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Trieste è situata nel Friuli-Venezia Giulia di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 3 novembre si festeggia il Patrono, San Giusto. Tra gli edifici religiosi: Santuario Nazionale a Maria Madre e Regina :: Missionari della Fede; Chiesa di San Cipriano, in via delle Monache; Chiesa di San Nicolò dei Greci, lungo la riva Tre Novembre. Da Vedere: Osservatorio Astronomico di Trieste; Castello di Miramare, con vasto parco; Castello di San Giusto, in piazza della Cattedrale.
Confina con i comuni di: Duino-Aurisina, Sgonico, Muggia, San Dorligo della Valle e Monrupino.
Indice |
Storia
Centro antropizzato già in epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti archeologici effettuati nelle grotte del Carso. Durante l'età del bronzo e del ferro, vennero costruiti, in cima alle colline, i castellieri (villaggi fortificati) le cui rovine si possono ancora vedere, Trieste fu abitata, prima, dai Veneti - difatti il toponimo Tergeste è venetico (deriva da TERG = 'Mercato' e da ESTE = 'Luogo', entrambi derivanti dall'antico dialetto venetico) - poi, dagli Istri e dai Galli Carni.
A seguito della guerra istriana del 178-177 a.C., Roma riusci a sottomettere la città e tutta l'Istria. In epoca traianea ebbe un notevole sviluppo; difatti sembra sia raffigurata sulla Colonna Traiana. Del periodo permangono interessanti ed eloquenti restimonianze come i resti della basilica e del tempio dedicato alla triade capitolina, sul colle di San Giusto, e quelli del teatro.
Dopo la caduta dell'Impero la città fu, per un breve periodo (752-774), sotto il controllo dei Goti e dei Longobardi. Poi divenne bizantina. I greci istituirono una colonia militare che presidò la città anche dopo il suo passaggio ai Franchi (788). Nel 988 l'Imperatore Lotario II riconobbe l'autorità del vescovo-principe che resistè fino alla istituzione del libero comune, quando il vescovo Giovanni cedette per denaro i diritti politici al podestà Mauro (1236).
La città era stretta tra i patriarcato di Aquileia e la repubblica di Venezia; a quest'ultima i mercanti pagavano il tributo della fidelitas. Le istituzioni comunali resistettero vittoriosamente al tentativo di Marco Ranfo di istituire una signoria; nel 1315 furono redatti gli statuti comunali.
La pressione di Venezia si era, intanto, fatta insostenibile. Trieste cerca di preservasi dandosi all'Austria. Dopo l'istituzione di una Signoria per mano di Ugo di Duino, vassalo degli austriaci, la città venne sconfitta dalla Serenissima e poi distrutta e sottomessa dall'Imperatore Federico III(1469).
Durante la guerra di Cambrai fu, nuovamente, occupata dai veneziani per poi tornare all'Impero. Nel 1719 Carlo VI dichiara Trieste e Fiume porti franchi.
Sotto il governo illuminato di Maria Teresa l'importanza della città e del porto crebbero notevolmente. Trieste era una delle massime città commerciali dell'Impero asburgico e porto principale di Vienna. Sotto l'egida teresiana si sviluppa una moderna borghesia capitalistica e finanziaria. Il periodo napoleonico è gravido di turbolenze: la città, occupata dai francesi, divenne parte delle Province Illiriche. Col congresso di Vienna la città ritorna all'Austria e riprende la solida crescita economica (Lloyd, Arsenale, Assicurazioni Generali). Si diffondono gli ideali romantici e patriottici e si moltiplicano le attività politiche volte all'indipendenza.
Dopo un burrascoso 1848, gli autonomisti (Francesco Hermet ed Attlio Hortis) riescono a conquistare il comune nel 1861; ma poco dopo ritornano gli austriaci. L'irredentismo diviene una causa politica molto sentita sia dalle popolazioni delle terre irridente che dalla nuova opinione pubblica italiana. Nella seconda metà dell'ottocento ci sono molti scontri violenti di piazza e diversi consigli comunali vengono sciolti. Molte le tensioni anche con l'autonomismo sloveno.
Con la caduta dell'Austria-Ungheria, nel 1918, la città torna all'Italia, anche se subisce un arresto economico in quanto erano venute a mancare le condizioni che le avevano concesso il grande sviluppo industriale dell'ottocento. Il fascismo stronca il movimento comunista e l'autonomismo sloveno e ad adibisce la risiera di San Sabba a campo di concentramento.
