GUIDA  Ivrea/Storia

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Storia su Ivrea

Storia Della Città

  • Nel V secolo a.C. i Salassi,popolazione di origine Celtica stabilitasi nel Canavese,fondarono il villaggio fortificato con il toponimo Eporedia che pare derivare dalla divinità celtica Epona. La città ricoprì da sempre una posizione strategica,in qualità di ultimo avamposto ai piedi delle Alpi,e nell'anno 100 a.C. fu costituita la colonia romana di Augusta Eporedia,da parte del Senato romano. Tra il VI ed il VII secolo divenne sede di un "Ducato Longobardo" e nell’anno 1002 divenne Capitale del Regno d’Italia,sotto il Re Arduino.Nell’anno 1356 passò sotto il dominio di Casa Savoia ed in particolare del Conte Verde. Tra il XVI e il XVIII secolo la città seguì le sorti dell’Italia Settentrionale, sotto la dominazione Spagnola e Francese. La città di inizio 1800,con l'ingresso del vittorioso Napoleone Bonaparte e delle sue truppe,vide l’abbattimento delle fortificazioni e la definizione di alcune zone urbane:il centro religioso,il centro civico,i luoghi delle attività artigianali e commerciali ed infine le aree residenziali.Nell'anno 1814 Ivrea torna sotto Casa Savoia con Vittorio Emanuele I, Re di Sardegna.Nel 1900 la città assume un ruolo industriale e specialmente dopo il secondo dopoguerra lo sviluppo socio economica fu legato in ampia misura alla crescita ed alla politica sociale del gruppo Olivetti, avente in Ivrea il suo centro amministrativo ed importanti insediamenti industriali. Verso la fine del secolo ,a causa della crisi che ha investito tutto il territorio nazionale,Ivrea ha vissuto una sofferta riconversione della sua struttura economica ed occupazionale, che ha visto una crescita della piccola e media industria e l'aumento delle attività terziarie pur se di notevole contenuto tecnologico.
  • Curiosità:
- Tra il VI ed il VII secolo,sotto il dominio dei Longobardi,la città è sede dell'omonimo Ducato ed Alessandro Manzoni ,nella sua famosa tragedia dell’ Adelchi menziona il Duca Guntigi d'Ivrea - scelto da Re Desiderio come difensore del Ducato di Pavia:
<< Pertanto,Adelchi consiglia al padre di rifugiarsi a Pavia,affidandolo al Duca d’Ivrea Guntigi,e si dirige a Verona,dopo aver inviato i Duchi più fidati a mischiarsi ai Longobardi e a cercare di distinguere i traditori da coloro che si sono arresi perché colti alla sprovvista:a questi ultimi bisognerà comunicare che «una via rimane/ di morir senza infamia» (versi 376-377) >> ;
- Il poeta Italiano Giosuè Carducci nella Poesia Piemonte,scritta a Ceresole Reale il 27 luglio 1890,menziona la città di Ivrea in toni lusinghieri e nello stesso tempo tristi per il periodo storico. ( Vedi --> Poesia di Giosuè Carducci ).

Storia della Comunità Ebraica

  • La comunità ebraica di Ivrea ,presente sul territorio sin dal XV secolo,occupava l’area a ridosso del Castello (attuale Via Quattro Martiri).Nell’anno 1848 raggiunse la massima espansione numerica contribuendo alla sviluppo industriale della città ed in particolar modo con la fondazione dell'industria Olivetti.Nell’anno 1870 edificarono una nuova Sinagoga ed aprirono un nuovo cimitero in Via Mulini.Nel corso del millenovecento subì un forte calo demografico,pur mantenendo una piccola presenza in città.
  • Curiosità:Nell'anno 1801 una banda di briganti attaccò il ghetto ma la popolazione lo difese grazie allo stratagemma di un contrattacco simulato dallo scalpitare fragoroso di cavalli,un evento che per anni continuò ad essere celebrato tra le mura del ghetto.

Marca d'Ivrea

Fu costituita nell'anno 888 (periodo Carolingio ) da Guidone da Spoleto ,a seguito della divisione in due parti dell’ Italia Settentrionale ( in Regno di Borgogna e Regno Italico ) e ,sita nell’area occidentale della regione subalpina,comprendeva le Contee di : Acqui Terme , Alba , Asti , Torino , Vercelli , Pombia ed Ivrea (nel loro complesso corrispondenti al territorio,grosso modo,all'attuale Piemonte più alcuni aree della Lombardia e della Liguria ) .Questa situazione durò sino all’anno 926 quando venne suddivisa in tre parti.