GUIDA Albiate/Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista
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Storia
Testimonianze di una struttura originaria della chiesa parrocchiale intitolata a San Giovanni Evangelista risalgono già al 1280.
Non era considerata di pregio artistico: era una chiesa semplice, a due navate, con pavimenti ed infissi alla buona sommariamente coperte da un tetto di tegole. In più versava in condizioni di fatiscenza e incuria, tanto che la comunità di Albiate meritò un monito dal cardinale Carlo Borromeo, al termine di una visita pastorale del 1578.
Dopo aver ricevuto ordine di ripararla, venne costruita un'ulteriore navata a completamento delle due già esistenti.
Purtroppo la chiesa fu lasciata di nuovo soccombere al degrado, tanto che due secoli dopo la Curia ne propose l'abbattimento ed il trasferimento delle funzioni di parrocchia al Santuario di San Fermo.
A fronte di questa misura drastica, gli albiatesi, motivati dal parroco Dionigi Motta, progettarono i lavori di ristrutturazione, che ebbero luogo tra il 1780 ed il 1783.
Profondamente ampliata nell'Ottocento, venne consacrata il 14 novembre 1903 dal cardinale Andrea Carlo Ferrari.
Descrizione
Interno
La chiesa è stata prevalentemente arredata con suppellettili e ornamenti recuperati da chiese e monasteri di Monza soppressi.
Lungo le pareti laterali della chiesa si trovano quattro cappelle, dedicate alla Madonna del Rosario, al Sacro Cuore, al Crocifisso e a San Giuseppe.
Esterno
Sulla facciata si evidenzia il portale di bronzo, raffigurante immagini della vita di San Giovanni, è opera dello scultore Giorgio Galletti.
Il battistero, a sinistra della chiesa, venne costruito nel 1927. E' alto circa 27 metri ed è di forma quadrilatera, coronato da una cupola ottagonale.
Il campanile
Costruito interamente in pietra, svetta possente dall'alto dei suoi 35 metri, mentre la base quadrata ne misura lateralmente 4. Le prime costruzioni del campanile risalgono alla prima metà dell’XI secolo.
Da principio, sulla torre campanaria c'era un’edicola votiva, demolita nel 1858. Fu temporaneamente sostituita da una copertura a tegole. Nel 1906 venne realizzato l’attuale coronamento merlato, celebrato con un banchetto offerto da Bernardo Caprotti, l'allora sindaco di Albiate. Al banchetto furono invitati tutte le persone (oramai anziane) che, quasi cinquant'anni prima, assistettero alla demolizione dell'edicola votiva.
Nel castello campanario sono alloggiate cinque campane. Le prime tre, più piccole, risalgono al 1832 e sono intitolate ai santi Fermo, Rustico e Procolo. Una quarta campana venne posta nel 1880 ed è dedicata alla Regina del Rosario, mentre la campana maggiore, intitolata a San Giovanni Evangelista, fu installata nel 1882.
Il 23 luglio 1943 le due campane più grandi furono requisite dal governo fascista, per esigenze belliche. Fortunatamente tre mesi dopo furono miracolosamente recuperate ancora integre e ricollocate al loro posto nel gennaio dell'anno successivo. L'impianto campanario venne elettrificato nel 1978.
Nel 1980 è stato inaugurato l'attuale orologio elettrico, che ha sostituito il precedente azionato da grossi pesi di pietra. La nuova illuminazione della torre e del castello campanario, invece, è del 2003.