GUIDA Torino/Musei/Museo naturalistico "Pietro Franchetti"
Da Wiki.
Versione del 5 giu 2018 alle 13:14 di Colonnello (Discussione | contributi)
Musei a Torino//Museo naturalistico "Pietro Franchetti"
- Situato presso il Collegio San Giuseppe vanta una collezione (tra le più grandi al mondo) di più di 226 specie di Colibrì (appartenenti all'ordine degli Apodiformi, famiglia dei Trochilidi , chiamati anche uccelli mosca) ,su circa 334 conosciute, con oltre un migliaio di esemplari. Fu realizzato dal Cavaliere Canonico Professore Pietro Franchetti ( ecclesiastico e laureato in Scienze Naturali nell’anno 1915, presso l'Università della città) grande appassionato di scienze naturali ed attento collezionista, che collaborò anche con numerose riviste del settore e diede vita a una "Collezione di Scienze Naturali" nell'ambiente dei circoli universitari nei primi anni del XX secolo. Le collezioni coprono diversi ambiti delle scienze naturali ed i reperti sono esposti in due corridoi al secondo piano dell'edificio scolastico ed in alcune stanze annesse. Il Museo è articolato in:
- - Sezione naturalistica : comprendente collezioni mineralogiche, paleontologiche, zoologiche (in quest’ultima sono presenti reperti di vertebrati tassidermizzati, insetti e altri invertebrati) e la Collezione di colibrì ;
- - Sezione di strumentazioni dei gabinetti scientifici : comprendente una collezione delle apparecchiature usate per l'insegnamento del Sistema Metrico Decimale ed una collezione di strumenti di fisica e chimica per la didattica delle scienze, usati nel 1800 dai Fratelli delle Scuole Cristiane .
- - Biblioteca Scientifica contenente circa 500 volumi e volumetti.
- Curiosità:
- - Per ogni specie di colibrì sono quasi sempre rappresentati i due sessi; per alcune anche individui in livrea giovanile, oppure in rare forme di ibridismo. Sono i più piccoli esemplari del mondo ornitologico: la specie più grande ha circa le dimensioni di un rondone e la più piccola, Calypte helenae, non supera i 2.8 centimetri, pesando solo 1,5 grammi. Nella maggior parte sono dotati di splendidi colori, spesso cangianti, dovuti a interferenza e dispersione di luce. Talora si osservano graziosi ciuffi di penne che ornano le guance e la testa. Il loro becco è mirabilmente adatto alla forma del fiore che sono soliti visitare onde ricercare gli insetti ivi annidati e soprattutto il nettare. Per questo motivo sono detti uccelli pronubi (impollinatori).






