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Foto Ivrea: 2012, 2009, 2008 |
Ivrea (altitudine:253 metri s.l.m.) è situata nel Piemonte in Provincia di Torino. Il 7 luglio si festeggia il Patrono San Savino:Martire vissuto nella metà del V secolo d.C. ,vittima di una persecuzione,sarebbe stato liberato da un Angelo che lo esortò ad incamminarsi verso le "Gallie" (unitamente al fratello Cipriano,anche Lui Santo). I persecutori si misero al suo inseguimento e lo raggiunsero presso "Antigny" (situato nel dipartimento della "Vandea" nella Regione della Loira in Francia ) dove lo uccisero.Il co-patrono è San Besso .
- Tra gli edifici religiosi: Duomo; Chiesa di San Gaudenzio; Chiesa di San Nicola. Da Vedere: Castello di Ivrea.
Confina con i comuni di: Strambino, Chiaverano, Montalto Dora, Pavone Canavese, Salerano Canavese, Vestignè, Romano Canavese, Banchette, Bollengo, Fiorano Canavese, Albiano d'Ivrea, Cascinette d'Ivrea e Burolo.
Ritratto della Città
Ridente cittadina industriale e commerciale,luogo di transito per l’accesso alla Valle d'Aosta e Capoluogo del Canavese ( regione storico-geografica del Piemonte estesa tra la Serra di Ivrea,il Po,la Stura di Lanzo e le Alpi Graie,ossia il territorio compreso tra Torino e la Valle d'Aosta e,ad est,con la Provincia di Biella e la Provincia di Vercelli ) sorge su bassi rilievi rocciosi ed è circondata dalle colline dell’anfiteatro morenico .Fortemente influenzata dalla presenza delle passate attività industriali dell’Olivetti (edifici per la produzione,di servizio e residenziali) hanno lasciato alla città l’eredità di un rinnovamento sociale dal volto umano. La città ha avviato inoltre un processo di promozione turistica attraverso la valorizzazione tanto del proprio passato industriale quanto delle notevoli ricchezze ambientali e paesaggistiche che caratterizzano l’intero circondario.Grazie anche all'importanza storica la zona offre una notevole quantità di interessi,sia dal punto di vista culturale che turistico.La città è suddivisa fra ventisei quartieri e rioni ( Vedi Lista Piazze, Lista Strade e Cantoni ).
Frazioni
- Site,rispetto al Capoluogo:
- - ad est,a circa cinque chilometri:Canton Stimozzo;
- - ad est,a circa cinque chilometri:Gillio;
- - ad est,a circa cinque chilometri:Meina;
- - ad est,a circa sei chilometri:Parise;
- - a sud est,a circa cinque chilometri:La Rossa;
- - a sud,senza soluzione di continuità:San Bernardo d'Ivrea;
- - a sud,a circa tre chilometri:Regione Campasso;
- - a sud,a circa quattro chilometri:Moretti;
- - a sud,a circa cinque chilometri:Torre Balfredo.
Caratteristiche del Territorio
Il territorio Comunale,posto all’imboccatura della Valle d'Aosta ed ai piedi delle Prealpi,si colloca sullo sfondo del magnifico scenario delle Alpi in un'area formata da un grande ghiacciaio del "Pleistocene",il quale trasportò nel tempo numerosi detriti che andarono a formare una serie di rilievi morenici,tra cui La Serra (lunga 25 chilometri e frammentata da conche e valli,in cui si nascondono numerosi laghi),che separa l’area del Canavese dall’area del Biellese. Il centro storico della Città si inerpica su di una collina mentre la parte moderna si estende in piano occupando le due sponde del fiume "Dora Baltea" ed i territori circostanti.
Da Vedere
- L'anfiteatro Romano:
- E'l’edificio più conservato e rappresentativo dell’antica Eporedia e fu edificato tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. sul lato meridionale della via per Vercelli .In parte costruito su terrapieno,contenuto a sud da un possente muraglione rettilineo (presumibilmente resto di un recinto che circonda l’intera struttura) e rafforzato da concamerazioni semicircolari;in parte su muri radiali.Al centro dell’arena vi era un vano collegato,tramite scale e corridoi,ai locali di servizio sottostanti ove si trovava il percorso sotterraneo per il movimento di belve,gladiatori e macchinari.All’estremità dell’asse maggiore si aprono due ingressi monumentali,chiusi da porte simili a quelle di una città.Il monumento è da considerarsi tra i maggiori del tempo per la sua capienza stimata in almeno 5000 posti.
