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Foto Nettuno: 2012, 2009, 2008 |
Nettuno è situato nel Lazio in Provincia di Roma. Il 16 agosto si festeggia il Patrono, San Rocco.
Confina con i comuni di: Latina, Anzio e Aprilia.
Indice |
Storia
A circa 60 km da Roma, "stava sul mare, a piccola distanza da esso, in un luogo facile a difendersi", una delle più grandi e potenti città degli antichi popoli Volsci, il suo nome era Antium. Sulle origini e l'insediamento dei Volsci nell'Agro Pontino si sa ben poco, comunque è probabile che abbiano occupato questa regione tra il IX e l'VIII sec. a.C.
Dai resti archeologici ritrovati nelle città di Velletri, Terracina, Circeo, Fondi e Anzio si può vedere l'influenza che gli la civiltà Etrusca ebbe sui Volsci, sopratutto per quanto riguarda l'arte della scultura.
Gli storici affermano che l'antica città di Antium occupava gran parte dell'attuale territorio di Nettuno. Nella parte più alta, quella dove oggi sorge Villa Borghese, c'era l'acropoli della città. L'antica città aveva anche un porto nella cittadella (dove oggi c'è il borgo medioevale), essi erano detti Cenone. Antium e il suo Cenone vengono anche riportati nelle antiche carte topografiche custodite nei Musei Vaticani.
Divenuto grande e potente, il popolo della cittadina di Antium, in alleanza con le altre cittadine volsche e con i popoli latini, sostenne per più di 200 anni le lotte contro Roma, fino a quando il console Menio nel 415 a.C. la espugnò soggiogandola alla potenza romana. Da quel momento la cittadina divenne meta degli imperatori che l'arricchirono di ville e di edifici. Secondo Svetonio nella cittadina vi nacquero Caligola e Nerone, proprio quest'ultimo vi fece costruire palazzi, templi e un grande porto rendendola una delle città più celebri dell'epoca. Grazie alla testimonianza degli antichi autori e dei resti archeologici, oggi sappiamo che la città era frequentata dagli imperatori Augusto, Tiberio, Caligola, Nerone ed Adriano. Cicerone affermava "Nessun posto più quieto, più fresco, più piacevole".
Nettuno quindi era compresa nell'antica cittadina volsca. La strada romana che univa Roma ad Antium arrivava tra le vecchie mura di Nettuno; molti templi eretti dai romani erano stati costruiti in diverse località dell'attuale cittadina, tra cui il tempio della Dea Fortuna che sorgeva dove oggi c'è la Chiesa di San Francesco.
All'inizio del VI sec. d.C Antium fu saccheggiata e distrutta dai Goti, i sopravvissuti al passaggio dei barbari ricostruirono la loro città, conservando il loro territorio, quello che oggi andrebbe da Lavinio a Torre Astura sulla costa e per 18 miglia nell'entroterra.
Nettuno è il quartiere superstite di Anitum, il nome viene preso dal Tempio di Nettuno, intorno al quale risorse la città, possiamo affermare quasi con certezza che l'antico tempio, e quindi tutto il resto del paese, sorgesse dove oggi c'è il Borgo Medioevale.
Per poter meglio capire l'andamento storico della città di Antium si può riassumere in questo modo:
- ANTIUM VOLSCA (sec. IX a.C. - sec VIII a.C.)
- ANTIUM ROMANA (415 a.C. - sec VI d.C)
- NETTUNO (sec. VI - sec XVII) il quartiere più antico della città sede del tempio dedicato al Dio del mare
- NETTUNO (1700-1827) col porto innocenziano, proprietà della Camera Apostolica
- NETTUNO e PORTO D'ANZIO (1827-1856)
- NETTUNO (1857-1939)
- NETTUNIA (1939-1945) comprende tutto il territorio dell'antica Antium
- NETTUNO (1945-...) la città odierna, divisa da Anzio
Nel VII sec. d.C Nettuno figura tra i paesi che fanno parte del Ducato Romano. In questo periodo, fino al IX sec. il paese subisce ripetuti assalti da parte dei Saraceni, il Guglielmotti scrive che "come nugoli di cavallette si spingono nella campagna romana consumando eccidi e profanando Chiese, i cui altari vengono adibiti a mangiatoie per cavalli". Per cercare di scampare a questo eccidio i Nettunesi si rifugiano nelle foreste e nei monti vicini. Grazie al papa Giovanni X e poi a Benedetto VIII i saraceni vengono scacciati dal territorio. I due papi fortificano la città di Nettuno ampliando il castello con torri, bastioni e antemurali per la difesa della costa.
Nel 1110 Nettuno e tutte le sue terre passa sotto il possesso dei Monaci di Grottaferrata, essi ne terranno il governo per due secoli. Nettuno in quel periodo viene considerato il più grande granaio del Lazio.
Nel 1189 il feudo di Nettuno passa sotto gli Orsini, tranne Torre Astura che rimane in mano ai Frangipane, e proprio essi costruiscono la Torre a difesa della costa. Torre Astura viene considerata un caposaldo nella storia delle fortificazioni. Astura con la bellezza delle sue coste e del suo mare è stata celebre fin dall'età romana, Cicerone e molti imperatori si fecero costruire delle ville fastose.
