GUIDA  Almese/Storia

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Storia di Almese

  • La prima comunità instaurata ad Almese risale all'età romana fra il I secolo a.C. e il II secolo d.C. L'insediamento, favorito grazie alla strada di collegamento fra " Augusta taurinorum" ( Torino ) e la Valle di Susa, è testimoniato dal ritrovamento nel 1980 di una villa romana (vds. Ville e Palazzi in [1] ) di età Augustea ,sita in Località Grange della Frazione Milanere ( a mezza costa ,in alto rispetto all'antistante pianura,quanto basta a situarla in una posizione climatica favorevole e di notevole interesse panoramico).La quantità e la tipologia dei ritrovamenti rinvenuti durante gli scavi dimostrano quanto fosse forte la presenza di queste popolazioni latine sul territorio. Queste si organizzarono costituendo aziende agricole di media-piccola dimensione a ridosso di strade romane lungo le Alpi. Almese divenne, in effetti, un passaggio obbligato sia per Torino sia per la sponda idrografica destra del Fiume Doria Riparia. Negli anni successivi la popolazione andò via via diminuendo anche a causa delle invasioni longobarde e franche che in quel periodo imperversavano in quelle terre.
  • Nel 1001 la località venne posta sotto il controllo della famiglia Arduinici, Marchesi di Torino, e tre secoli più tardi,dopo le tante incursioni di eserciti ostili,la città ripianificò le sue strutture in vista di una difesa maggiormente efficace; chiese e abazie si trasformarono in castelli e le abitazioni,così come le aziende,vennero fortificate alla meglio.In quegli anni Almese venne coinvolta nella nascente caccia alle streghe. 'Anche fra la sua gente,infatti,si diffuse il timore dei "sabba" (rituali occulti praticati da adepti di sette stregonesche) compiuti dalle donne a notte fonda lungo le sponde del Torrente Messa . Per questa ragione la Torre e Ricetto di San Mauro furono utilizzati quale prigione per le accusate in attesa di processo ed esecuzione.Nel 1400 una nuova crisi sconvolse la popolazione;le acque del torrente inondarono le strade cittadine distruggendo abitazioni e raccolti delle campagne circostanti.La crisi rientrò solo nel secolo successivo quando il rimboscamento del Vallone del Messa rafforzò il terreno con la crescita di nuove radici.Il XVII secolo registrò un ulteriore episodio negativo:la guerra contro la Francia che provocò ingenti danni al territorio,non soltanto in termini di vite umane.I soldati d'oltralpe,infatti,di passaggio nelle campagne almenesine,saccheggiarono e devastarono le abitazioni lasciando alle loro spalle una lunga scia di sangue.
  • Il XVIII secolo portò una ventata di cambiamento in campo politico.Nelll'anno 1769 la cittadina,che fino ad allora era stata posta sotto l'influenza del Convento di San Giusto, fu inclusa al patrimonio Regio. Alla fine del secolo un gruppo di Giacobini,capeggiato dal Segretario Comunale Gandolfi , istituì un governo provvisorio in conseguenza della Rivoluzione Francese .Nel 1800 la città fu annessa alla Francia ma con la caduta di Napoleone Bonaparte rientrò da subito a far parte del territorio italiano trasformandosi in Comune. Per la sua ottima posizione geografica e la densità della popolazione fu promossa a centro amministrativo dell'intera provincia della Valle di Susa . Gli fu inoltre permesso,in via ufficiale,la sistemazione del mercatino settimanale (illegale fin al 1700) e da questa antica tradizione nacque Piazza Mercato .Successivamente mantenne sempre un'economia di tipo agricolo ma la realizzazione della ferrovia (dell'anno 1854) ne cambiarono l'intero assetto facendo sorgere aziende e scuole.