GUIDA Chiusa di San Michele/Storia
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Storia di Chiusa di San Michele
- Tra la fine del IV secolo e l'inizio del V secolo l'Impero Romano potenziò la difesa apina mediante un sistema di chiuse , ovvero di fortificazioni a sbarramento delle valli nei punti di passaggio obbligati delle principali vie di comunicazione verso i validchi.Esse poi furono utilizzate anche da Goti e Bizantini e divennero oggetto di ripetuti interventi di restauro da parte dei Re Longobardi ancora interessati a mantenere in funzione le fortificazioni ed a controllare i transiti lungo le aree di frontiera.La chiusa valsusina,in particolare,rappresentò il punto di confine tra il Longobardo Regno d'Italia ed il Regno dei Franchi e ,nelle cronache del tempo,la città era ricordata con il nome di Clusae Longobardorum .Nell'anno 773 fu teatro dello scontro tra le Truppe di Carlo Magno e quelle di Re Desiderio che decise le sorti del Regno Longobardo (cantato dallo scrittore Alessandro Manzoni nella tragedia Adelchi ).Dopo la conquista Franca le funzioni militari della chiusa valsusina vennero meno ma le strutture delle fortificazioni furono in parte ancora usate per alcuni secoli con funzioni di tappa per l'esazione dei pedaggi.La tradizione storica locale identifica le mura con i resti delle chiuse longobarde dislocate lungo il Rio Pracchio .In realtà queste ultime si configuravano,probabilmente,come un sistema di terrapieni e sbarramenti lignei che si estendeva dall'area di Chiusa di San Michele alle pendici del Monte Castellazzo nel Comune di Condove .A testimonianza dell'importanza che hanno avuto i Longobardi sul territorio sullo Stemma Comunale sono riportate le mura delle fortificazioni .
- Due secoli dopo venne costruita l' Abbazia Sacra di San Michele che,con il passare del tempo sempre più potere politico tanto da arrivare ad amministrare l'intera città. Le autorità ecclesiastiche responsabili della sicurezza della popolazione non riuscirono ad evitare devastazioni e saccheggi provocate dal passaggio in loco degli eserciti stranieri. Chiusa di San Michele ,infatti,era posta sulla strada principale tra Francia e Italia,esponendo gli abitanti a tutti i tipi di angherie che erano soliti commettere i banditi di passaggio.Al di là dei citati episodi di violenza,la cittadina ha vissuto nella relativa tranquillità.