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Foto Cassino: 2012, 2009, 2008 |
Cassino è situato nel Lazio, ai confini con la Campania, nella Provincia di Frosinone. Il 21 marzo si festeggia il Patrono, San Benedetto.
Confina con i comuni di: Villa Santa Lucia, Pignataro Interamna, San Vittore del Lazio, Terelle, Cervaro, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido e Rocca D'Evandro. E' a circa quarantotto chilometri da Frosinone.
Indice[nascondi] |
Da Vedere
- Abbazia di Montecassino
- Rocca Janula
- Terme Varroniane
- Cimitero Monumentale Polacco
- Cimitero di Guerra di Cassino
- Cimitero Monumentale Tedesco - si trova in località Caira
- Teatro romano
- Mausoleo di Ummidia Quadratilla
- Anfiteatro romano
Dove Mangiare
- La Locanda Del Castello, Via San Tommaso, 9
- Ristorante Al Boschetto, Via Ausonia, 54
- Ristorante Cinese Tai Wan, Via Di Biasio 200
- Ristorante Da Alessio, Via M. Zincone Casalvieri, 7
- Ristorante Il Cenacolo dell'Ariete, Via E. De Nicola, 245, Telefono 0776-25382
- Ristorante Antica Hostaria Sulla Costa, Via Montecassino, Telefono: 0776-23940
- Ristorante lunch&dinner Da Cencio, Via Enrico De Nicola, 44/50, Telefono: 0776-313899
- Trattoria La Cantina, Via Enrico De Nicola, 66 Telefono: 0776-6313899
Informazioni Utili
Bibliografia
- Cassino, una identità ritrovata, la città prima del 1944, Arturo Gallozzi - Diego Maestri, Ed. Caramanica (2004)
- Cassino. Ritratto di una battaglia, Fred Majdalany, Ed. Mondadori (2003)
- Montecassino. Un'abbazia nella storia, Mariano Dell'Omo, Ed. Silvana (1999)
- Montecassino, M. Vittoria Marini Clarelli, Ed. Franco Maria Ricci (1995)
Memorie Storiche
Andrea de Jorio nell'Indicazione del più rimarcabile (1835) così ricorda Montecasino:
Montecasino - Vi sono poche antichità, a meno della celebre sedia di rosso, ma è ricchissimo di monumenti, i quali datano da pochi anni prima del 543, epoca della sua prima fondazione. L'archivio poi è qualche cosa d'imponente. Il manoscritto più antico è del 569. Colui che nel venire da Roma, o nel ritornarvi, facesse la strada degli Apruzzi, potrà visitarlo passando per S. Germano.
Mentre il libro L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie (1860) così descrive il comune (all'epoca denominato San Germano):
S. Germano, con 8 mila abitanti, a piè del monte sul quale sorge la celebre Badia di Montecassino, madre e nutrice di quell'ordine glorioso fondato nel 529 da S. Benedetto da Norcia, il primo in cui uomini di alta mente e contemplativa unirono alle pratiche religiose la coltura delle scienze e delle arti, e salvarono dalla barbarie i preziosi monumenti del sapere antico. Il monastero è un grandioso edificio, ed il tempio è splendido di marmi preziosi e di opere magnifiche di scalpello e di pennello. E' ricca la biblioteca, e sono negli Archivj pergamene e codici preziosi.
Il Notiziario delle particolari produzioni delle province del regno di Napoli (1816) riporta:
Della Città di S. Germano. Appiè del Monte Casino, ed in mezzo a rivi di limpide acque posa la Città di S. Germano. Al par di Venafro ancor qui si lavorano ben disegnati tappeti di colorata e fina lana; più, qui si fanno e calze, e ligacce di lana. V'è la conciaria delle pelli, e delle sole: e pur si fa l'industria degli animali porcini e l'ottima salata delle loro carni. Son qui pur ottimi i latticinj, e con particolarità li butirri. Il territorio di questo luogo da ottimo olio; e per cosa particolare la gran raccolta dei funchi brugnoli, dei neri tartufi, e pur di un fino legume detto uova di trotte, il quale è rotondo, ed è giallastro.