nel 1907.
 
Viene, in ultimo, acquistato da '''Vittorio Avondo''', nel '''1872''', e ceduto allo Stato nel 1907.
 
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==Descrizione==
 
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La struttura ha una forma trapezoidale. Le torri sono quadrate ed aperte da finestre di gusto gotico-francese a croce, mentre il cortile è caratterizzato per l’elegante loggiato ad arco ribassato, di gusto rinascimentale italiano, e per le interessanti volte a costoloni gotiche, esemplificative della parte più antica della struttura.
 
La struttura ha una forma trapezoidale. Le torri sono quadrate ed aperte da finestre di gusto gotico-francese a croce, mentre il cortile è caratterizzato per l’elegante loggiato ad arco ribassato, di gusto rinascimentale italiano, e per le interessanti volte a costoloni gotiche, esemplificative della parte più antica della struttura.
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Particolarmente importate è l’affresco raffigurante ''l’Assunzione della Vergine'', con gli apostoli e la Maddalena che osservano l’Ascensione, nella parte bassa del dipinto.
 
Particolarmente importate è l’affresco raffigurante ''l’Assunzione della Vergine'', con gli apostoli e la Maddalena che osservano l’Ascensione, nella parte bassa del dipinto.
 
Gli affreschi sono in stile gotico-rinascimentale e, alcuni lavori, sono tributari dello stile piemontese di Defendente Ferrari.
 
Gli affreschi sono in stile gotico-rinascimentale e, alcuni lavori, sono tributari dello stile piemontese di Defendente Ferrari.
 
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==Riferimenti==
 
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Versione delle 10:43, 26 lug 2019

Indice

Castelli e Fortificazioni/Castello di Issogne

Castello

Storia

  • Uno dei monumenti più belli e pittoreschi della zona deve la sua fortuna al fatto di essere situato in un importantissimo nodo strategico, all’imbocco della Val d'Ayas protetta nel primo tratto dal Forte di Bard; nel secondo tratto dalla Rocca di Montjovet e da quella di Ussel nel Comune di Châtillon , nella parte della vallata immediatamente precedente al Castello di Issogne .

Le prime notizie archivistiche risalgono al 1151, quando il castello, di proprietà del vescovo di Aosta, veniva utilizzato da quest’ultimo come stazione di riposo lungo la via che portava a Torino.

Con buona probabilità, la prima torre medievale sorse, in situ, là dove esisteva una precedente fortificazione romana, quasi completamente distrutta in occasione delle invasioni barbariche.

Il grande sviluppo del complesso è, tuttavia, legato ad Ibleo di Challant che ne prese possesso nel 1399, sostituendo la piccola casaforte vescovile con un’elegante dimora cortese. All’epoca di Ibleo, gli Challant, famiglia dominante in Valle_d'Aosta, vivevano il proprio apogeo, e sono numerosi i programmi architettonici volti a segnare il territorio con costruzioni che dovevano magnificare il casato. I lavori ad Issogne, infatti, si dipanarono nello stesso momento in cui la schiatta fortificava il castello di Verrès e, ivi, costruiva una cappella sepolcrale che doveva rappresentare il pantheon della dinastia. In realtà, subito dopo la morte di Ibleo, gli Challant furono fortemente ridimensionati, ed il castello di Issogne, andò incontro ad una rapida rovina.

La struttura si riprese nel primo Cinquecento, grazie a Giorgio di Challant-Varey, fine umanista che trasformò il castello secondo il proprio gusto cortese ricercato.

La struttura militare originale, assolutamente superata dal punto di vista tecnologico, venne inglobata in una nuova struttura a base di logge e soluzioni architettoniche ispirate al rinascimento.

Il castello passò nel 1565 ai Madruzzo, per poi tornare agli Challant ed, infine, ai Passerin d’Entreves.

Viene, in ultimo, acquistato da Vittorio Avondo, nel 1872, e ceduto allo Stato nel 1907.

Pianta

Descrizione

La struttura ha una forma trapezoidale. Le torri sono quadrate ed aperte da finestre di gusto gotico-francese a croce, mentre il cortile è caratterizzato per l’elegante loggiato ad arco ribassato, di gusto rinascimentale italiano, e per le interessanti volte a costoloni gotiche, esemplificative della parte più antica della struttura.

Particolarmente ricca è la collezione pittorica, all’interno del castello, che è sopravvissuta ai secoli. Molte sale, infatti, conservano intatte le coperture a capriate lignee e cassettoni, decorate con motivi fitomorfi e cortesi. Gli affreschi Lungo le pareti, sopravvivono spesso, sia le cornici, le decorazioni geometriche, che le rappresentazioni figurative che spaziano dalle scene sacre, ai motivi cortesi e mondani, incluso un interessante ciclo che raffigura le arti e i mestieri, sotto le arcate dell’atrio d’ingresso e del portico.

Particolarmente importate è l’affresco raffigurante l’Assunzione della Vergine, con gli apostoli e la Maddalena che osservano l’Ascensione, nella parte bassa del dipinto. Gli affreschi sono in stile gotico-rinascimentale e, alcuni lavori, sono tributari dello stile piemontese di Defendente Ferrari.

Riferimenti

Visite

Servizio navetta dalla stazione di Verrès al castello, ogni 10 minuti

dal 1 ottobre al 31 marzo, ore 10.00-17.00

dal 1 aprile al 30 settembre, ore 9.00-19.00

Per informazioni, telefono: 0125 929 373