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Foto Parma: 2012, 2009, 2008 |
Parma è situato in Emilia-Romagna ed è capoluogo della omonima provincia. Il 13 gennaio si festeggia il Santo Patrono Sant'Ilario.
Confina con i comuni di: Trecasali, Sorbolo, Traversetolo, Torrile, Sala Baganza, Collecchio, Felino, Fontanellato, Noceto, Montechiarugolo, Fontevivo, Mezzani, Lesignano de' Bagni, Langhirano, Gattatico e Sant'Ilario d'Enza.
Indice |
Da Vedere
- Il Duomo, uno dei maggiori esempi dell'architettura romanica del XII secolo. Alla sua destra si erge l'alto (63 metri) campanile gotico del 1284-94.
- Il Battistero romanico-gotico (1196-1260) a pianta ottagonale. Lo contraddistingue la decorazione scultorea dei portali, delle nicchie e delle fasce decorative, opera dell'Antelami e aiuti, che sono una delle più alte espressioni della scultura romanica italiana. Pure all'interno vi si trovano 12 stele ad altorilievo, rappresentanti i mesi, sempre dell'Antelami.
- Il Palazzo della Pilotta, enorme edificio eretto dai Farnese (1583-1622), il cui nome deriva dal gioco della "pelota" che si teneva nei cortili. All'interno di trova l'originale Teatro Farnese (del 1618, di stile palladiano) ed il Museo Archeologico Nazionale, la Pinacoteca.
- La Chiesa abbaziale di San Giovanni Evangelista, contenente affreschi del Correggio e del Parmigianino; notevoli i chiostri del Monastero attiguo. Vi si trova pure l'antica benedettina Farmacia di San Giovanni Evangelista, adorna di affreschi cinquecenteschi e completa di arredi e vasi in ceramica antichi.
- La Madonna della Steccata splendida chiesa rinascimentale (1521-39), con affreschi del Parmigianino.
- La piazza Garibaldi, centro della città, ove si trovano il Palazzo del Governatore (del 1760) attualmente ristrutturato ed adibito a mostre d'arte, con a fianco la Torre dell'Orologio, il Palazzo del Municipio (del 1693) ed il duecentesco Palazzo del Popolo.
- Il Parco Ducale del 1580, voluto da Ottavio Farnese, ove sorge il Palazzo Ducale.
- La casa natale di Arturo Toscanini ove si possono vedere oltre al suo pianoforte e lo scrittoio tanti ricordi, locandine, suppellettili e cose appartenute al grande maestro. Un bel filmato illustra momenti della sua vita.
- Chiesa del Bambino Gesù, in origine chiamata Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Teatri
- Teatro Farnese
- Teatro al Parco
- Teatro Due, Teatro Pezzani
- Teatro Regio
Attività
Informazioni Utili
Musei Biblioteche Scuole Associazioni
Bibliografia
- Parma la città storica, V. Banzola (1978)
- Guida naturalistica del Parmense, A. De Marchi (1974)
- Parma, Gianni Guadalupi - Marzio Dall'Acqua - Francesca Grignaffini, Ed. FMR (2002)
- Il duomo di Parma, P. Paolo Mendogni, Ed. Public Promo Service (1998)
- Viaggio ai monti di Parma (1804), Antonio Boccia, Ed. Palatina (1989)
- Parma, guida alla città, Ed. Battei (2006)
- Parma e i Luoghi Verdiani, Ed. Touring Club Italiano, collana Guide Illustrate (2001)
- Parma e Piacenza. Escursioni, sport, divertimenti, enogastronomia, arte e cultura, Ed. Touring Club Italiano, collana Itinerari (2005)
- Parma e provincia. Dall'Appenino al Po, tesori d'arte e luoghi verdiani, collana Guide Verdi Italia, Ed. Touring Club Italiano (2005)
- Storia della città di Parma, Ireneo Affò, Ed. Forni (1792-95)
- Storia di Parma, Gustavo Marchesi, Ed. Newton & Compton
- La galleria di Parma, Antonino Sorrentino, Ed. Istituto Poligrafico dello Stato
- Parma, Ed. Mondadori Electa (2006)
- Parma, la vita e gli amori. Storia della città dal mille al millenovecento, Luigi Alfieri, Ed. Monte Università Parma (2007)
- Parma e provincia 2004, Pietro Boraschi, Ed. Silva (2004)
- Parma e provincia 2005, Pietro Boraschi, Ed. Silva (2004)
Memorie Storiche
Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:
