GUIDA  Bergamo/Memorie Storiche

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Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive il comune:

Bergamo, Città non molto grande, ma bella, e posta in situazione amena, contiene, compresi i Sobborghi, circa 30 mila abitanti. Nel Sobborgo S. Leonardo trovasi la gran fabbrica della Fiera, che vi si tiene in Agosto, eretta verso la metà del decorso secolo. E' dessa nel suo genere una delle più belle d'Italia, e racchiude circa 600 botteghe disposte simmetricamente, con ampia piazza e vaga fontana nel mezzo. Non lontano da questa fabbrica vedesi un assai capace Teatro. Un altro però se ne è eretto in Città colla direzione dell'Architetto Leopoldo Pollack, il quale riunisce in sé la maggior eleganza ed i possibili comodi. Salendo in Città vedesi la Cattedrale fabbricata con disegno del Cavalier Fontana: si venera in essa il Corpo di S. Alessandro protettore di questa Città, e vi sono buoni quadri. La Basilica di S. Maria Maggiore è ornata di belle pitture di Francesco Bassano, di Camillo Procaccini, del Giordano, del Ferri, del Cavagna, del Liberi, e di valenti pittori moderni. Contigua a questa Chiesa è la Cappella col gran Mausoleo del famoso Capitano Colleone, che dicesi essere stato il primo a portare dei cannoni in Campagna: la volta della medesima è dipinta dal celebre Tiepolo, e da altri moderni pittori; e tra le palle d'altare quella che rappresenta la sacra Famiglia è opera della valente pittrice Kauffman; i lavori poi d'intarsiatura in legno sono opere assai pregiate di artefici nazionali. Contengono pitture di merito anche le Chiese di S. Alessandro in Croce, di S. Spirito e di S. Bartolomeo. Quella di Santa Grata sorprende per la ricchezza degli ornati e delle pareti messe elegantemente ad oro. Il così detto Palazzo nuovo è d'architettura dello Scamozzi. Nella Piazza vedesi la statua del famoso poeta Torquato Tasso. Nell'Accademia Carrara vi è una copiosa raccolta di pregio corredata dalla famiglia stessa di larghi assegni per aumentarne la serie, e per mantenervi professori di belle Arti a vantaggio del pubblico. Eretto con elegante disegno è il Palazzo Vaglietti: in quelli delle famiglie Terzi, Massoli, Mordni, Sozzi si vedono dei buoni quadri. Sulle mura della Città godesi Passeggio pubblica, e un altro passeggio si dispone fuori della Porta antica, detta d'Osio. Il commercio di questa Città consiste in lana, in seta ed in ferro: le manifatture dei drappi sono molto stimate. Le principali derrate sono: vino, olio e frutta di ottima qualità, e nelle montagne si alimentano molte pecore. La maschera detta Arlecchino è una imitazione delle maniere, della pronunzia e del gergo dei Bergamaschi, i quali hanno molto spirito ed avvedutezza. Amano essi l'industria e il commercio, e vivendo in un'aria pura sono robusti e ben fatti.