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Piombino è situato nella Toscana nella Provincia di Livorno. L'8 maggio si festeggia il Patrono, Santa Anastasia. Tra gli edifici religiosi: Chiesina di Cittadella; Chiesa della Misericordia; Chiesa di Sant'Antimo. Da Vedere: Ville delle Delizie o Baciocca, in Piazza Cittadella.
Confina con i comuni di: Suvereto, San Vincenzo, Campiglia Marittima e Follonica.
Indice |
Biblioteche
- Biblioteca Civica Falesiana - Sezione staccata di Riotorto, Via della Bottaccina, 13/D (Riotorto)
- Biblioteca Civica Falesiana, Via Cavour, 52
- Biblioteca dell'Associazione archeologica piombinese, Via XX Settembre, 15
- Biblioteca Romualdo Cardarelli e archivio comunale, Via Ferruccio, 4
Teatri
Cinema Teatro Metropolitan
Complessi Bandistici
- Banda musicale A. Galantara
Informazioni Utili
Bibliografia
- Cronistoria di Piombino e del suo principato, Vittorio Petroni, Ed. Cantagalli (2006)
- Storia di Piombino (rist. anast. Livorno, 1897), Licurgo Cappelletti, Ed. Atesa (1987)
- Guida alla val di Cornia. Comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto, Giuliano Valdés - Simonetta Bernini, Ed. Felici (2003)
- Populonia, la città e la necropoli, A. De Agostino, Ed. Istituto Poligrafico dello Stato
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
PIOMBINO. Capoluogo. Città con Deleg. di 3a Cl., Pret. civ. e crim. di 3a Cl., Min. Esatt. del Registro, Uffizio dogan., Azienda del Sale e del Tabacco, Distrib. post. di 1a Cl. e Ing. distrettuale di 3a Cl.
La sua origine sembra del sec. IX. Appartenne ai Pisani che la cederono agli Appiani; spenti i quali passò ai Ludovisi, indi ai Buoncompagni. Modernamente formò Principato ad Elisa Bonaparte; nel 1814 fu riunita con suo territorio al Granducato.
Una sola porta di terra introduce nella città, il di cui ricinto è assai piccolo, ma munito di grosse mura, di bastioni, di fortini, e guardato da una solidissima fortezza. A breve distanza dalla batteria detta S. Sebastiano è l'Ufizio doganale e l'antico palazzo Appiani, ridotto a Bagno di forzati, poi chiuso nel 1826. Presso la vicina Porta a Mare sono i lavatoi e cinque fonti di acqua potabile ivi condotta fino dal 1214. Al di sopra di queste è un vasto edifizio, già convento di Clarisse soppresso nel 1806, ora ampio spedale diretto dai PP. di s. Giovanni di Dio. Gli Uffizi di Posta e di Sanità corrispondono sulla vastissima Piazza d'Arme. Nell'altro lato erano due conventi di religiosi, soppresi anch'essi nel 1806, e ridotti ora ad altri usi. Nel punto più elevato di questa piazza è il R. Palazzo ed un altro vasto edifizio detto il Padiglione, già cittadella, ora quartiere dell'ufizialità. L'Arcipretura di s. Antimo, costruita nel 1319 conserva due sarcofagi della famiglia Appiani.
I fabbricati della città sono assai comodi e di buono aspetto; le principali vie ampie abbastanza e ben selciate. Sulla via media principale è il Pretorio con torre del pubblico orologio; sulla via, già Napoleone, ora Campo dei Fiori, è la Casa del Comune. (V. Atl. Tosc.).