- Torre Santo Stefano :
- È ciò che resta del campanile dell'omonima Abbazia benedettina (dell’XI secolo) distrutta parzialmente durante il dominio francese (nel 1558 per ordine del Maresciallo Brissac) e successivamente,nel 1757,per mano del Conte Perrone di San Martino al fine di ampliare il proprio palazzo.Il risultato fu la distruzione completa del complesso,eccezion fatta per la torre campanaria (di architettura romanica) che ancora oggi si trova nei giardini pubblici della città.
Numeri Utili
Pasticcerie e Gelaterie
Personalità Illustri
La città vanta molti cittadini (nativi od adottivi) che hanno dato lustro nei vari campi dello scibile umano ed,in particolare,nei settori:
Castelli e Forticazioni
- Il Castello:
- Emblema della città,sito nell’omonima Piazza vicino alla Cattedrale ed al Palazzo Vescovile,fu fatto edificare nell’anno 1357 da Amedeo VI di Savoia quale simbolo del dominio Sabaudo sulla città e l’intera area Canavesana.Realizzato interamente in mattoni, a pianta trapezoidale con quattro torri circolari poste ai suoi vertici (una delle quali,utilizzata quale deposito munizioni esplose in parte a causa di un fulmine,che la centrò nell’anno 1676) fu utilizzato come carcere ed attualmente è saltuariamente sede di mostre e manifestazioni.
Opere Ingegneristiche
- Il Naviglio:
- Realizzato nell’anno 1468,per volere di Jolanda di Savoia,è un canale artificiale irriguo che trae origine dal fiume Dora Baltea ad Ivrea ,costeggia la morena e si avvia verso la forra di Mazzè (gola che chiude l'anfiteatro morenico di Ivrea) .Successivamente porta acqua alle risaie del Vercellese ed incrociato il Canale Depretis termina la sua funzione nel fiume Sesia a Vercelli . In origine era navigabile e consentiva il collegamento tra Ivrea e Vercelli . Oggi la sua principale funzione è quella di fornire acqua alla risicoltura e nei pressi della ex Strada Statale 143 ,sul canale, è attiva una centrale idroelettrica.
Infrastrutture del Territorio
- Lo stabilimento industriale Olivetti :
- Il primo nucleo dello stabilimento Olivetti,risalente all’anno 1896,è familiarmente conosciuto dagli Eporediesi come "la fabbrica in mattoni rossi" in quanto caratterizzato da strutture portanti in cemento armato e tamponamenti in mattoni. In questo primo complesso,corrispondente alla concezione e agli standard degli edifici industriali dell’epoca,vi si svolgevano tutte le attività di produzione che si estesero progressivamente dalle macchine per scrivere ad altri prodotti per ufficio,alle macchine utensili ed alle relative attività accessorie.Nell’arco di circa sessant’anni,tra il 1896 e il 1958,gli stabilimenti subirono successivi ampliamenti estendendosi lungo l’attuale via Jervis fino alla completa saturazione dell’area disponibile.L’ampliamento più significativo,verificatosi nel periodo 1939-1940,si ebbe con la costruzione di una nuova struttura(lunga 130 metri)rivestita da una parete vetrata,atta a coprire interamente la facciata dell’edificio e che richiamò,per la sua soluzione tecnologica,le architetture delle avanguardie internazionali degli anni millenovecentotrenta.Da quel momento le Officine Olivetti si collocarono tra gli esempi più rilevanti dell’architettura industriale in Europa,suscitando interessanti commenti e prese di posizione nel dibattito dell’architettura italiana ed europea.Oggi le officine sono in gran parte trasformate in ambienti d’ ufficio (senza aver inciso però sull’architettura originale degli stabilimenti) ed ospitano svariate attività:una società di telefonia mobile,la sede decentrata dell’Università degli Studi di Torino ed un’area viene utilizzata come grande spazio per mostre,concerti e altri spettacoli.
Complessi Bandistici
- Banda Musicale Città di Ivrea, Viale della Libertà, 14
- Fanfara Alpina
Circoli sportivi
- Circolo Subacqueo Futura Ivrea [1]
Informazioni Utili
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Vedi Anche: Lista Foto Ivrea