GUIDA  Castell'Alfero/Musei

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Museo 'L ciär

Accesso
  • I sotterranei del Castello (ricchi della loro autenticità che risale a prima dell’anno 1000) ospitano il museo che è nato per la voglia di sapere,di scoprire,di conoscere come fosse la vita degli antenati.Ogni pezzo,ogni articolo della collezione presenta un pezzo di storia,di lavoro,di fatiche,di economie oggi a noi non più note.Il quoziente di abilità manuale era altissimo ed ogni attrezzo veniva riparato,modificato e spesso addirittura costruito in proprio (fai da te) a seconda delle esigenze specifiche.
Il corridoio della "Luce"
  • Tra i problemi da risolvere di importanza vitale,in "primis",vi era l’illuminazione che è stata sviluppata con questo ordine di miglioramento:antica fonte di luce rappresentata dal fuoco del camino;più avanti nacque la candela,un impasto di sego e grasso;successivamente il lumino ad olio,quindi il lume prima a petrolio e poi ad acetilene (gas ottenuto con carburo ed acqua ed infine giunse la luce elettrica). Altro problema importantissimo era l’approvvigionamento dell’acqua:nelle cascine si scavavano a mano dei pozzi e per trovarne si andava in profondità;per prendere l’acqua bisognava calare nel pozzo un secchiello di legno tramite una corda o una catena e quando il secchiello,per disgrazia,si sganciava e rimaneva sul fondo bisognava ripescarlo con un attrezzo particolare (graffio) che non tutti possedevano.Questo e molti altri problemi creavano grosse difficoltà di sopravvivenza ed ogni oggetto,a prima vista insignificante,aveva la sua precisa funzione,la sua collocazione e la sua indispensabilità.
  • Le testimonianze esposte vengono suddivise in stanze tematiche,ricavate nei vari locali:
1 – la scuola :
a quel tempo aveva i suoi metodi (la bacchetta)ed i suoi strumenti:il pallottoliere e la tavola pitagorica. Il problema del riscaldamento invernale era organizzato in maniera che ogni bambino portava un pezzo di legno per alimentare la stufa;
2 – la cantina :
ultima tappa di un lungo percorso per ottenere del buon vino dopo un lavoro che iniziava in primavera nella vigna per finire a novembre in cantina,sempre che una delle calamità "la brina","l'marin",la "filosera",la "tempesta",non neutralizzassero in pochi minuti tutto il lavoro svolto;
3 – la camera da letto :
4 – la cucina :
confinante normalmente con la stalla,disponeva di un misero arredo comprendente un tavolo,poche sedie e panche costruite a mano,padelle e pentole appese al muro e poche altre cose indispensabili per cucinare. Importante era il camino,unica fonte di calore ed inizialmente di luce.D’importanza vitale era il pozzo,scavato a mano,dove tramite una carrucola si calava un secchiello agganciato a una catena per poi tirarlo in superficie pieno d’acqua;
5 – i giochi :
quasi tutti i giocattoli venivano ideati e costruiti dai bambini stessi che,per necessità, sviluppavano fin da piccoli genialità e capacità manuale,caratteristiche indispensabili da adulti per migliorare i propri attrezzi e macchinari;
6 – la stalla :
di tutto il cascinale forse era l’ambiente più importante in quanto veniva custodita la ricchezza di famiglia.Una o due mucche costituivano la forza motrice per lavorare la terra,davano il latte da vendere e qualche vitello.La stalla era l’ambiente più sfruttato in quanto era l’unico ambiente caldo:per le serate in compagnia dei vicini,per le ore di riposo,per le convalescenze dei malati e nelle serate invernali:gli uomini(seduti sulle balle di fieno)giocavano a carte bevendo l’ultimo bicchiere;il nonno,sonnecchiando, raccontava ai bambini terribili storie di streghe e poi sopra un po’ di paglia pulita si addormentava definitivamente e lì passava la notte;la nonna faceva dire le preghiere della sera e poi ....tutti a letto;
7 – le attrezzature agricole :
i macchinari e gli arnesi presenti dimostrano che l'uomo,per il suo progredire,ha continuamente inventato ed il suo "fai da te" non era un hobby ma un esigenza;
8 - i mestieri :
La Prigione
9 – le prigioni :
dove venivano rinchiusi semplici poveracci,che il più delle volte erano coloni che subivano le decisioni dei "Signori" i quali,pur non avevano poteri giuridici,gestivano autonomamente il loro territorio, amministravano i loro poderi,riscuotevano le tasse e giudicavano i piccoli reati,tenendo prigionieri i trasgressori per due o tre giorni.
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  • Un locale a parte è stato dedicato ai Bersaglieri nei confronti dei quali la cittadina ha un forte legame storico: