GUIDA  Ustica

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Foto Ustica:
2012, 2009, 2008
Ustica dall'alto
Stradina di Ustica

Ustica è situata in Sicilia in Provincia di Palermo.

Indice

Da Vedere

  • Fortezza borbonica

Dove Mangiare

  • Ristorante Da Umberto, Piazza Della Vittoria, 7
  • Ristorante La Luna Sul Porto, Via Vittorio Emanuele, 11

Complessi Bandistici

  • Banda musicale San Bartolomeo

Bibliografia

  • Ustica. Itinerari turistici, C.G. Seminaria (1986)
  • Notizie storiche dell'isola di Ustica, C.G. Seminaria (1972)
  • Ustica. Un segreto in mezzo al mare, L. Maggiore (1962)
  • L'isola di Ustica e la sua riserva marina, Cinzia Forniz - Cecilia Franceschetti, Ed. Muzzio (1997)
  • Le riserve naturali. Ustica, Serre di Ciminna, Bagni di Cefalà Diana, Maurizio Bombace - Mario Lo Valvo - Rosario Schicchi, Ed. Arbor

Galleria Foto


Memorie Storiche

Foto Satellitare dell'isola
Foto Satellitare dell'isola
Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:

Ustica — Isola nel mar Tirreno, dista 60. m. da Palermo e nella sua intend. distr. e diocesi, ha 10 m. di circuito. Pop. 3468, territ. sal. 320. Ha un castello armato con molti pezzi di artiglieria e varia torri; produce grano, orzo legumi, vino e soda.

Mentre i Discorsi intorno alla Sicilia del 1831 di Rosario Gregorio, così riporta

L'isola di Ustica è situata dirimpetto Palermo, e ne è distante trenta miglia; il suo circuito è di dodici miglia. Essa è bassissima: pure non è del tutto piana; imperciocché vi hanno ivi tre picciole montagne, che furono probabilmente i spiragli degli antichi fuochi sotterranei. La più alta è nel centro dell'isola; e si chiama Monte della guardia grande, la seconda, che è di verso scirocco, è nominata Guardia de Turchi, la terza finalmente detta Falconara è dirimpetto a ponente. Sono esse formate di scorie nere, ma niuna conserva i vestigi del suo cratere.

Il terreno dell'isola è nero e pietroso, e vi si osservano diverse specie di lave porose e compatte. La terra vegetativa è una argilla rossa nericcia, formata dalle ceneri, e dalla alterazion delle lave. Questa isola è fertile, ed assai propria alla coltivazion delle vigne degli ulivi, del cotone, e della cenere di soda, che fra quanta se ne produce in Sicilia è la più accreditata. Quantunque vi abbia del tutto mancanza di acqua di sorgente, pure vi si supplisce con le cisterne.

E essa stata popolata sin dai tempi antichissimi. I Fenici, i Cartaginesi vi si son posti ad abitarla, e sotto i Romani si fa menzione di essa e del suo villaggio da Tolomeo. Pure nel secolo decimo quinto fu interamente diserta per le incursioni dei Barbareschi, dai quali non si potea in niun modo difendere. E quantunque nei tempi di appresso siasi cercato di ripopolarla, nientedimeno non essendovi fabbricata alcuna fortezza, era sempre non pur la preda, ma l'asilo dei Barbareschi. Dobbiamo al nostro provvidentissimo re, che nel 1765 abbia ivi fatta edificare come una fortezza, ed assegnatale una conveniente guarnigion di soldati, onde gli abitatori sono protetti, e l'isola si è popolata, e la cultura in ottimo stato ridotta.