GUIDA Azzano d'Asti/Storia
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Storia
Storia della Città
- Si presume che abbia un'origine romana (per cui il toponimo deriverebbe dal nome gentilizio del possidente Aius od Agius )per la vicinanza territoriale con la città di Asti dalla quale è sempre dipesa giurisdizionalmente.Le colline boscose(che sorgono di fronte ad Asti ,in una posizione dominante sulla vallata del Fiume Tanaro),le fertili vigne,le colture di cereali,una celebre industria di recipienti di terracotta ed il punto di transito di intensi traffici,favorirono un'aumento della popolazione e della colonizzazione del territorio facendo sì che le colline d’ Azzano d’Asti vengono occupate stabilmente.La fine dell' Impero Romano e le successive invasioni barbariche coprirono di silenzio per alcuni secoli la località.
- La prima menzione certa della sua esistenza risulta da un documento dell'anno 897 mentre,in un altro documento, risulta che prima dell’anno 1000 fosse stata dotata di un Castello.Nell’anno 937,inoltre,fu fondato a nord della cittadina l’ Abbazia Benedettina di San Bartolomeo (per volere di Berengario II e del Vescovo Bruningo ) .
- Nel corso del 1300 la località passò in possesso da una Signoria all’altra finché nell’anno 1387 Gian Galeazzo Visconti ,Signore di Milano, lo cedette con la Contea di Asti in dote alla figlia Valentina che sposa Luigi I d'Orleans rimanendo in possesso di questa Casata per un secolo.Nell’anno 1531 l’ Imperatore Carlo V dona la Contea di Asti a Beatrice di Portogallo ,moglie di Carlo III Duca di Savoia .
- Nei secoli XVII e XVIII le guerre di successione e le guerre civili,causarono un'interminabile passaggio di soldati Sabaudi,Spagnoli,Francesi,Austriaci e mercenari Svizzeri.Le battaglie toccarono più volte Azzano d'Asti e l'Abbazia di San Bartolomeo e con le occupazioni arrivavano le requisizioni,le estorsioni e le angherie.
- Nell’anno 1620 il Duca di Savoia Carlo Emanuele I investì Don Olivero Capra (il cui padre era medico personale del Duca) del Feudo di Azzano con il titolo di Conte,e rimase alla famiglia sino a fine 1700 quando il titolo fu abolito dai Francesi.Con la restaurazione Azzano d'Asti fa parte del Regno Sardo e ne seguì le vicende.
- In tempi recenti la cittadina pagò il suo contributo di Caduti nelle due Guerre Mondiali e ,durante il periodo Fascista,il Comune fu soppresso ed aggregato a quello di Rocca d'Arazzo .Durante la Resistenza , nel periodo 1943-1945,fece parte della Repubblica Partigiana dell' Alto Monferrato ,territorio libero, democraticamente governato,schiacciato poi dall'imponente e rabbiosa reazione tedesca.Con l'avvento della Repubblica Italiana Azzano d’Asti ritornava di nuovo Comune autonomo.
- Curiosità
- In paese si tramanda da una generazione all'altra una storia non documentata ma probabilmente con una base reale: : " Federico Barbarossa ,dopo aver incendiato Azzano ,stava per assalire l'attuale Frazione Montemarzo del Comune di Asti ,con i suoi cavalieri stava per raggiungere la meta quando,sul colle a pochi passi,ove si trova attualmente la Chiesetta di San Marcello eretta a ricordo dell'avvenimento,un furioso temporale mise lo scompiglio tra i cavalli,che sbandarono e fuggirono".
Storia dell'Abbazia di San Bartolomeo
- L'Abbazia pre-esistente all’anno 952 inizialmante era dedicata a Santa Maria Madre di Dio e la tradizione ne attribuisce la fondazione al Re Berengario l ,nell'anno 893,ma artefici potrebbero essere stati lo stesso Berengario II ed il Vescovo Bruningo (fedele a Berengario ) dopo il conferimento dell' Episcopato di Asti a Bruningo ,nell’anno 937.
- Dopo alcuni secoli di anonimato,a partire dall’anno 1400,l'abbazia tornò a fiorire ed ospitava da dodici a venti monaci con abati appartenti ad importanti famiglie.Disponeva di una fornace,una conceria ed una officina per la lavorazione del ferro e rappresentava un'entità economicamente forte sino al 1600 quando a causa della scarsità di raccolti per avversità naturali,la mancanza di manodopera per lo spopolamento dovuto alle pestilenze,le occupazioni militari e le requisizioni,forse anche la mancanza di una direzione continuativa segnarono una svolta negativa nella prosperità economica dell’abbazia che si risollevò soltanto nel secolo successivo.
- Nel periodo Napoleonico il territorio venne annesso alla Francia come Dipartimento del Tanaro ed il 31 agosto dell’anno 1802,a seguito di un Decreto del Governo Francese che disponeva la soppressione degli ordini monastici,l'abbazia venne saccheggiata e lasciata in tali condizioni che nel giro di pochi anni venne poi demolita.Le rovine diventarono una cava di mattoni per la gente del paese e scomparirono definitivamente verso il 1900.Al suo posto ora vi sono solo campi coltivati e della struttura rimane solo il nome della località.
- Curiosità sull’Abbazia :
- 1. Con la distruzione della struttura l'altare maggiore è andato nella Chiesa Parrocchiale dell'attuale Comune di Castello di Annone mentre la balaustra alla Chiesa Parrocchiale dell'attuale Comune di Rocca d'Arazzo.
- 2.Nel XIII secolo infierirono in Asti cruente lotte tra i Guelfi (capeggiati da Solaro ) ed i Ghibellini (capeggiati dai Castelli ) e per mettere fine ai disordini i Procuratori della città sottomisero la stessa a Roberto d'Angiò che obbligò i contendenti a venire a patti in un incontro nel Monastero di San Bartolomeo che avvenne nell’anno 1332.