GUIDA  Bra/Edifici Religiosi/Santuari Madonna dei Fiori

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Santuari Madonna dei Fiori

Santuari Madonna dei Fiori - Panoramica
Santuari Madonna dei Fiori - Panoramica

  • Verso la periferia nord del Capoluogo sulla direttrice per Torino ,lungo il Viale Madonna dei Fiori (un tempo fiancheggiato da un doppio filare di platani ed olmi)sorge il complesso religioso costituito dal Santuario Antico ,il Santuario Nuovo ,la Casa degli Esercizi Spirituali per il clero ed i laici (edificata all'inizio del XVIII secolo) e comprende un pruneto (luogo in cui la sera del 29 dicembre 1336 avvenne l’apparizione della Vergine Maria.
Nel particolare:
1. Santuario Antico :
Eretto nell’anno 1626,nel luogo dove una Cappella ricordava l’apparizione della Madonna ad Egidia Mathis (avvenuta nel dicembre dell’anno 1336), nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti,sia all’esterno che all’interno.Il disegno originario della chiesa fu ampliato e profondamente modificato nell'anno 1844,su progetto di Gaetano Bertolotti, dall'architetto Braidese Carlo Reviglio della Veneria .La facciata,in stile neoclassico,è preceduta da un pronao sostenuto da quattro colonne con capitello ionico fra le quali inserite due nicchie.Nella parte superiore,rettangolare,campeggia una finestra semicircolare,ornata da un'ampia cornice.Nella pianta longitudinale dell'interno,a navata unica,si inseriscono tre cappelle su ciascun lato sormontate da finestre ad occhio circolare inserite nelle unghie della volta a botte.Nella prima cappella a sinistra è esposto il quadro della "Madonna dei fiori" ,realizzata dal pittore fiammingo Jean Claret nell'anno 1638,che si trovava sull'altare maggiore fin quando fu sostituito da un altro di Giovanni Tosetti nell'anno 1891.Al pittore Claret viene viene attribuito anche il dipinto con l’ "Apparizione della Vergine a San Filippo Neri" dell'ultima cappella a destra.Nella seconda cappella di destra è conservata la statua della "Madonna dei Fiori" (sostitutiva di una più antica andata distrutta in un incendio e scolpita nell’anno 1742 da Ignazio Perucca su disegno di Claudio Francesco Beaumont ) realizzata dallo scultore Giuseppe Realini nell’anno 1888 (in occasione della festa patronale viene portata in processione per la città).Nella terza cappella a sinistra è presente una tela con "San Carlo Borromeo" e nel presbiterio un quadro con l’ "Apparizione della Vergine a Egidia Mathis",opera del pittore Giovanni Tosetti dell’anno 1891.Le pareti interne del santuario presentano una semplice decorazione pittorica a monocromo.

Esterno

Interno

2. Santuario Nuovo :
Realizzato nell’anno 1933,su progetto dell’ingegner Bartolomeo Gallo (per sopperire alle esigenze di capienza dei fedeli che il Santuario antico non poteva più contenere),è a pianta centrale con due campanili gemelli.L’interno della chiesa è stato parzialmente affrescato dal pittore Piero dalle Ceste (nell’anno 1946),come il presbiterio,e dello stesso autore vi è un grande quadro che ritrae l’ "Apparizione della Vergine Maria ad Eugenia Mathis" (realizzato nell’anno 1936).Altre opere sono: l’"Adorazione dei pastori" e la "Madonna tra San Giovanni Battista e San Rocco",entrambe attribuite al pittore Jean Claret ,il "Martirio di Santo Stefano",forse copia di un affresco eseguito da Giovanni Antonio Molineri presente nella locale Chiesa di Sant’Antonio Vecchio .

Esterno

Interno

3. Il pruneto :
sito tra i due Santuari ed indicato da una colonna culminante con la statua della Vergine (fatta erigere nell’anno 1900 da un comitato di donne braidesi con l’apporto economico di tutta la comunità) è il luogo più antico dell’attuale complesso nel quale avvenne l’apparizione della Vergine Maria alla giovane Egidia Mathis la sera del 29 dicembre 1336.

