GUIDA  Abano Terme/Parco urbano termale

Da Wiki.

Storia

"Ad Abano da sempre mancava un vero e proprio punto d’incontro e di aggregazione per i residenti, in particolare i giovani, e per i numerosi ospiti che ogni anno arrivano in città per usufruire delle cure termali. In linea con quanto già realizzato dagli altri centri termali, anche Abano sentiva la necessità di realizzare un Parco, o meglio un Parco Termale. La Giunta Regionale del Veneto, il 15 gennaio 1981 approvava la variante parziale al PRG di Abano, prevedendo anche la realizzazione di un Parco Urbano Termale. Dieci anno dopo, il 17 maggio 1991, la Giunta Comunale di Abano, deliberava l’attuazione di tale progetto come strumento ad uso pubblico e il 12 gennaio 1999 il Consiglio Comunale di Abano approvava in maniera definitiva il “Parco Urbano Termale”, ideato da Paolo Portoghesi".

Descrizione

"Il Parco si presenta come un unico e grande prato: tre chilometri complessivi, sessantamila metri quadrati, di cui oltre cinquantacinquemila attrezzati a verde pubblico, cinque edifici di architettura palladiana strutturati in modo da non privare la gestazione del suo carattere dominante, con cinquantanove appartamenti, trantatre negozi e otto uffici. Ad arricchire il Parco non mancano, inoltre, rotonde, camminamenti, fontane, colonne monumentali, centinaia di piante ad alto fusto e quasi diecimila metri quadrati di parcheggi con ben oltre trecento posti auto. Da quanto sinora detto si può dunque capire da dove deriva la denominazione dell’opera “Parco Urbano Termale”: “Urbano” perché il Parco si insedia in una posizione centrale tra le strutture edilizie della città, delimitato da due grandi portali che ne segnano i confini. “Termale” per i pozzi che vi si trovano all’interno e che rappresentano la risorsa che ha permesso ad Abano di crescere e di rinomarsi nel corso dei secoli: l’acqua calda che Portoghesi, a suo modo, ha voluto celebrare inserendo le due fontane fumanti ai limiti del Parco.

All’interno del Parco i residente e gli ospiti hanno a disposizione, oltre 100.000 mq di area pedonalizzata, anche grazie alla costruzione dell’isola pedonale, che ha sostituito quel tratto della statale 250 intasata dal traffico. Il Parco Termale, ispirato all’architettura palladiana, è destinato a funzioni pubbliche, oltre a essere luogo d’incontro e scambio tra persone all’insegna dell’integrazione con l’ambiente, tipica delle zone venete. Tale modello, esportato e invidiato in tutto il mondo, è dotato di un linguaggio universale e sempre attuale perché il suo obiettivo principale è la perfetta armonica con la natura circostante. Il Parco Termale immerso nella cornice del paesaggio euganeo, rappresenta un grande passo in avanti per il miglioramento della qualità della vita di Abano e dei suoi cittadini, anziani, adulti, giovani e giovanissimi".

Tratto da un’intervista a Paolo Portoghesi a cura di Giulia Lazzaro, pubblicata su Abano Agenda - Dicembre 2007