Con la Repubblica e il trattato di Osimo (che cede definitivamente l'Istria alla Yugoslavia), Trieste vede limitato il proprio ruolo a capoluogo di provincia e città di frontiera, dove affluiscono i profughi istriani. Il dopoguerra è caratterizzato da molte tensioni politiche ed etniche. L'elevazione di Trieste a Capoluogo di Regione ha comportato una notevole crescita del settore pubblico, del terziario e dei servizi.
Musei
- Giardino del Capitano - Piazza della Cattedrale 15
Nel Giardino del Capitano si possono vedere le antiche mura di cinta della città (databili dal 1450 al 1550) in buon stato di conservazione, ed altri reperti, ad iniziare dal 1300, provenienti da antichi edifici che vennero demoliti nel tempo. Il Giardino era destinato al Capitano cesareo, che comandava la città per conto dell'Imperatore d'Austria, la sua abitazione era situata nel vicino Castello di San Giusto.
- Museo del Castello di San Giusto - Piazza della Cattedrale 3
All’interno del Castello (costruito tra il 1470 e il 1630), in quella parte destinata ad abitazione, detta Casa del Capitano, è collocato il Museo del Castello, nel quale è conservata una raccolta di armi. Negli ambienti del Bastione Lalio trova posto il Nuovo Lapidario Tergestino (inaugurato nel 2001) costituito da resti di epoca romana.
- Museo di Storia ed Arte e Orto Lapidario - Piazza della Cattedrale 1
Nel Civico Museo di Storia ed Arte, che confina con il Giardino del Capitano, è conservato il materiale antico della storia della città, da reperti archeologici della preistoria alla collezione greca, egizia e romana. Nell'Orto Lapidario sono conservati resti dell’epoca romana ed il Cenotafio di Winckelmann.
- Museo Civico di Storia Naturale - piazza A. Hortis, 4
Fra i vari reperti contenuti si possono vedere alcuni resti di dinosauri ritrovati nei pressi di Trieste, ed il cranio dell'Uomo di Mompaderno.
- Museo sveviano - piazza A. Hortis, 4
Si trovano i libri personali, le edizioni originali delle opere riguardanti lo scrittore triestino.
- Museo d’arte orientale - via San Sebastiano 1 (Palazzetto Leo)
Sono esposte collezioni d'arte orientale provenienti soprattutto dalla Cina e dal Giappone.
- Civico Aquario Marino - Riva Nazario Sauro, 1
È sito nell'edificio della ex-Pescheria ora Salone degli Incanti (luogo di esposizione e mostre temporanee). Sono ospitate prevalentemente specie marine dell'Adriatico, rettili, anfibi e da alcuni pinguini provenienti dal Sud Africa.
- Museo del Mare - Via Campo Marzio 5
Contiene una documentazione circa la nascita e lo sviluppo della navigazione a Trieste e la storia della navigazione. Sono esposti modelli di imbarcazione antichi ed altro materiale riguardante Josef Ressel (1793 - 1857), inventore dell'elica, e Guglielmo Marconi, sono esposte parti dell'equipaggiamento della nave "Elettra".
- Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan - Via XXIV Maggio,4 (piazza Oberdan)
Conserva documentazioni riguardanti la storia locale dal 1848 al 1915. A fianco del museo si trova la cella, di Guglielmo Oberdan (impiccato per aver attentato alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe) ed il Sacrario a lui stesso dedicato.
- Galleria Nazionale d'Arte Antica - piazza della Libertà, 7 (Palazzo Economo -sede della Soprintendenza)
Sono esposti 85 dipinti di scuola veneta, lombarda, ligure, emiliana, fiorentina, romana e napoletana, databili tra la fine del Quattrocento e l'Ottocento.
- Museo della Comunita' Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner" - Via del Monte 5/7
Contiene oggetti provenienti dalle tre Sinagoghe triestine, esistenti a Trieste fino all'apertura del Tempio Maggiore e oggetti e documenti che testimoniano la vita delle famiglie della comunità ebraica.
- Museo della Farmacia Picciola - via Antonio Caccia, 3
Sono esposti oggetti, libri e documenti riguardanti la farmaceutica dal 1799 ad oggi.
- Museo della Fondazione Giovanni Scaramangà di Altomonte - Via Filzi, 1
Contiene la collezione di documenti e vari oggetti antichi legati alla storia di Trieste, iniziata da Giovanni Scaramangà (1872-1960).
