GUIDA Arzachena/Necropoli di Li Muri
La necropoli si compone di quattro circoli all’interno dei quali è ubicata una cassa con lastroni di pietra. Dobbiamo perciò immaginare la necropoli formata nella sua completezza da una serie di collinette una tangente all’altra. Fra di esse emergevano i simboli della divinità: i betili pietre erette sede del dio.
In prossimità dei circoli e nello spazio compreso fra i loro punti di tangenza troviamo delle piccole cassette litiche che dovevano accogliere le offerte.
Raffinati manufatti selce e steatite grai quali una coppetta splendidamente lavorata, lame di coltello, numerosi grani di collana, segnalano i defunti di Li Muri come personaggi di spicco di un’economia prevalentemente pastorale, ma anche dediti al combattimento.
Analoghi manufatti sono stati ritrovarti in diverse aree Europee, quali la Corsica e una zona dei Pirenei, ma anche in alcune isole egre e nell‘area balcanica, il tutto da far ritenere la cultura chiamata “dei circoli di Arzachena” nel complesso fenomeno del megalitico europeo del IV millenio a.C.
Non lontano dalla necropoli Li Muri, occupa un posto di eccellenza la Tomba dei Giganti “Li Longhi”.
La tomba dei Giganti Li Longhi svetta in un rialzo collinare ben visibile a distanza, pur non rappresentando la pertinenza con nessun villaggio nuragico rappresenta per gli storici un elemento di unione di gruppi sociali che stanziavano nei siti circostanti.
La stele monolitica centrale è alta più di 4 metri e chiude il corridoio di sepoltura ai suoi lati 14 lastre infisse verticalmente nel terreno ne delimitano l’area cerimoniale ad esedra.
La grandiosità del monumento (27mt di lunghezza complessiva) è il risultato di due fasi costruttive con una cronologia in funzione dei materiali culturali rinvenuti al momento dello scavo che va per la parte più antica dall’età del Bronzo Antico (1800 - 1600 a.C), all’eta del Bronzo recente 1400 a.C. quando è stata trasformata in tomba dei giganti.
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