GUIDA  Candiolo/Memorie Storiche

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Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1836) Goffredo Casalis così descrive il comune:

CANDIOLO (Candiolum), com. nel mand. di Orbassano, prov. dioc. div. di Torino. Dipende dal senato di Piem., intend. gen. prefett. ipot. di Torino, insin. di Rivoli, posta di None.

Sta sulla Chisola. Fuvvi eretta una commenda della religione di Malta. La strada provinciale da Torino a Pinerolo interseca questo comune. Da essa, verso mezzodì, alla distanza di cento trabucchi, si diramano due vie comunali: una, da ponente, conduce ad Orbassano; l'altra, da levante, scorge a Vinovo+, ed a Piobesi. È discosto un miglio circa da Vinovo e Piobesi, sei da Torino, e nove da Pinerolo.

Il Chisola divide questo territorio da quello di None: attraversa la via provinciale: gli soprastà un antico ponte di cotto. Questo torrente, mediante una diga, che si mantiene presso il territorio di Volvera a spese di molti proprietari, vi serve ad irrigare le praterie.

La parrocchiale d'ordine dorico, dedicata a s. Giovanni Battista, è situata sulla pubblica piazza nel centro dell'abitato. Il cimiterio è attiguo a quella chiesa.

I principali prodotti vi sono: grano, meliga, segale, fagiuoli, miglio, avena, e fieno. Vi si mantengono in qualche numero buoi, vacche, e tori. Il territorio fornisce molta legna, per essergli assegnata una parte della foresta di Stupinigi, in cui annidano molti fagiani gentili, alcuni cervi, e daini.

Nel 1800 accaddero in questo luogo varie scaramuccie tra i francesi e gli austriaci. Le case degli abitanti furono poste al sacco dai vincitori.

Popolazione 1400.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

CANDIOLO, villaggio degli Stati del re di Sardegna, div. e prov. di Torino, mandam. di None, presso la sinistra riva del torrente None, uno degli immitenti nel Po alla sinistra sponda, 4 miglia ad ostro da Stupinigi e 6 a maestro da Carignano. Nei suoi dintorni vi prosperano le viti ed i gelsi. Vi si annoverano circa 900 abitanti.