GUIDA  Gorizia/Parco della Rimembranza

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In centro città si trova questo giardino pubblico, con al centro una fontana e un cumulo di macerie lasciate apposta così per volere dei Goriziani, in ricordo del tempietto-edicola costruito su progetto dell'architetto E. Del Debbio nel 1929, ma distrutto il 12 agosto 1944 da "vile mano straniera".

Si trovano sparse nel giardino medesimo diversi monumenti ai caduti e lapidi commemorative, da cui il nome <<Parco della Rimembranza>>.


Gorizia - Lapide ai Volontari caduti - sotto le macerie.jpg

Questo monumento eretto dall'amore

deo Goriziani ai fratelli volontari caduti

nella Prima Guerra di loro liberazione

è stato distrutto da mano incivile

armata dall'odio dei nemici d'Italia

Benedetto l'8.8.1929

Distrutto il 12.8.1944


Gorizia - Lapide ai Carabinieri.jpg

Ai caduti

dell'Arma dei

Carabinieri

NEI

SECOLI

FEDELE


Gorizia - Lapide alla gloria dei Lupi.jpg

1916 - 1918

Sul Sabotino eretto per eternare

la gloria dei LUPI

1945

Profanato da vandalica furia

pavida di un ricordo

1955

dai LUPI della risorta Italia

qui ricostruito

per memoria, monito e promessa


Gorizia - Lapide ai 665 deportati.jpg

A guerra finita

665

furono i fratelli inermi

deportati in Jugoslavia

nel 40° anniversario della scomparsa

Gorizia ricorda

3 maggio 1945 - - - 3 maggio 1985


Gorizia - Lapide ai marinai isontini.jpg

Ai marinai

isontini

caduti per la

patria

IN ARDUIS INTREPIDA


Gorizia - Lapide ai caduti di Polizia di stato.jpg

"Volti silenziosi"

In memoria dei caduti

della Polizia di Stato

al servizio della collettività

Gorizia 22.09.2000


Gorizia - Monumento al b.t.g. Logistico.jpg

A ricordo del B.t.g. logistico Gorizia

1975 - 1997

A.N.A.J. Gorizia


Gorizia - Busto ne lapide a F.Scodnik.jpg

Francesco Scodnik

Primo

Volontario

Isontino

per l'unità d'Italia

nel 1848


Gorizia - Monumento ai caduti della Div. Julia - "Stelutis alpinis" canzone alpina.jpg

Se tu vens lassù tas cretis

là che lor mi an soterat

al è un splaz plen di stelutis

dal mio sanc le stat bagnat.

Pensarà par me che stele

che il gno sanc al a nudrit

par che lusi simpri biele

su l'Italie a l'infinit.

(dalla canzone "Stelutis alpinis"

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