Parma è fabbricata in un suolo fecondo, sul fiume che le dà il nome e la divide in due parti; cinta di mura e fiancheggiata di bastioni, con una cittadella, ma incapace di resistenza. Nel suo circuito di circa 4 miglia contiene 30m. abitanti. La maggior parte delle sue strade son belle, specialmente quella che, conducendo da un estremo all'altro della città, passa sul ponte e traversa la piazza: mancando per altro di decorazione, non meno che le piazze, le quali sono alquanto spaziose. La Cattedrale di gusto gotico è vasta e magnifica; degno d'osservazione è il Battistero; ed il Palazzo ducale sarebbe considerabile se fosse terminato. Il gran Teatro, disegno del Magnani, è il più bello e il più grande d'Italia. Ha 300 piedi di lunghezza e contiene comodamente 9000 spettatori. Siccome è benissimo immaginato, non ha il difetto di quelli d'altri Architetti, nei quali una parte degli spettatori non vede: questo è disposto in modo che tutti godono lo spettacolo, e dal fondo del Teatro all'estremità opposta si sente anche un uomo che parli sottovoce; e alzandosi la voce non v'è eco, né confusione. Evvi un altro Teatro minore, disegno del Bernino. Il Liceo è uno dei più begli stabilimenti d'Italia.
Nelle Chiese non sono le ricchezze dell'ornamento, né le bellezze dell'architettura che fissino l'attenzione del forestiero, ma bensi le pitture, e particolarmente le tanto insigni del Coreggio e del Parmigianino: ma è più che noto che le mobili più pregiate, fra le quali il cosi detto S. Girolamo, capo d'opera dello stesso Coreggio, che si vedeva nella Galleria, hanno dovuto passare in Francia. Tuttavia gli amatori hanno di che appagare la loro lodevole curiosità negli stupendi freschi, che di quel genio creatore e singolare conservano ancora, sebbene dal tempo non molto rispettati, la Cattedrale e la Chiesa di S. Giovanni Evangelista: anzi li più studiosi dell'arte si procacciano la soddisfazione di salire al cornicione della prima per goderne da vicino li tocchi maestri e gli eccellenti contorni. Altro a fresco del Coreggio, e ben conservato, può vedersi in una stanza del già Convento delle Monache di S. Paolo: rappresenta un trionfo di Diana con varj Genietti che tengono degli strumenti da caccia; e vi sono aggiunti degli spartimenti con figure a chiaroscuro. La bella Chiesa della Stoccata, invenzione del Bramante, contiene pitture di buoni maestri. Degna dell'attenzione del colto viaggiatore si è la Biblioteca, ove vedesi anche un bel fresco del Coreggio. L'Accademia, sebbene più non possieda il famoso quadro del Coreggio, possiede pure un bel fresco del detto Pittore, e due altri trovansi nell'oratorio della Scala. E però molto interessante per varie statue antiche ritrovate negli scavi del Piacentino, per alcune superbe pitture dello Schedone, e per diversi quadri premiati di moderni autori.
È celebre la Tipografia del defunto Cav. Bodoni, che ha portato l'arte della stampa a un alto grado di perfezione. Parma ha una Università che ha posseduto degli uomini dotti. Fuori della Città è il Palazzo-Giardino, denominato cosi dai giardini annessi. L'architettura è nobile e regolare, e negli appartamenti sonovi delle pitture a fresco d'Agostino Caracci, del Cignani e d'altri valenti pittori. Convien montare sulla terrazza per godere delle prospettive e dei colpi d'occhio dalla parte della campagna. Precisamente sotto questa terrazza fu data la famosa battaglia di Parma del 1734, in cui gli Austriaci furon battuti dai Francesi. Uscendo dalla porta che conduce a Casalmaggiore, alla distanza di nove miglia da Parma sul fiume, vedesi Colorno, magnifica Casa di delizie, ove sono due Statue antiche rappresentanti Ercole e Bacco. A Parma fiorisce l'industria ed il commercio; vi sono delle fabbriche di seta. Le derrate sono superiori al consumo del paese. Gli abitanti di Parma sono affabili e cortesi, e i forestieri vi trovano una colta società.
Galleria Foto
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Il Duomo visto dal fianco
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Dettaglio delle edicole del portale del Duomo