GUIDA Mattie
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A Mattie, come in molte zone della media valle di Susa, si diffuse il culto valdese. Lo spirito pauperistico di questa teologia che all'inizio si proponeva come una semplice eresia, si saldava alle sensibilità di molti contadini vessati dal signoraggio feudale e schiacciato dal trend delle ''enclosures'' (dalla privatizzazione delle terre comuni, cioè). I valdesi, ovviamente, subirono diverse persecuzioni ed angherie ed, in seguito, la loro adesione al culto riformato-protestante, sicuramente non migliorò le cose. La Pace di Cavour fu solo una breve fugace parentesi di tranquillità. Con la revoca dell'editto di Nantes, le cose peggiorarono nettamente e furono quasi completamente coattivamente esiliati dai Savoia nel XVII secolo. | A Mattie, come in molte zone della media valle di Susa, si diffuse il culto valdese. Lo spirito pauperistico di questa teologia che all'inizio si proponeva come una semplice eresia, si saldava alle sensibilità di molti contadini vessati dal signoraggio feudale e schiacciato dal trend delle ''enclosures'' (dalla privatizzazione delle terre comuni, cioè). I valdesi, ovviamente, subirono diverse persecuzioni ed angherie ed, in seguito, la loro adesione al culto riformato-protestante, sicuramente non migliorò le cose. La Pace di Cavour fu solo una breve fugace parentesi di tranquillità. Con la revoca dell'editto di Nantes, le cose peggiorarono nettamente e furono quasi completamente coattivamente esiliati dai Savoia nel XVII secolo. | ||
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Versione delle 15:25, 26 dic 2010
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Mattie è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 16 settembre si festeggia il Patrono, Santi Cornelio e Cipriano. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano.
Confina con i comuni di: Meana di Susa, Susa, Roure e Bussoleno. E' a circa quarantotto chilometri da Torino.
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Storia
L'area dove sorge Mattie è stata abitata già dal Neolitico; sono stati difatti rinvenuti molti manufatti risalenti a quel periodo in località Tanze e tutto il fondo valle è ricco di incisioni rupestri.
In seguito non è da escludere che questi primi insediamenti siano stati sostituiti da altri realizzati dalle popolazioni preitaliche (Celti) che giunsero in Piemonte. Alcuni ritrovamenti funerari di età imperiale in località Menolzio testimoniano, senza alcun dubbio, la presenza romana. Quello stesso castrum è stato, probabilmente, abbandonato in epoca antica a causa di una inondazione o di altro disastro idrogeologico.
Risorgeva, in seguito, un insediamento nell'area ma in sito diverso rispetto a questi primigeni accampamenti. Alcuni ritengono che sia proprio Mattie la città di Amategis citata dal cronista merovingio Fredegario nel VII secolo. Col nome di ecclesia de Maticis il borgo è documentato in una donazione di Olderico Manfredi a favore dell'abbazia di San Giusto di Susa, che coincide, fra l'altro, con la fondazione di quest'ultima. Ulteriori tracce archivistiche risalgono al 1065 quando il vescovo di Torino pone Mattia sotto la giurisdizione della pieve di Santa Maria Maggiore di Susa, a sua volta dipendente dalla prevostura di San Lorenzo di Oulx.
A Mattie, come in molte zone della media valle di Susa, si diffuse il culto valdese. Lo spirito pauperistico di questa teologia che all'inizio si proponeva come una semplice eresia, si saldava alle sensibilità di molti contadini vessati dal signoraggio feudale e schiacciato dal trend delle enclosures (dalla privatizzazione delle terre comuni, cioè). I valdesi, ovviamente, subirono diverse persecuzioni ed angherie ed, in seguito, la loro adesione al culto riformato-protestante, sicuramente non migliorò le cose. La Pace di Cavour fu solo una breve fugace parentesi di tranquillità. Con la revoca dell'editto di Nantes, le cose peggiorarono nettamente e furono quasi completamente coattivamente esiliati dai Savoia nel XVII secolo.
Frazioni
- Aghetti
- Bruni
- Combe
- Gillo
- Giordani
- Grandi Tanze.
- Malenghi
- Menolzio
- Piccole Tanze
- Vallone
Aree Protette
- Parco Naturale Regionale Orsiera Rocciavrè
- istituito nell'anno 1980, tutela un'area che si estende sul massiccio montuoso che separa la Valle del Chisone dalla Valle di Susa e che chiude la testata della Val Sangone. Il parco prende il nome dalle due cime più significative del massiccio: l'Orsiera (2890 metri, il monte più alto) ed il Rocciavrè (2778 metri), che rappresenta un nodo orografico ed è l'unica vetta comune alle tre valli. I pascoli alpini sono il teatro delle spettacolari fioriture estive che raggiungono il massimo splendore tra giugno e luglio. Tra la numerosa fauna è possibile incontrare ungulati quali camosci, caprioli e cervi.
- Riferimenti: direzione Via San Rocco, 2 - frazione Foresto, Telefono: 0122-47064 Fax: 0122-48383 [1]
Da vedere
- Parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano
- Della primigenia struttura dell'XI secolo sopravvive solo il campanile. Il resto della fabbrica fu rimaneggiato fra XVII e XVIII secolo. La facciata a capanna è aperta da un semplice oculus e da un portale architravato di foggia classicheggiante. In corrispondenza del transetto si dipana il campanile, cuspidato, e aperto da esafore.
- Castello dei Farguili
- Fu costruito dai Farguili, nel XIII secolo, in località Menolzio. La nobile famiglia vantò dei diritti patrimoniali su parte del territorio di Mattie, grazie ad una cessione dell'Abbazia di San Giusto. Il castello venne venduto nel 1291 ai Bartolomei. A questi subentrarono i Bartali che diedero il via ad una serie di lavori nell'area: si trattava di un complesso di fortificazione del quale resta, oggi, una torre nota col nome di Torre della Giustizia.
- Presso il Colle dell'Orsiera, a ben 2595 metri, restano alcuni ruderi afferenti un'altra fortificazione. Si trattava di un'opera di ingegneria militare voluta da Ascanio Vittozzi, risalente al 1597.
Curiosità
- A Mattie è diffuso un simpatico passatempo: il Gioco del Ferro, antica giostra di origine medievale.
Complessi Bandistici
- Società Filarmonica Comunale, Via Roma, 4






