GUIDA  Druento/Parco Naturale La Mandria

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Aree Protette/Parco Naturale La Mandria

Parco La Mandria - Panoramica
Parco La Mandria - Panoramica

  • Situato tra il Torrente Stura di Lanzo , il Torrente Ceronda e l'area urbanizzata a nord-ovest di Torino e di Venaria Reale ,con gran parte del territorio ricadente nel Comune di Druento ,è stato istituito nell’anno 1978 dalla Regione Piemonte e rappresenta il più grande parco cintato(circa 36 km)d'Europa fatto costruire a metà del 1800 dal Re Vittorio Emanuele II ,allo scopo di proteggere gli Appartamenti Reali del Borgo Castello (dove il Re viveva con la sua seconda Famiglia creata con la moglie morganatica Rosa Vercellana detta la Bela Rosin ).Sul finire del 1800 la proprietà passò ai Marchesi Medici del Vascello e nel decennio 1920/1930 furono compiuti grandi opere di bonifica e la Tenuta de La Mandria fu trasformata in azienda agricola modello.Ciò avvenne in un'epoca (quella fascista) in cui grande respiro veniva dato alle bonifiche agrarie:venne disboscata per ampi tratti,il terreno dissodato e seminato soprattutto a cereali;vennero costruite nuove cascine e poderi modello.Nel Borgo Castello ebbero sede la casa padronale,gli uffici amministrativi,le scuole,la chiesa e le officine.Nell’anno 1933 venne dato notevole impulso all'attività zootecnica,concentrata nell'allevamento della razza bruna alpina e di quella valdostana;la produzione del latte subì un fortissimo incremento e si manifestò la convenienza di venderlo in bottiglie sigillate,attestanti la qualità.Nell’anno 1935 si realizzò il primo impianto di imbottigliamento in contenitori sterilizzati e chiusi da capsule che riportavano il giorno della vendita al pubblico;in seguito la produzione si specializzò anche nella confezione dello yogurt YOMO .Per alimentare i macchinari dell'azienda venne realizzato un impianto per la produzione dell'energia elettrica,con una centrale idroelettrica principale alimentata dall'acqua proveniente dal Fiume Stura di Lanzo ed una centralina termoelettrica sussidiaria con motore diesel.Nell’anno 1976 passò in proprietà alla Regione Piemonte .L’ente Parco che lo gestisce si occupa dell'allevamento di equini (avelignesi e bardigiani,appartenenti a razze autoctone in via d'estinzione) sia all'interno delle scuderie della Cascina Vittoria che allo stato semibrado,oltre alla protezione della fauna (comprendente principalmente cervi allo stato brado,cinghiali,daini,volpi,lepri e mini lepri,tassi,gufi,civette,allocchi).La sosta della fauna nel Parco è favorita dall'esistenza di corsi d'acqua e di zone umide e stagnanti,cui sono associati elementi faunistici tipici e floristici tipici del clima temperato come noccioli,ippocastani,faggi,querce, betulle,carpini e numerose piante da sottobosco come felci e rovi.La varietà di ambienti naturali favorisce la crescita di una considerevole quantità di specie fungine (più di 350 entità diverse) delle quali ne è vietata la raccolta,l'asportazione ed il danneggiamento ed il loro prelievo è consentito solo per scopi didattico-scientifici.
Curiosità :
  • All’interno della Tenuta:
1. in apposite aree, Re Carlo Emanuele II fece iniziare l'allevamento dei cavalli da sella,da caccia e da carrozza che dovevano essere numerosi per i vari servizi di Corte e per rimpiazzare quelli riformati o morti;
2. sino a metà del XX secolo vivevano oltre 900 persone ed erano presenti due chiese,una scuola,un teatro,un cinema ed una piccola piscina destinata ai ragazzi;
3. in Località Rubbianetta ,sono presenti la Chiesa di San Giuliano (con notevoli affreschi pittorici risalenti al periodo 1300/1400) ed a lato di questa i resti del Castellaccio (appartenuto ai Visconti di Baratonia ,antichi Signori del luogo)l'avamposto di un antico sistema di controllo militare a guardia di Torino e dei valichi montani.Nel tempo questa struttura difensiva assunse,con ogni probabilità,la funzione di Ricetto a protezione del Borgo rurale sorto attorno alla Chiesa;
4. sono ubicati:
4.a. il Castello La Mandria che ospitó,in occasione dell' Esposizione Universale Italia 1961 la Regina Elisabetta II in visita in Italia;
4.b. il Castello dei Laghi ,piccolo edificio che fu "reposoir di caccia" del Re Vittorio Emanuele II ;
4.c. il Castelletto della Bizzarría ,così chiamato per lo stile architettonico fantasioso,con elementi architettonici del tutto particolari che possono ricordare il liberty o le torri moresche e concepito come piccolo reposoir di caccia.
  • L'accesso ai fruitori/visitatori (solamente a piedi od in bicicletta) avviene dagli ingressi di Ponte Verde e Tre Cancelli in Venaria Reale , Cascina Rubbianetta in Druento e Bizzarría in San Gillio .
  • Numerose sono le attività organizzate per la fruizione degli spazi naturali quali: trekking a piedi,visite notturne con il trenino interparco,conferenze naturalistiche e gite in carrozza.