GUIDA  Letino/Castello di Letino

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Il castello di Letino è il simbolo del paese; ci narra le vicende del Matese, fra briganti, e sulla scia degli anarchici, come Bakunin, Cafiero e Malatesta.

Storia

Il castello fu costruito durante il periodo delle invasioni dei Saraceni e dei Normanni, tra il IX e il X secolo, con lo scopo di ospitare una guarnigione di soldati destinata a proteggere il Matese dalle scorrerie.

Il borgo, quindi, si sviluppa sotto la protezione del castrum che, in seguito, divenne baronia.

In primis, vennero infeudati i Rainone di Prata, successivamente, nel 1168, Papa Alessandro III concesse il feudo alla Badessa di San Vittorino di Benevento.

Nel 1200, su investitura di Federico II di Svevia, Don Giovanni Pagano, Signore di Prata, prese possesso del Castello.

Dal 1329 alla prima metà del XVI secolo, Letino diventò un possesso possesso diretto della Baronìa di Prata.

Feudatari del castello furono i Capuano, i Sanfromondo, i Pandone, i Mombel e, infine, i Lannoi.

Dal 1570, divennero proprietari i De Penna che vendettero il castello ai de Matteis che lo tennero fino al 1733.

Nel 1770, il castello divenne proprietà dei Carbonelli che mantennero il possesso fino all’eversione della feudalità, nel 1806, grazie a i napoleonici.

Il castello è quadrangolare, con cinque torri a sezione circolare, con il lato maggiore lungo circa 90 metri e con il lato minore di circa 40.