GUIDA  Pavone Canavese/Castello di Pavone

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Il castello, con la sua inconfondibile sagoma, connota il paese; è il simbolo di Pavone.

Storia

Le prime notizie archivistiche sul castello risalgono al 1044. Si trattava di una fortificazione di proprietà dei vescovi di Ivrea.

Quello attuale, tuttavia, è legato alla completa ricostruzione avviata dagli stessi vescovi intorno al Duecento. Il grande muro di cinta del castello segna questa antica origine quando era un ricetto.

Nel Cinquecento il castello venne rinnovato per opera del vescovo eporediese Bonifacio Ferrero.

In seguito, il castello cadeva in rovina e veniva, infine, demanializzato dallo Stato. Intorno al 1870, il nuovo proprietario, Alfredo D’Andrade, iniziò un restauro in chiave neomedievale.

Nuovamente abbandonato, il castello è stato recentemente restaurato ed adibito a relais.

Descrizione

Il castello è in pietra e laterizio. Un lato è occupato dal ricetto, articolato in un grande muro di cinta in pietra dotato di bertesca.

L’altro lato è costituito dal maschio vero e proprio, adagiato al palazzo baronale. I ballatoi sono dotati di battifredi e sono decorati con cornici in mattone a dente di squalo, con grossi merli a cosa di rondine e comignoli.

Il cassero è decorato da profondi beccatelli ed è coperto da un tetto spiovente, mentre il maschio termina con uno spalto con merli.

Le mura sono aperte da finestre centinate, bifore e finestre guelfe.