GUIDA  Bologna/Santuario Madonna di San Luca

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Storia

Il Santuario accoglie la famosa e venerata Madonna di San Luca: la tradizione, difatti, ritiene che fosse stata dipinta direttamente dalla mano del Santo pittore e condotta a Bologna da un pellegrino che l'aveva trafugata a Gerusalemme in occasione delle Crociate. Gli studi scientifici hanno, però, evidenziato che si tratta di un'opera databile fra XII e XIII secolo.

La chiesa sorge su un ex eremitorio femminile voluto da Angela Bonfantini nel 1194. Il complesso, divenne, in seguito convento domenicano. Una prima fabbrica fu eretta nella metà del Quattrocento quando si diffuse il culto della Madonna di San Luca. Bologna era sede di un intenso pellegrinaggio mariano. La chiesa attuale risale al Settecento ed è un capolavoro di Carlo Francesco Dotti, eretta grazie ai lasciti testamentari dei Pallavicini e dei Panphili.


Descrizione

Il Santuario sorge su di un basamento sottolineato da paraste, sede del convento domenicano, posto al termine di una rampa che conduce sulla sommità del Colle di Guardia (m.289) dal quale la fabbrica domina Bologna.

Il porticato di San Luca

Particolarmente interessante è proprio questa rampa, il Porticato di San Luca, che fu costruito per proteggere i fedeli nel loro cammino verso il Santuario. Il portico fu costruito alla fine del Seicento con le donazioni dei bolognesi e fu realizzato, fra gli altri, da Giovanni Antonio Conte. Vi si accede tramite Porta Saragozza. Si noti l'Arco del Meloncello estrosa creazione di Carlo Francesco Dotti che scavalca il percorso. La loggia porticata che conduce al colle è un percorso devozionale composto da 306 archi e decorato con quindici cappellette, di cui l'unica decorata con sculture è la più celebre: conserva la Madonna Grassa di Andrea Ferreri.

Esterno

Giunti alla piazzola si ammira la chiesa. La struttura del santuario è un'ellissi perfetta dominata da un vasto tiburio in laterizio sul quale si appoggia un tamburo finestrato coperto da una cupola dalla calotta leggermente schiacciata sormontata da una bella lanterna.

La chiesa è preceduta da un estroso porticato caratterizzato dalla presenza di tre sezioni maestose, simili ad archi trionfali; due scale elicoidali conducono a due archi quadrifronte, posti alle estremità. Il lato posteriore di queste tribune, opera di Giovanni Giacomo Dotti su progetto del padre, eseguito nel 1774, è inserito nella loggia che, sinuosa, si raccorda al porticato che corre davanti al prospetto. Tutte le sezioni della loggia, anche quella centrale, sono curvilinee. Nella sezione centrale si apre una deliziosa serliana conclusa da un timpano triangolare coronato da cuspidi.

Ai lati del potale d'ingresso: statue di San Luca e San Marco, opera di Bernardino Cametti (1716). Sul retro, dall'ellissi della pianta fuoriesce bizzosa la cappella absidale.

Interno

Notevole il gioco di linee sinuose e di vuoti e pieni che domina l'interno. La pianta è una pseudo croce greca.

  • II altare a destra: Incoronazione della Vergine, di Donato Creti (1746)
  • III altare a destra: Madonna col Bambino e santi, di Guido Reni (1597)
  • Volta e catino absidale: affreschi della seconda metà del Settecento di Vittorio Bigari
  • Sull'altare e la famosa icona mariana, protetta da una lastra cesellata di Jan Jacobs (1625)
  • II altare a sinistra: Madonna coi patroni, di Donato Creti (1746)

Sacrestia

La sacrestia conserva diverse tele, fra le quali segnaliamo un notevole Cristo appare alla Madonna, opera del Guercino.