GUIDA  San Colombano Belmonte

Da Wiki.
Pagine Utili sul Comune
Scheda su San Colombano Belmonte
Mappa Interattiva
Siti sancolombanesi
Amministrazione Comunale
Statistiche su San Colombano Belmonte
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto San Colombano Belmonte:
2012, 2009, 2008

San Colombano Belmonte è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. L'ultima domenica di agosto si festeggia il Patrono, San Grato. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Grato; Cappella della Madonna della Filassola (in località Buasca); Cappella di San Rocco.

Confina con i comuni di: Cuorgnè, Prascorsano e Canischio.

Storia

La valle del Gallenga era possesso arduinico e, di fatti, la costituzione dei primi nuclei abitativi risalgono all'XI secolo. Le cronache ci informano che nel 1185 Campocolombano, come era noto l'abitato, era infeudato ad Oberto Novello, mentre, a partire dal 1251, passa ai conti di Valperga.

Nel XIV secolo, queste valli sono oggetto di grande rivolte antinobiliari, dette dei tuchini, a seguito del tentativo dei feudatari di limitare gli usi civici che consentivano, ad esempio, la libertà per gli agricoltori di far pascere il loro bestiame nei campi gratuitamente o di raccogliere ghiande per i porci. Tali erano i soprusi nobiliari da produrre un movimento popolare che assunse, spesso, forme molto violente e comportò financo la distruzione fisica delle dimore dei patrizi. La rivolta fu, in realtà, appoggiata dall'esterno dal marchese del Monferrato e dai Visconti che volevano assoggettare i borghi al loro potere. Alla fine i Savoia riuscirono ad avere la meglio, sconfiggendo le truppe aleramiche capeggiate da Facino Cane; a volte il ruolo sabaudo mostrò un volto mediatore, altre volte si limitò a reprimere i rivoltosi nel sangue. Le cronache sancolombanesi ci informano che il popolo aveva eletto un procuratore, tal Dalmasso de' Bianchi, che doveva rappresentare il borgo innanzi al giudice sabaudo.

La pace di Ivrea, stipulata tra i conti di Savoia ed i signori ribelli del Canavese, che mette fine alla rivolta dei Tuchini viene firmata da Giorgio di Valperga che così conferma la presenza della casata nelle valli.

Nel 1448 il borgo riesce ad ottenere l'autonomia e si stacca da Cuorgnè, di cui era frazione. In seguito la località passa ai conti Biandrate di San Giorgio; l'emancipazione dal potere nobiliare risale al 1714.

Nel 1869 San Colombano incorpora il piccolo comune di Sale Canischio.

Durante il Ventennio, secondo la politica di aggregazione coatta voluta dal fascismo per creare i grandi comuni, San Colombano perde l'autonomia e viene fusa a Cuorgnè. Nel 1948, riconquista l'autonomia.


Dove Mangiare

  • Ristorante Buasca, Frazione Buasca, 1