GUIDA Reggello
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Versione delle 21:32, 29 apr 2009
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 2012, 2009, 2008 |
Reggello è situato in Toscana in Provincia di Firenze. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Jacopo; Chiesa di San Michele a Caselli; Chiesa di Sant'Andrea (a Tosi). Da Vedere: Villa di Sammezzano (a Leccio); Villa Pitiana, già Grottanelli (a Donnini).
Confina con i comuni di: Incisa in Val d'Arno, Figline Valdarno, Pelago, Rignano sull'Arno, Castel San Niccolò, Pian di Sco e Montemignaio.
Indice |
Dove Mangiare
- Ristorante Archimede, Località Casalino, 69
- Ristorante Bellini, Via Dei Ciliegi, 22
- Ristorante Il Canniccio, Località Cetina, 68
- Ristorante Pizzeria Giusti, Via Prulli, 100
- Ristorante Stroncapane, Località Piani, 70/A
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via M.L. King, 5-7 (Cascia)
- Biblioteca dell'Abbazia di Vallombrosa, Abbazia di Vallombrosa (Vallombrosa)
Complessi Bandistici
- Associazione Filarmonica Giuseppe Verdi
Informazioni Utili
Lapidi Commemorative
- Lapide a Dante (Abbazia di Vallombrosa)
Bibliografia
- Montagna fiorentina. Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina, San Godenzo, Francesco Del Vecchio (2004)
- Reggello e Vallombrosa, Valdemaro Casini, Ed. Medicea (1998)
- L'Abbazia di Vallombrosa, Carlo A. Kovacevich, Ed. La Libreria dello Stato
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
REGGELLO. Capoluogo con Pret. civ. di 2a Cl. Borgo situato a piè dei monti sul Resco cascese. Consiste in una piazza fiancheggiata di abitazioni, presso la quale è la residenza del giusdicente, ed una chiesa già semplice oratorio, eretta in parrocchia nel 1780.
L'antica sua cura era la Pieve di Cascia situata alla distanza di oltre mezzo miglio. Nel sec. XV essa aveva i suoi canonici; fu poi prebenda dei vescovi fiesolani che vi tennero vicario, ceduta in ultimo ad un Pievano residente. Il Vescovo Folchi, ed in tempi più moderni il Pievano Tabarrini, abbellirono la chiesa e la canonica con dispendiosi restauri. Bella è la chiesa condotta a tre navate e fregiata di buone dipinture.
Grandiosa è la torre costruita di enormi bozze di macigno, e la sua distanza dalle sacre pareti ben ricorda che fu inespugnabile fortilizio fino al sec. XIII, quando il potente Guido dei Cacciaconti destinavala ad asilo dei fanatici paterini, che presso lui riparavano. (V. Atl. Tosc.).
