GUIDA  Castro (LE)/Grotta Zinzulusa

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Grotta Zinzulusa
Scogliera di Castro Marina
grotta Zinzulusa
In uscita dalla grotta

La grotta Zinzulusa, originatasi durante il Pliocene a seguito di continui processi di erosione della costa marina che interessarono la Penisola Salentina, lungo il tratto tra Castro Marina e Santa Cesarea Terme a sud di Otranto,presenta una delle più interessanti manifestazioni del fenomeno carsico nel territorio del Salento.

La grotta è lunga più di 150 metri e si affaccia con una maestosa apertura sul mare di ben 15 metri. Il suo nome, pare che derivi da "zinzuli" che in dialetto salentino sta ad indicare della stoffa lacerata, stracciata che richiama visivamente le formazioni calcaree delle stalattiti e stalagmiti.

Le prime notizie storiche sulla grotta Zinzulusa risalgono ad una lettera inviata da monsignor Del Duca, vescovo di Castro, a re Ferdinando IV nel 1793 nel quale viene fornita una ricca descrizione della grotta. Inoltre viene anche ipotizzato che il luogo fosse un antico tempio di Minerva.

La grotta Zinzulusa si suddivide in tre parti:

  1. la zona di ingresso alla grotta che presenta una grande quantità di stalattiti e stalagmiti ed una zona dove ristagna acqua limpida e dolciastra, fino alla Cripta;
  2. la grotta continua con una cavità chiamata "Il Duomo" in questa parte della grotta la roccia si presenta meno compatta e risultano più evidenti l'azione erosiva delle acque interne;
  3. la parte finale della grotta Zinzulusa presenta una grandissima cavità il "Cocito" con presenza di acque salmastre e calde quelle più basse dolci e fredde quelle più alte. Qui si è riscontrata la presenza di pipistrelli.

A partire del 1922 si ha un vero e proprio studio scientifico sulla grotta Zinzulusa, con una raccolta e catalogazione delle specie vegetali ed animali presenti nella grotta; in particolare lo studio di una specie di crostacei di origine molto antica e presenti all'interno della grotta e particolare specie di fauna acquatica: la Salentinella Gracillima, il Misidaceo Stygiomysis Hydruntina e la spugna troglobia.

Successive descrizioni e citazioni si devono agli studiosi De Giorni, Botti,Ponticelli e Perotti che descrive così la grotta:

"Dormi nel tuo mistero o Zinzulusa!
Noi lo tentammo questo tuo mistero
con la religion di chi sospetta
ch'oltre la realtà cominci il vero"
(A. Perotti)

Il fenomeno carsico ha contribuito alla formazione di altre grotte, oltre alla grotta Zinzulusa nelle sue vicinanze, abbiamo: la Grotta della Palombara, chiamata così perché è il rifugio delle colombe, la Grotta Romanelli, sulle cui pareti sono stati riscontrati dei graffiti e la Grotta Rotundella.

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