Il miracolo della fioritura del pruno

  • La sera del 29 dicembre 1336 Egidia Mathis (una giovane prossima al parto) stava rientrando a casa e nel punto in cui due viottoli di campagna si congiungono presso un pilone votivo(dedicato alla Natività di Maria) ,a circa un chilometro dalla città, si volle fermare per rivolgere una preghiera a Dio e ringraziarlo della giornata.Egidia si fermava spesso davanti a quell’icona e quel giorno non variò le sue abitudini,benché avesse visto che lì vicino stazionavano alcuni soldati.Questi,mossi da violente intenzioni,non appena la giovane si inginocchiò cercarono di prenderla.Egidia disperata,si abbarbicò al pilone e gridò: «Maria!». Dal folto del bosco emerse una «dignitosa matrona» che emanava una luce tale da far fuggire precipitosamente i malintenzionati mentre Egidia cadde a terra,in preda alle doglie del parto anticipato dallo spavento.Nella neve la sconosciuta «provvide abbondantemente ai bisogni dell'accelerato parto e,continuando la pietosa opera,fu tutta intenta a provvedere i lini opportuni al neonato ed a ristorare la madre». Poi,la «dignitosa matrona» ,com'era apparsa così scomparve senza lasciare ad Egidia il tempo di ringraziarla e di chiederle il nome.Ripresasi dalla straordinaria esperienza,la giovane donna corse verso il paese con il neonato in braccio.Giunta a casa,raccontò tutto ai parenti ed agli amici che,per verificare l’accaduto,si recarono subito sul luogo in cui si era svolto l'incontro con la Madre di Dio.Lo stupore di Egidia e dei presenti fu grande quando si resero conto che gli alberi di pruno,che circondavano l’edicola,avevano subito una prodigiosa trasformazione.Le piante erano completamente fiorite (tutti i suoi rami erano ornati di fiori dalle bianche corolle sbocciate improvvisamente,che risultavano ancor più appariscenti in assenza di foglie) nonostante fosse pieno inverno,cosa che,indirettamente,confermava anche la notizia dell’apparizione. *L’edicola votiva divenne subito un importante luogo di culto ed,in seguito,vi fu costruito il primo Santuario,che ancora oggi è meta di fedeli provenienti da ogni dove.

Considerazioni sulla fioritura del pruno

  • La fioritura fuori stagione della pianta (che appartiene alla famiglia delle rosacee) si ripete nei secoli con puntualità impeccabile:avviene sempre nello stesso periodo dell’anno indipendentemente dalle variazioni meteorologiche,sia in giornate assolate e con temperatura mite,sia al freddo o con la neve.In genere dura una ventina di giorni,in alcuni casi si è prolungata anche per diversi mesi e la fioritura di fine dicembre spesso è anticipata da un'altra,altrettanto puntuale,per l'Immacolata.
  • Studi scientifici sulla "fioritura impossibile" sono stati compiuti fin dal 1700 presso l'Orto Botanico dell'Università di Torino ed oggi i botanici sono giunti alla conclusione che questo caso "va al di là delle leggi fisiche e biologiche" e che si tratta di un fatto inspiegabile,dato il contesto in cui si verifica il miracolo:il Prunus spinosa ha una sola fioritura,che,come per le altre piante,avviene nella stagione estiva ed il terreno,sul quale cresce il pruno,non presenta motivazioni geofisiche e correnti elettromagnetiche sotterranee che possano spiegare il fenomeno della fioritura invernale.
  • La gente,oggi come in passato,considera un’innaturale fioritura come un segno per interpretare la volontà di Dio.In alcune occasioni si sono verificate fioriture molto abbondanti,con i rami completamente ricoperti di fiori,mentre altre volte la fioritura è continuata per diversi mesi.Ad ogni mancata fioritura,invece,hanno fatto seguito eventi drammatici,non solo per la comunità braidese:guerre,carestie,siccità.La cronaca braidese segnala solo tre defezioni:gli inverni del 1914 e del 1939,vigilie della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.La fioritura mancò per la prima volta dopo cinque secoli anche nel 1877:in dicembre era entrato in agonia Pio IX,il Papa che promulgò il dogma dell'Immacolata Concezione.I primi fiori invernali apparvero all'improvviso solo il 20 febbraio 1878,giorno di elezione di Leone XIII, che si sarebbe rivelato un fervido apostolo del culto mariano.

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