GUIDA  Castel Goffredo/Chiesa di Sant'Erasmo

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Prepositurale di S. Erasmo

La chiesa, frutto dell'opera dell'architetto Bernardino Facciotto, fu costruita nel 1589, dopo il crollo della precedente struttura l'anno prima. Nel corso dei secoli ha conservato quasi intatta la sua configurazione di origine.

Esterno

Situata nella principale Piazza Mazzini, la facciata si presenta sobria e classica nelle proporzioni, fortemente impressa dello stile tardomanierista di ispirazione Vignolesca. E' suddivisa in due ordini, con paraste e timpano, ornata da cinque obelischi e tre grandi portali marmorei.

Il campanile è a pianta circolare ed assieme al tiburio con lanterna proiettano la costruzione verso l'alto.

Interno

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Veduta laterale

L'impianto interno è a croce latina, suddiviso in tre navate da colonne di marmo di Botticino. Perpendicolare all'incrocio tra la navata centrale e il transetto si allarga l'abside, la cui lanterna illumina il centro della chiesa.

Dell'altare maggiore, in marmi policromi, si ammira l'antico paliotto, opera di Andrea Gamba del 1717, anch'esso in marmi e pietre dure. La pala d'altare raffigura il "Martirio di Sant'Erasmo", risalente al XVI secolo. Completano ai lati altre due grandi tele settecentesche del pittore bresciano Giuseppe Fali.

Sulle colonne che delimitano le navate rivolte verso quella centrale, sono poste dodici tele raffiguranti gli apostoli, anche queste opera di Giuseppe Fali. Il pulpito, di legno in parte dorato, è invece opera di un altro artista bresciano, il Carboni.


Percorrendo la navata sinistra, si ammira la splendida pala seicentesca "Madonna e Santi", di scuola emiliana; la pala di San Francesco d'Assisi invece è attribuibile all'area artistica veronese. Sotto San Francesco è posto il frammento de "Le anime del Purgatorio", di Giuseppe Bazzani, che fu uno dei maggiori pittori della Lombardia del Settecento.

Arrivando sul fondo della navata, si arriva ai piedi dell'altare dedicato alla Madonna del Rosario, splendidamente raffigurata da una scultura lignea policroma realizzata nel 1475.

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Il campanile

Qui è presente anche l'antico organo Antegnati che venne commissionato da Caterina Gonzaga nel 1595.

Nel transetto di destra alloggia l'altare del SS. Sacramento e "L'ultima cena", dipinto del XVI secolo.

A destra del transetto apre il suo ingresso la Cappella del Crocefisso, custode di un crocifisso ligneo del Quattrocento su un altare di marmi policromi scolpito nel 1689 da Faustino e Stefano Carra. Ai lati della Cappella sono posti due angeli cerofori, opere della bottega dei Carra.

Delimita la cappella una elegante balaustra in marmo del 1703, con raffigurazioni di uccelli posati tra rami di frutti, costruita da Francesco e Domenico Corbarelli. Altri due dipinti arricchiscono il fascino della cappella: la "Vergine con Bambino e Santi" ed il "Martirio di Santo Stefano", poste sui rispettivi altari.

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Particolare del portale d'ingresso laterale

Nella sagrestia sono custoditi libri, oggetti e reliquiari, materiale che verrà esposto nel museo parrocchiale Corsini-Tosani di futura progettazione.