- Museo di storia patria - via Imbriani 5
Sono esposti documenti, stampe, cimeli e dipinti riguardanti la storia ed il folclore di Trieste.
- Museo Joyce - piazza Hortis, 4
Contiene materiale il periodo trascorso da Joyce a Trieste.
- Museo Petrarchesco Piccolomineo - Piazza Hortis 4
E’ conservata la collezione riguardante Francesco Petrarca (1304-1374) ed Enea Silvio Piccolomini (1405-1464), lasciata in eredità da Domenico Rossetti(1774-1842).
- Museo Revoltella e Galleria d'Arte Moderna - via Diaz, 27
Venne fondato nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella (1795-1869), una delle figure più rappresentative della società triestina dell'Ottocento. Il museo, circa 4000 mq di esposizione, si trova nel palazzo che fu del Revoltella, sono esposti, oltre che tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che l'abitazione conteneva, anche altre opere acquisite successivamente.
- Museo Sartorio - Largo Papa Giovanni XXIII, 1
E' sito nella settecentesca villa che fu della famiglia Sartorio. E' conservato l'arredamento originale, al primo piano, mentre al secondo piano è esposta la collezione di disegni del Tiepolo, la collezione Rusconi-Opuich e quella Stavropulos.
- Museo Teatrale di Fondazione Carlo Schmidl - via Rossini, 4
E' conservato tutto quello che riguarda il mondo della musica e dello spettacolo a Trieste dal Settecento ai giorni nostri, costumi teatrali , strumenti musicali e la varia documentazione è visibile sia nella Biblioteca che nella Mediateca.
- Museo Morpurgo - Via Imbriani, 5
Voluto da Mario Morpurgo de Nilma, appassionato collezionista è un esempio di casa borghese del secondo Ottocento, con gli arredi originari.
- Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa - Piazza Vittorio Veneto, 1 (Palazzo delle Poste Italiane)
Sono esposti reperti, modulistica e documenti inerenti al servizio postale, dai tempi dell’Austria ad oggi, attrezzature telegrafiche, carte d'epoca.
- Museo Ferroviario Trieste - via Giulio Cesare, 1 (Stazione ferroviaria di Campo Marzio)
Sono esposti documenti, fotografie, modellini, materiale ferroviario e tramviario in particolare riguardanti il comprensorio Trieste.
- Museo Etnografico di Servola - Via del Pane Bianco, 52
Sono esposti documenti e oggetti legati alla storia del rione di Servola, con la ricostruzione della tipica casa della fine del Settecento. L'attività principale dell'allora Villaggio di Servola era la produzione di pane che veniva poi venduto nella città di Trieste.
- Museo di Guerra per la Pace Diego de Henriquez - via delle Milizie, 16
Nel Museo sono esposti mezzi pesanti, armi, cimeli e vari oggetti provenienti dalla collezione di Diego de Henriquez (1909-1974). il Museo possiede una biblioteca comprendente un archivio militare.
- Museo della Risiera di San Sabba - via Giovanni Palatucci, 5
Dal 1975 il museo si trova all'interno della Risiera di San Sabba sorto nel 1913 quale stabilimento per la pilatura del riso, divenuto nel 1943 campo di prigionia dall'esercito tedesco con annesso forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica.
- Science Centre Immaginario Scientifico - Riva Massimiliano e Carlotta, 15
E' un museo interattivo e multimediale dedicato alla divulgazione scientifica.
- Orto botanico - via Marchesetti, 2
Aperto nel 1827 ad uso di coltivazione di piante medicinali a scopo farmaceutico col passare degli anni si è arrichito di diverse sezioni a salvaguardia delle varie specie.
- Giardino botanico Carsiana - località Sgonico (sul Carso triestino)
E' un museo all'aperto, il giardino raccoglie diverse specie di piante dell'ambiente del Carso.
Dove Mangiare
- Ristorante Al Granzo, Piazza Venezia, 7
- Antica Trattoria Suban, Via Comici, 2
- Ristorante Strabacco, via della Madonnina 5
Teatri
Teatro Cristallo, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia - Politeama Rossetti e Teatro dei Fabbri
Complessi Bandistici
- Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Città Trieste, nata nel 1919
- Banda Musicale Arcobaleno
- Associazione Musicale Folcloristica Triestina Vecia Trieste






