GUIDA Torino/Editoria
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Storia di Torino/Editoria
- L'editoria locale (giornalismo, letteratura e testi scolastici) ha contribuito a plasmare il volto e la mente della città: da secoli ha abbondato sia di scrittori (compresi quelli stranieri ispirati dal fascino torinese), sia di giornalisti che di editori. In questa città, dove hanno fondato le proprie imprese grandissimi nomi del mondo editoriale, sono tanti gli angoli di paradiso bibliofilo tra testate giornalistiche e librerie storiche, caratterizzate da una data di nascita risalente ai primi anni del XX secolo, ed antiquarie (custodi di carteggi rari ed introvabili prime edizioni) e la metà delle case editrici scolastiche ed universitarie d'Italia:
- 1. Testate giornalistiche:
- a. Quotidiano La Stampa : fu fondato con la testata Gazzetta Piemontese nell’anno 1867 ( che assunse l’attuale denominazione nell’anno 1895) dal giornalista e scrittore Vittorio Bersezio e dal politico Casimiro Favale . Nei primi anni di vita il giornale uscì con due edizioni giornaliere (mattutina e pomeridiana) e la testata mantenne il doppio nome fino all’anno 1908. A fine anno 1930 uscì il primo numero de La Stampa della Sera (in uscita dall’anno 1937 sino all’anno 1992 con il nome di Stampa Sera) edizione pomeridiana e del lunedì (giorno in cui tradizionalmente La Stampa non veniva pubblicata);
- b. Quotidiano Tuttosport : fu fondato nell’anno 1945 da Renato Casalbore (giornalista salernitano deceduto nella tragedia aerea alla Basilica di Superga dell’anno 1949, che coinvolse l’intera squadra calcistica del vecchio Torino ). Uscì inizialmente con cadenza bisettimanale e trisettimanale nell'anno seguente. A decorrere dall’anno 1951 le uscite assunsero definitivamente una cadenza quotidiana. La gran parte del quotidiano era dedicata al calcio, con una maggiore preponderanza di temi legati al Centro-Nord e soprattutto alle due squadre cittadine, la Juventus e il Torino , a cui erano riservate la maggior parte delle pagine (venne comunque dedicata ogni giorno una pagina all' Inter ed al Milan e trattò anche delle serie minori e degli altri sport, in particolare di basket, tennis e Formula 1).
- Una menzione per memoria è da rivolgere nei confronti del quotidiano la Gazzetta del Popolo, fondato dallo scrittore Felice Govean e dai medici Giovanni Battista Bottero ed Alessandro Borella , nell’anno 1848, la cui pubblicazione cessò nell’anno 1983, dopo 135 anni di vita. Di orientamento liberale, monarchico ed anticlericale, appoggiò la politica di Camillo Benso Conte di Cavour ed il programma risorgimentale di unificazione italiana. Dopo l'unificazione dell’Italia (anno 1861) sostenne la sinistra storica di Francesco Crispi contro la politica di Giovanni Giolitti e divenne il secondo quotidiano italiano per diffusione, dopo Il Secolo di Milano. Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale fu il quinto quotidiano italiano più venduto e negli anni Venti del XX secolo assunse un’impostazione moderna trattando rubriche di moda, cucina, tempo libero, educazione e pubblicità. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ebbe anche un'edizione pomeridiana,la Gazzetta Sera che uscì fino all’anno 1957. Nell’anno 1953 entrò nell'orbita della Democrazia Cristiana e la linea politica passò dal campo liberale a quello centrista filo-democristiano. Tra gli anni sessanta e gli anni settanta dello stesso secolo condusse alcune importanti inchieste sul lavoro minorile, sulle baronie mediche e sugli incidenti sul lavoro. Il periodo storico dell’ultimo ventennio del XX secolo, a causa degli elevati costi di stampa, per l’importazione della carta dalla Russia e per le spese relative al personale, ne condannò la chiusura definitiva per fallimento.
- 2. Gruppi Editoriali:






