GUIDA Siracusa/Castello Maniace
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Nella parte ovest vi è il portale d'ingresso con un bell'arco ad ogiva, sormontato dallo stemma imperiale di Carlo V ('''secolo XVI''') raffigurante un'aquila bicefala (a due teste). Ai lati, poggiati su mensole, si trovavano due '''arieti bronzei''' (di scuola ellenistica), donati da Alfonso di Castiglia al generale Ventimiglia; uno di essi è oggi conservato al museo archeologico di [[Palermo]], l'altro è andato perduto o distrutto nel '''1848'''. | Nella parte ovest vi è il portale d'ingresso con un bell'arco ad ogiva, sormontato dallo stemma imperiale di Carlo V ('''secolo XVI''') raffigurante un'aquila bicefala (a due teste). Ai lati, poggiati su mensole, si trovavano due '''arieti bronzei''' (di scuola ellenistica), donati da Alfonso di Castiglia al generale Ventimiglia; uno di essi è oggi conservato al museo archeologico di [[Palermo]], l'altro è andato perduto o distrutto nel '''1848'''. | ||
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Immagine:Siracusa - Siracusa ingresso castello Maniace - cartolina antica da collezione del primo 900.jpg|Il portale d'ingresso del Castello Maniace (primo '900) | Immagine:Siracusa - Siracusa ingresso castello Maniace - cartolina antica da collezione del primo 900.jpg|Il portale d'ingresso del Castello Maniace (primo '900) | ||
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Versione delle 16:51, 25 mag 2009
Il Castello, detto Maniace, sorge sulla punta estrema di Ortigia, all’imboccatura del Porto Grande in un'importante posizione strategica nella secolare storia della città; domina da un lato il mare e dall'altro la città.
Venne ampliato fra il 1232 e 1240, da Federico II utilizzando anche maestranze locali e saraceni abili intagliatori.
Nella parte ovest vi è il portale d'ingresso con un bell'arco ad ogiva, sormontato dallo stemma imperiale di Carlo V (secolo XVI) raffigurante un'aquila bicefala (a due teste). Ai lati, poggiati su mensole, si trovavano due arieti bronzei (di scuola ellenistica), donati da Alfonso di Castiglia al generale Ventimiglia; uno di essi è oggi conservato al museo archeologico di Palermo, l'altro è andato perduto o distrutto nel 1848.






