GUIDA  Torino/Palazzo Forneris

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Ville e Palazzi a Torino/Palazzo Forneris

Palazzo Forneris - Panoramica
Palazzo Forneris - Panoramica

  • Ubicato nel Quartiere San Donato e noto anche con il nome di Casale Argentero , è un edificio degli ultimi esempi di architettura rurale dell'antica campagna circostante,ove sorgeva il Borgo del Brusacheur (seppur ampliato e riadattato ad edificio residenziale urbano nel corso del XIX secolo).Con struttura portante verticale in pietra e mattoni pieni,si sviluppa su tre piani fuori terra,più un piano soffitta ed un piano interrato.I solai sono costituiti da volte a padiglione,nelle due salette del primo piano e nei due locali commerciali sottostanti; doppia volta a botte sorretta da trave lignea,in una saletta della parte più antica del primo piano;solaio ligneo,nel salone del primo piano e al secondo piano.Nel vano scala sono presenti solai in legno,volte a botte ed una volta a vela al piano terreno.
Fu edificato sopra seicentesche vestigia dell'ex Forte del Martinetto (edificato a difesa dai francesi dove si combatté la più sanguinosa delle Battaglie dell' Assedio di Torino nell’anno 1706) e venne in parte utilizzato come prima sede della fabbrica dolciaria Caffarel (ne resta una parte superstite nel tratto più stretto e antico del viottolo).Con l'antica facciata posta lungo Via Pacinotti e Piazza Paravia (un tempo antica Strada del Martinetto ),venne sopraelevato ed ampliato a metà XIX secolo ad opera dell' Ingegner Giraud (su commissione dei signori Barbara e Giuseppe Forneris ) e dotato della terrazza e del portone carrabile,a chiusura della parte residuale del giardino,già trasformato in corte. Un’ulteriore sopraelevazione,su commissione dei nuovi proprietari Domenico Mosenzo e dei coniugi Regis ,avvenne nell’anno 1859 ad opera di Panizza Barnaba (Architetto reale di Casa Savoia ) che si preoccupò di completare la trasformazione in residenza urbana.Della precedente struttura unificò i fronti,donando al palazzo l'attuale simmetria delle due maniche più alte,collegate dalla terrazza della manica nuova.Una serie di archi al piano terreno impreziosivano il basamento dell'opera,insieme alle concave arcate dei balconcini in pietra del primo piano.L'edificio in seguito passò in proprietà alla Famiglia Ruffino ,fabbricanti di carta da parati,che ne mantennero il possesso per tre generazioni,fino all’anno 1985,anno di lottizzazione e vendita dell’immobile.Attualmente è sede di alcuni studi professionali,esercizi commerciali e residenze private.