Nel 1427 papa Martino V assegna a suo nipote Antonio Colonna la signoria di Nettuno e di Astura. Nel 1501 papa Alessandro VI assegna il feudo di Nettuno a Rodrigo Borgia, sotto di lui viene costruito la Fortezza di Sangallo progettata da Giuliano Giamberti e costruita da Antonio da Sangallo. Nel 1504 Nettuno ritorna in mano ai Colonna. Nel 1550, durante le persecuzioni scatenate dallo scisma di Enrico VIII, giunge a Nettuno la statua lignea di Nostra Signora delle Grazie.
I soldati di Nettuno, insieme al loro comandante Marco Antonio Colonna, partecipano alla battaglia di Lepanto; proprio per l'aiuto dato, papa Pio V conferma la signoria di Nettuno ai Colonna.
Nel 1674 il Cardinale Giovanni Battista Costaguti costruisce la sua villa (oggi Villa Borghese). Nel 1700 viene inaugurato il nuovo porto Innocenziano (il nome è in onore di Papa Innocenzo XII), il porto rimane di proprietà della Camera Apostolica, e i nettunesi ne vengono esclusi dalla gestione.
Nel 1810 la città cade sotto il dominio francese; tramontata la potenza napoleonica il papa Gregorio XVI aliena il feudo di Nettuno al principe Borghese per la somma di 400000 scudi. Nel 1854 viene dichiarata patrona della città la Vergine Santissima delle Grazie insieme ai compatroni San Rocco e San Sebastiano.
Nel 1884 si inaugura la prima strada ferrata nella città. Il 1 marzo del 1900 arriva la corrente elettrica anche a Nettuno.
Il 12 dicembre del 1912 vine inaugurata la nuova sede municipale del comune di Nettuno, anche se solo nel 1915 verranno trasferiti tutti gli uffici; la costruzione è opera degli ingegneri Talenti e Serri, la spesa per l'opera completa è di 400.000 lire. Nel 1914 viene inaugurato il nuovo santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Nel 1934 viene inaugurata la nuova linea ferroviaria, con la costruzione di una nuova stazione.
Nel 1939 il governo fascista riunisce le cittadine di Nettuno ed Anzio sotto il nome di Nettunia, l'unificazione durerà fino al 1945.
Nel 1943 dopo l'annuncio dell'armistizio tra l'Italia e le potenze alleate, Nettunia viene presa dai tedeschi, la popolazione viene fatta sfollare. Inizia un periodo di angherie nei confronti della popolazione sparsa per le campagne, anche la statua della Madonna delle Grazie viene portata via di nascosto e trasportata a Roma nella Basilica di San Giovanni. Finalmente nel 1944, dopo lo sbarco alleato Nettunia viene liberata dall'oppressione nazista; l'8 settembre la Madonna delle Grazie ritorna nella sua città.
Da Vedere
- Palazzo Colonna (XVI secolo)
- Forte Sangallo
- Museo dello Sbarco
- Cimitero Americano
Manifestazioni
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Romana 130 - c/o Scuola media statale "San Giacomo"
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Culturale di Promozione Soc. A Ruota Libera Onlus, Via Santa Maria Goretti, 89
- Associazione Centro Primavera, Via Del Colle, 10
- Associazione di Promozione Sociale Pontum, Via Risorgimento, 17
- Associazione di Volontariato Giorni Migliori, Via Volturno, 30
- Associazione Nettuno Volontariato Protezione Civile, Via Canducci, 15
- Gioventù Ed Infanzia Assistita Da Madri e Padri Italiani, Via Ischia, 21
- Nati 2 Volte, Via Romana, 99
Cittadini Illustri
- Marco Antonio Colonna (1535-1584), l'eroe di Lepanto, comandante delle truppe pontificie contro i Turchi
- Antonio Ongaro (1560-1595), poeta. Anche se molti assegnano i suoi natali a Padova dove studiò.
- Andrea Sacchi (1599-1661), pittore ed architetto. Ritenuto l'iniziatore e massimo esponente della pittura classica a Roma nella prima metà del XVII sec.
- Paolo Segneri (1624-1694), oratore, teologo, apologista e letterato.
- Luigi Trafelli (1881-1942), scienziato
- Salvatore Valeri (1856-1946), pittore
Informazioni Utili
Come Arrivare Edifici Religiosi Ville e Palazzi
Bibliografia
- Il patrimonio culturale di Nettuno. Archeologia, storia, natura, tradizioni, Lorenzo Petrassi - Ilaria Candeloro - Matteo De Simoni, Ed. Palombi Fratelli (2002)
- Atlante storico-ambientale. Anzio e Nettuno, G. Caneva - C. M. Travaglini, Ed. De Luca (2004)
- Antium. Anzio e Nettuno in epoca romana, Paola Brandizzi Vittucci, Ed. Bardi (2000)
- Nettuno, Monsignor Vincenzo Cerri
Galleria Foto
Vedi: Lista Foto Nettuno