GUIDA Enna/Borgo Cascino
Il Borgo dista circa 12 km da Enna edificato nel periodo fascista (XVIII anno del ventennio) nell'ambito del programma di ripopolamento e riforma agraria del latifondo siciliano attuato dal governo dell'epoca, qui il ripopolamento avvenne a danno del latifondo cerealicolo su superfici parzialmente insalubri.
In contrasto alle sparute abitazioni rurali sparse nella campagna spicca il piccolo borgo collinare, costruito con l'intenzione di farne il centro civico di un futuro paese, simile ad altre fondazioni siciliane di quel periodo (Borgo Bonsignore, Borgo Giuliano, Borgo Lupo, Borgo Vicarietto, Pergusa, etc..).
Il Borgo nella tipica architettura fascista delle nuove fondazioni con linee semplici ed austere che fanno capo ad una tradizione classica romano imperiale riveduta e corretta ai fini della propaganda, ma anche della funzionalità delle inurbazioni (rapido spostamento di persone dalla campagna alle città) volute dal regime, difatto un derivato di falsa efficenza circondato da alberi in mezzo al nulla, corredato di una piazza centrale a pianta rettangolare con portici, Chiesa, scuola rurale, posta e torre civica.
Oggi il Borgo ha perso alcune delle finalità originarie, vi sopravvive l'ufficio postale che serve l'ampia zona rurale e le poche famiglie che ancora abitano il complesso originario, il posto è suggestivo nel suo latente stato di sonnolente mezzo abbandono, vi troviamo una trattoria (gestita dalla famiglia, discendenti ex dipendenti dell'ESA) e non di rado vi si svolgono funzioni matrimoniali proprio a motivo di questa sua particolare atmosfera campagnola.






