GUIDA Vicchio/Lapide a Giovanni l'Angelico e Benedetto
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(Nuova pagina: {{Lapide|img=Lapide_Giovanni_Angelico.jpg|testo= In umile casetta poi demolita<br> di questa strada<br> nacquero sulla fine del XIV secolo<br> i fratelli<br> GIOVANNI L'ANGELICO E BENE...) |
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| − | La lapide è affissa sulla facciata | + | La lapide è affissa sulla facciata principale del '''Palazzo del Podestà''', oggi sede del Municipio.<br> |
| − | Guido di Piero Tosini, insieme al fratello Benedetto entrò col nome di fra' Giovanni nel convento dei frati osservanti di San Domenico di Fiesole.<br> | + | '''Guido di Piero Tosini''', insieme al fratello '''Benedetto''' entrò col nome di '''fra' Giovanni''' nel convento dei frati osservanti di San Domenico di [[Fiesole]].<br> |
| − | In seguito si trasferì nel Convento di San Marco a Firenze, dove ancora oggi sono conservati molti dei suoi capolavori.<br> | + | In seguito si trasferì nel '''Convento di San Marco''' a [[Firenze]], dove ancora oggi sono conservati molti dei suoi capolavori.<br> |
| − | Morì a Roma nel 1455 ed è sepolto in Santa Maria sopra Minerva.<br> | + | Morì a [[Roma]] nel '''1455''' ed è sepolto in '''Santa Maria sopra Minerva'''.<br> |
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Versione attuale delle 10:06, 24 mar 2009
La lapide è affissa sulla facciata principale del Palazzo del Podestà, oggi sede del Municipio.
Guido di Piero Tosini, insieme al fratello Benedetto entrò col nome di fra' Giovanni nel convento dei frati osservanti di San Domenico di Fiesole.
In seguito si trasferì nel Convento di San Marco a Firenze, dove ancora oggi sono conservati molti dei suoi capolavori.
Morì a Roma nel 1455 ed è sepolto in Santa Maria sopra Minerva.
Fu detto Beato Angelico perché "angelica" (altissima, divina) fu considerata la sua arte.
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In umile casetta poi demolita
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