GUIDA  Ivrea/Umanistico

Da Wiki.

Personalità Illustri nel Campo Umanistico

Gino Pistoni - Ritratto
  • Lucia Guelpa :
Nacque ad Ivrea nell’anno 1908 ed ivi morì nell’anno 2003.Conseguì gli studi presso la "Castiglia" e nell’anno 1960 seguì un corso per Bibliotecari a Milano che gli consenti l’impiego presso la Biblioteca "Olivetti" in Ivrea .Alla sua morte lasciò tutti i suoi beni alla Città e consistenti in: circa quindici miliardi di lire in liquidi,titoli,beni immobili (l’appartamento in cui è vissuta),quadri e schizzi,mobili;ha lasciato inoltre fotografie ed un notevole patrimonio artistico.
Curiosità :
Con lo scopo di tutelare e far conoscere,nel suo valore artistico,l'eredità della signora Lucia Guelpa è stata costituita una zona museale nell’ambito del Musei "Garda".
  • Gino Pistoni
Nacque ad Ivrea il 25 febbraio 1924 e morì a Gressoney-la-Trinité il 25 luglio 1944.Frequentò la scuola elementare ad Ivrea e successivamente fu iscritto al Collegio dei Salesiani in Cuorgnè dove frequentò le prime tre classi del Ginnasio.Dal 1937 al 1942 continuò e terminò gli studi al Collegio "San Giuseppe" di Torino dove fu aiutato a crescere come cristiano e cittadino,negli anni difficili della sua adolescenza e dell’affermazione dello stato totalitario.Nell’autunno dell’anno 1942 entrò a far parte dell’Azione Cattolica con un incarico tecnico presso il Centro Diocesano,a stretto contatto con i Dirigenti e l’Assistente Diocesano.Giovane pieno di vita,dotato di un fisico atletico,praticò con successo il calcio,il basket,lo sci e l’alpinismo.Nell’anno 1944 ricevette la "cartolina precetto" per entrare nell’Esercito della Repubblica di Salò e fu destinato ad una caserma della città come contabile.All’inizio dell’estate fu tra gli organizzatori di un assalto partigiano ed il 25 luglio 1944 offrì la sua vita sulle montagne di Gressoney-la-Trinité durante un’operazione che mirava a liberare una parte della Valle d’Aosta:
Disceso da un riparo con alcuni compagni,per soccorrere nemici feriti,fu sorpreso dall’arrivo di una colonna di nazifascisti che prese a colpire le postazioni partigiane con i mortai e l’artiglieria pesante,costringendo il suo gruppo al ripiegamento.Una scheggia di proiettile di mortaio lo raggiunse e gli recise l’arteria femorale.Mentre i suoi compagni si mettevano in salvo,ritirandosi più in alto,Gino morì dissanguato.
Per aver preso seriamente qualsiasi tipo di impegno ed aver reso testimonianza in tutti gli ambienti che frequentava è in corso il processo di canonizzazione da parte della locale Diocesi .